Ero seduto per terra, sul pavimento della biblioteca, con le spalle a ridosso di una parete piena di libri impolverati. Sam intanto stava con lo sguardo alto, voltato a guardare una serie di libri rilegati con caratteri scintillanti in oro, su uno degli ultimi scaffali in alto.
Chiusi un attimo gli occhi e assaporai il momento.
Ero qui, con Sam, esattamente dove volevo stare e assieme alla persona che amavo. Rimasi ancora un secondo ad assaporare quei secondi sfuggevoli prima di ritornare coi piedi per terra.
Aprendo gli occhi gli occhi notai subito lo sguardo di Sam posato su di me. Ricambiando il suo sguardo, lui mi sorrise imbarazzato appena resosi conto che avevo aperto gli occhi e che lo stavo guardando e si voltò nuovamente a guardare quei libri.
- a...t...l...ant...e d...e... Come si legge questa lettera? - mi disse Sam con lo stesso tono di un bambino innocente. Oggi pomeriggio avevamo finito di leggere Romeo e Giulietta e avevo iniziato a insegnargli a leggere.
Mi alzai lentamente e mi avvicinai alla carrozzina di Sam.
- Atlante del mondo - gli dissi dolcemente, avvicinando la bocca al suo orecchio, mentre con le braccia gli scendevo lentamente dal petto fin sotto la schiena, fino a toccare il suo sedere.
- ma che fai?!! Stupido - mi urlò Sam con un tono mezzo acuto e imbarazzato.
- Questo! Ohh-issà - dissi mentre lo sollevavo. Non era poi così leggero. Con un po' di fatica lo misi a sedere sul tavolo, stando attento a non fargli sbattere la gamba malata da qualche parte.
Avvicinai la mia bocca al suo collo e iniziai a dargli teneri baci. Sentii una scossa pervadere il suo corpo e il suo morbido sedere contrarsi e diventare sodo per un secondo, mentre ancora lo stringevo tra le mie mani. Iiziai a fargli un succhiotto sul collo.
Mi sentivo sempre più eccitare. Decisi di ricominciare a baciargli il collo e mi spostai piano piano sempre più in alto.
Ancora non mi era andato giù quel bacio mancato di oggi e avrei presto ricompensato a quella mancanza.
Iniziai a baciargli il viso, sempre più vicino alle sue tenere labbra.
- James... - mi disse Sam interrompendomi.
- Non pensi che io e te siamo un po' come Romeo e Giulietta? In fin dei conti il nostro non è forse un amore così intenso e difficile, divampato da una semplice scintilla? -.
Pochi millimetri mancavano al mio dolce traguardo ma dovetti desistere.
- Si, in fondo... Tu sei la mia Giulietta ed io il tuo Romeo - gli dissi col sorriso, immaginando già come avrebbe reagito.
- Hey! Perché io dovrei essere Giulietta?! Non ti ci vedo affatto male con trucco, gonna e corpetto sai? - mi disse tutto d'un fiato Sam.
Poco dopo avvicinò il suo volto al mio. Ecco, il momento tanto atteso era forse arrivato? Avvicinatosi a pochi millimetri da me, posò la sua fronte alla mia e mi disse a bassa voce- Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo?Ah, rinnega tuo padre!…Ricusa il tuo casato!…O, se proprio non vuoi, giurami amore, ed io non sarò più una Capuleti! -.
Un piccolo sorriso con la stessa velocità con cui mi si era acceso in volto, si spense.
Rimasi deluso nuovamente dalla speranza che ci saremmo baciati prima o poi mentre un brutto pensiero iniziò a farsi strada in me.
In effetti ero stato totalmente preso dal mio amore per Sam da non aver pensato a mio padre e alle conseguenze che il nostro amore avrebbe potuto avere. Sentii il peso del mio cognome gravarmi sulle spalle, insieme a tutte quelle responsabilità che presto mi si sarebbero riversate addosso. Oramai mio padre era vecchio e non avrebbe portato avanti la baracca ancora a lungo.
Notando il mio volto spegnersi, Sam mi disse - Hey piccolo... È tutto a posto? - prendendo con le dita il mio mento e sollevando la mia testa affinché lo guardassi negli occhi.
Sorrisi sentendomi chiamare con quel nomignolo affettuoso e non opposi alcuna resistenza al suo gesto affettuoso.
Rimasi un attimo a fissare i suoi teneri occhi verdi.
- Sam, come faremo con mio padre? Io sono uno Wood e non mi permetterà mai di fidanzarmi con te - gli dissi affranto.
Sam allora si mise su con la schiena e con gesti teatrali mi disse - Ma poi, che cos’è un nome?… Forse che quella che chiamiamo rosa cesserebbe d’avere il suo profumo se la chiamassimo con altro nome? - e poi continuò dicendo - James io ti amo e se proprio non ci sarà soluzione per tuo padre, fuggiremo insieme lontano da qui! - con voce semiseria.
- ah si? E dove? - gli dissi sorridendogli.
Così Sam allungò il braccio e indicò quei libri con la copertina a caratteri Dorati e mi disse. - Lì! -.
- Sam... Non essere sciocco. Quell'atlante si riferisce al periodo prima della grande guerra... Nessuno sa più come sia il mondo al di là delle terre adesso conosciute -.
- chissà quali terre misteriose e uniche ci aspettano oltre i nostri amati confini? Alberi enormi, lande deserte e addirittura distese di acqua fino all'orizzonte! - mi disse, gli occhi illuminati dalla meraviglia che stava immaginando.
Passai l'intera serata completamente assorto dai suoi discorsi, perdendomi più volte nei suoi occhi e ritrovandomi più perso di prima, nel suo sorriso.Un altro capitolo è finito! Chissà quanto travagliato sarà il loro amore? Nuovi problemi si aggiungeranno oppure il loro amore vincerà su tutto? Mi raccomando, commentate!
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Abbracciami e Non Dire Niente
RomanceUn intrigo amoroso che va oltre la semplice attrazione sessuale. Un libro pieno di suspence, che ti farà divorare le pagine dalla curiosità, che ribalterà la tua concezione di giusto e sbagliato in un battito di ciglia, con eventi che faranno da sfo...