Ho cominciato a prostituirmi qualche mese fa, quando abbiamo scoperto che papà ha la leucemia. Ci servono i soldi, i miei sono entrambi disoccupati e così io sono la loro unica fonte economica. Inutile dire che questa vita mi fa davvero schifo, ma non ho scelta, purtroppo. Sono figlia unica e i miei mi hanno sempre dato tutto ciò di cui avevo bisogno, fin quando non hanno perso entrambi il lavoro. Lavoravano nella stessa azienda, poi quest'ultima dopo essere stata chiusa per motivi di debiti, ha lasciato tutti i suoi dipendenti a tasche vuote. Per un po'abbiamo vissuto con i nostri risparmi, solo che adesso stanno finendo e papà è anche malato.
Non mi è difficile guadagnare molto con questo lavoro, ma mi sta portando via la dignità: devo fare esattamente ciò che dicono e andare con chi mi desidera, dal bel ventenne muscoloso al vecchio bavoso. Devo farlo e devo farlo anche bene, altrimenti sono finita. Sono la più giovane di tutto il gruppo, quindi questo gioca fortunatamente a mio favore. Gli uomini, ma anche le donne, amano la carne giovane, di una vecchia vagina rinsecchita non se ne farebbero nulla; purtroppo sono poche le donne che vanno a donne, ed io preferisco notevolmente le ragazze. Quando me ne capita una beh sono fuochi d'artificio.
Sarah non sa della mia condizione e non voglio dirglielo, dato che le mie intenzioni con lei sono serie. Vorrei provare ad avere una storia vera, qualcosa che non ho mai avuto con nessuna prima di adesso. Ho voglia di vederla felice per me e ho voglia di essere felice per lei, ma se scoprisse la mia vera vita, so per certo che andrà via, lontana da me e da tutto ciò che possa farle ricordare me. Lei è così. Non affronta le cose, scappa. Forse perché non ha la forza necessaria per affrontarle o forse perché non si sente compresa, quindi cerca comprensione altrui. È molto sicura di sé e trova conforto nei libri e nella letteratura, non a caso, è la prima del corso di Letteratura Inglese. È una persona così bella dentro, ha così tanto da dare, non parlo solo esteticamente, lei mi ha catturata prima la mente e poi l'anima; sono stata anni prima di conoscere la vera Sarah, e ora che l'ho scoperta, non la lascio più andare, costi quel che costi.
Sono pronta a fare coming out con i miei, pronta a far conoscere loro quella che sono davvero. Dopo anni di ''forse'', oggi ne sono più che certa: essere omosessuale non significa non andare a letto con persone del sesso opposto, è molto di più. Significa immaginare il futuro al fianco di una persona del tuo stesso sesso, avendo magari anche la voglia di mettere su famiglia con quest'ultima. Significa convivere con quella persona e condividere le tue frustrazioni, ma anche le tue gioie più grandi. Significa avere voglia di far sentire la tua persona importante, quella che deve assolutamente sapere prima di tutti com'è andata la tua giornata e se c'è stato qualcosa di bello. Significa guardarla negli occhi come la TUA persona, quella che amerai tutta la vita, quella che al solo pensiero che te la portino via, ti fa rattristire. Quella che se immagini un futuro senza lei, ti viene la malinconia, perché tu un futuro senza lei non lo immagineresti e non lo sopporteresti mai. Non è solo una questione di ''chi mi porto a letto'', l'omosessualità. È molto di più.
E siccome non ho la più pallida idea di come dirlo ai miei, ho deciso che gli scriverò una lettera:
Cari mamma e papà,
Non so come funzioni in questi casi, perché non ho mai fatto né mai visto fare, ciò che ora sto per fare io. So benissimo che la tua malattia, caro papà, sta mettendo la nostra famiglia alla prova, forse perché vuole vedere fino a che punto siamo capaci di resistere. Non è facile: prima il vostro licenziamento, poi le mie condizioni estreme, perché sono sicura che nessun genitore al mondo vorrebbe vedere la propria figlia sulla strada, a fare ciò che faccio io. Ma la cosa mi rincuora quando vedo i miei soldi giovare alla famiglia. Non vi nascondo che tante volte ho pensato di cedere, ho pensato ''vai Lucy, trovati un lavoro dignitoso'', poi mi sono resa conto che non c'è lavoro per una sedicenne, più retribuito del mio. Allora penso che con i soldi che guadagno devo mandare avanti le spese di casa, la famiglia, e mi sento utile per questo. Per un periodo abbastanza lungo, mi sono sentita una ragazza completamente inutile e completamente lontana anni luce dal ricevere amore, ma oggi cari genitori, la vostra piccolina ha trovato la sua strada, ha scoperto meglio se stessa e ha trovato la persona giusta da avere al suo fianco. Si chiama Sarah. Vi prego solo di accettare la cosa e di non giudicarla, perché non la conoscete. È una persona fantastica!!!
La vostra Lucy.
La mamma sta cucinando, decido di andare in camera e mettere la lettera sul letto.
....................................................
Dopo averla letta mia madre mi raggiunge in camera.
''Lo so tesoro. L'ho sempre saputo'', mi dice.
Mi spiega che papà dopo aver letto la lettera si è messo a dormire, ma anche lui l'ha sempre saputo. Sì, forse lui l'ha capito dopo, ma mentre scrivevo, avevo la piena consapevolezza che i miei lo sapevano già, volevo solo dar loro la conferma.
Ora che l'ho fatto mi sento più leggera.
''Ti voglio bene mamma'', le dico.
Mi sorride, esce dalla camera e si dirige verso la sua.
Ce l'ho fatta.

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Il Male Dentro
Teen FictionOtto ragazzi, otto storie da raccontare. Nella magica e bella Chicago, la città dei grattacieli, Mary, Christian, Sophie, Mark, Sarah, Lucy, David e Giusy, vi raccontano storie ed emozioni tipiche dell'adolescenza. Insieme si riuniscono e sfuggono a...