7. David

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Cazzo, la Polizia non smette di seguirmi. Porca miseria, questa macchina deve essere vecchia.
Okay, okay David, mantieni la calma. Li ho seminati. Ho rubato quest'auto solo per farci un giretto, perché io non ho una macchina tutta mia ... nemmeno una casa a dir la verità. Mio padre ha abbandonato sia me e sia la mamma subito dopo la mia nascita. Mi ha anche riconosciuto, ma dopo un po' puff, sparito. Ho vissuto con la mamma sin quando ho iniziato l'high school, dopo me ne sono andato di casa per andare a vivere in un appartamento della scuola, una stanza, per la precisione. Solo un letto con una scrivania e abbiamo pure il bagno in comune. La cosa bella è che qui vivono ragazzi della mia stessa età, la cosa negativa è che vivono anche dei docenti, quindi ci controllano. All'età di quattordici anni sono andato via di casa perché mia madre aveva iniziato a lavorare come pornostar, quindi la nostra casa era diventata un via vai di uomini intenti solo a portarsela a letto, lei glielo concedeva dato che tutto si può dire, tranne che fosse stupida. Non ci sentiamo quasi mai, anzi a dire il vero mai. Quando ci sono le riunioni a scuola sono uno dei tanti ragazzi che si presenta da solo, senza un parente o un genitore.
Mi sono sentito come in una bolla tutto questo tempo: incapsulato e schiacciato per gioco. Le persone non hanno mai avuto pietà nello schiacciarmi. Credevo che se mi fossi mostrato forte, se avessi fatto a botte, se mi fossi fatto valere a pugni, le persone non mi avrebbero ferito; ma non è così, non lo è mai stato.
È come una corazza, nessuno però riesce a capire che con me bisogna andare oltre. Non sono ciò che credono, sono solo un ragazzo che ha avuto troppi giochi e troppo poco affetto. Sono un perdente, mi sento come un animale in gabbia: imprigionato per esprimere quello che realmente è. Imprigionato nei suoi ricordi e nelle sue emozioni. Vorrei solo essere me stesso, ma perché nessuno lo capisce?
È difficile crescere se sei un ragazzo che non ha mai avuto un punto di riferimento maschile, e se, l'unico esempio che hai è un grandissimo stronzo che non se n'è mai fregato nulla né di te né di tua madre, che magari ti ha riconosciuto pure per pietà.
L'estate scorsa decisi di andarlo a trovare, vive su una barca. Inizialmente fu molto contento di vedermi e per uno strano momento ho creduto che mi stesse considerando come suo figlio, cosa che in realtà non aveva mai fatto. Ma col passare dei giorni l'immagine che mi si è presentata di lui è stata quella di un ubriacone infelice della sua vita, che aveva lasciato sua moglie e suo figlio convinto di fare fortuna altrove. Evidentemente non aveva capito ancora che la fortuna, ce l'aveva davanti ai suoi occhi: suo figlio.
Me ne tornai tristemente a casa dopo averlo chiamato ''papà'', tristemente perché lui mi rispose che mi aveva dato solo il cognome ma non aveva la minima intenzione di comportarsi da padre. Mi disse che in realtà non si era mai sentito portato per quel ruolo, eppure io credo che non ci si nasca papà, ma ci si diventi. L'amore per tuo figlio ti permette di superare la fatica, le delusioni che sicuramente ti darà, ma tu lo ami, lo hai fatto tu, sei suo padre. Così purtroppo mi rassegnai al mio triste destino, più che convinto che se un giorno fossi diventato padre, avrei dato a mio figlio tutto ciò che il mio mi aveva fatto mancare. Sceglierò una donna al mio fianco che non somigli nemmeno minimamente a mia madre, perché è vero che i soldi ci servivano, ma arrivare a quel lavoro mi è sempre sembrata una vera esagerazione. Gli anni dell'infanzia per me sono stati in assoluto quelli più duri da affrontare, dato che non ero ancora abbastanza forte da capire e accettare il motivo per il quale dovevo essere l'unico bambino del Kindergarden ad avere genitori assenti. Un padre inesistente e una mamma poco presente, che era sempre impegnata quando il suo unico figlio doveva fare una recita scolastica o quando c'erano i colloqui con i professori a scuola. Imparai già da allora che dovevo crescere forte e che la vita è spesso ingiusta, non con tutte le persone ma con me lo è stato. Da grande, mi promisi che avrei scelto amici che in qualche modo avrebbero potuto sostituire la mia famiglia. E ora che li ho trovati, mi rendo conto che nessuno di loro potrà mai sostituire l'amore dei genitori, perché finchè sono in vita, ci saranno sempre, gli amici no. Sono cresciuto con un vuoto dentro difficile da colmare, credo che in realtà non si possa riempire, solo un figlio potrebbe farlo. Un figlio mi permetterebbe di riscattare ciò che io non ho mai avuto e di farmi sentire realmente importante per qualcuno.
Il mio miglior amico si chiama Mark e siamo innamorati della stessa ragazza. Questo è un gran bel problema perché ci sta allontanando sempre di più, e chissà perché ho la sensazione che lei non mi ami per nulla. Tutti abbiamo capito quanto Mark e Sophie siano legati, eppure non hanno ancora fatto sesso. Io e lei lo abbiamo fatto un mare di volte, credo di aver seriamente perso il conto. La prima volta lo abbiamo fatto a scuola durante la lezione di Biologia. È stata epica, il rapporto più bello mai avuto in tutta la mia vita. Eravamo una cosa sola, ci piacevano le stesse cose.
Non mi sono mai innamorato prima di adesso, e ora che lo sono vorrei che nessuno me la portasse via. Non è solo sesso, io l'amo.

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