Rifornitesi di tutto quello di cui hanno bisogno, si dirigono verso la prima tappa: la casa di Sarah. Scendono dalla macchina e si divertono a lanciare i sassi presi dalla strada, dritti nel vetro della sua finestra.
"Questo è per lei, che ha fatto la stronza."
Lucy a quelle parole ride, ma quando vede che la luce della cameretta si è accesa, scappano nella macchina dirigendosi verso la nuova tappa.
"Mi sento le gambe tremare e il cuore scoppiare." - esclama Lucy sorridendo.
"Allora significa che stai vivendo sul serio." - risponde Sophie, ma lei ha un'aria di malinconia in volto, sembra fingere di essere felice, e questo Lucy non lo percepisce perché è probabilmente presa dalla sua sensazione.
La prossima tappa è una panchina collocata circa mezzo chilometro più avanti. Nell'auto si percepisce un'aria strana, soprattutto un silenzio tombale. Sophie vorrebbe piangere, ma non lo fa perché pensa che potrebbe essere vista e non è una grande amante dei pianti in pubblico. Le causano un enorme imbarazzo. Arrivati a destinazione, prendono l'alcol e l'accendino:
"Vedi Lucy? Questa è una panchina. Tra poco non esisterà più."
"E perché?"
"Non li vedi questi commenti omofobi del cazzo? Deve sparire!"
Lucy è pienamente d'accordo con Sophie e compiono la loro impresa: pochi minuti dopo la panchina è sparita, e quando dei signori che stavano dormendo in pace si allarmano sentendo la puzza di fumo, loro scappano via. Questa tappa è stata persino più divertente che rompere i vetri della finestra di Sarah. La prossima sosta è il parco. Come ha fatto circa un mese prima, Sophie scavalca il cancello, e questa volta lo fa in compagnia di Lucy, avendo cura di non farsi scoprire da Paul. Quando è ancora sull'entrata, prima che possano incamminarsi verso l'interno, Sophie scrive dei pensieri sui post-it: "sei stato il mio angelo" , "con te ho capito che anche le persone adulte soffrono" , "anche i grandi hanno un cuore" , "i sensi di colpa ti lacerano il cuore a prescindere da che età tu abbia" , "ti voglio bene grande eroe" , "da parte di Sophie <3". Non vuole che Lucy veda cosa sta scrivendo, si mette il blocchetto in tasca e procede verso il laghetto. Arrivate invita l'amica a sedersi e a fare silenzio, mentre lei incolla i bigliettini sulla porta di Paul senza farsi sentire; quando ha terminato sfiora la sua mano sulla porta, con in volto un'aria assolutamente triste, poi alza gli occhi al cielo, sussurrando: "Dio, se esisti aiutami!". Fa un respiro profondo accomodandosi vicino a Lucy, che vorrebbe spiegazioni ma non le chiede perché sa che riceverà un'ennesima risposta insensata. Sophie l'abbraccia calorosamente vedendola tremare dal freddo, poi le dà un bacio sulla guancia fino a scendere sul collo. Adesso è al caldo, ma ha comunque i brividi. L'abbraccia accarezzandole i capelli, la guancia, la pancia piena di bruciature. Non dicono una parola, osservano solo il lago avanti a loro con gli occhi malinconici e pieni di dolore. Adesso l'avventura è proprio finita, tornano indietro mano nella mano tenendo lo sguardo basso. Scavalcano il cancello ed entrano in macchina, mettendola in moto per dirigersi verso il bosco.
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Il Male Dentro
Novela JuvenilOtto ragazzi, otto storie da raccontare. Nella magica e bella Chicago, la città dei grattacieli, Mary, Christian, Sophie, Mark, Sarah, Lucy, David e Giusy, vi raccontano storie ed emozioni tipiche dell'adolescenza. Insieme si riuniscono e sfuggono a...