Come al solito mi sveglio, ero ormai abituata , ogni volta che fumavo mi addormentavo, guardo l'ora e sono le 19 e mezza, quindi vado a farmi una doccia, metto un'accappatoio e scendo per mangiare qualcosa, è proprio mentre sto aprendo il frigo suonano al campanello della porta, rimango un po' sorpresa, ero arrivata solo il giorno prima, chi poteva essere?
Vado in sala e apro la porta, e mi trovo il mio vicino che mi guarda con quel suo modo da strafottente, e altrettanto anch'io gli chiedo << che vuoi?>> lui mi squadra dalla testa ai piedi proprio come quando ero al bar, ha una sigheretta poggiata sulle labbra e mi fa un leggero sorriso, strafottente anche quello.
Mi sta dando sui nervi, che cos'ha da guardare? E cosa aspetta a dirmi cosa vuole?
<<sei la nuova vicina?>>
<<direi di sì, e tu sei quello che fa festa tutto il giorno?>>
A quelle parole si rilassa un po', mi fa un sorriso che se non fosse che mi sta sul cavolo, potrebbe anche essere carino.
Mi porge la mano e si presenta, gliela stringo << ok piacere, ma ora dovrei cenare, buonanotte>> detto questo chiudo la porta, veramente gliela sbatto in faccia, comunque mi dirigo in cucina e riprendo quello che stavo facendo, ovvero mangiare qualcosa.EMIS
Finalmente se ne sono andati tutti, sento i miei cani abbaiare e mentre guardò in giardino il mio sguardo cade sulla piccola villetta di fronte, la luce della cucina è accesa, quella ragazza è strana, ha sempre quell'aria scocciata, come se gli desse tutto fastidio, sono appena le 20 e decido di ordinare una pizza, guardo la finestra della mia vicina, quella dove l'ho beccata a guardarmi quella mattina, e la vedo che si sta spogliando "stai buono amico" dico al mio amichetto tra le mie gambe, prendo il telefono e chiamo,per ordinare, poso il cellulare, mi sento un po' eccitato, non capita tutti i giorni di vedere una donna che si spoglia, e con tutti quei tatuaggi poi, devo dire che non mi dispiace per niente.
Prendo una birra dal frigo, dopo circa un quarto d'ora suonano alla porta, la mia pizza è arrivata, la metto sul tavolo in sala, prendo un sorso di birra, quando decido che prima di mangiare voglio proprio vedere se la mia vicina è così stronza come sembra.
Accendo una sigheretta e suono alla sua porta, e cavolo è in accappatoio, la squadro dall'alto in basso, scambiamo qualche parola, ma non ho capito come si chiama, infatti non me lo ha detto, mi sbatte la porta in faccia, rimango un po' a fissare quella porta e penso " e si! È davvero stronza!"
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GIÀ D' ALLINIZIO, DESTINATI A PERDERSI (emis killa)
FanficLa vita non è mai come dovrebbe essere, specialmente per Emanuela, una donna di 30 anni, con un passato tormentato alle spalle, e per cercare una vita migliore si trasferisce da Roma a Milano. Ma sarà veramente una vita migliore? E il suo passato ri...