Capitolo 15

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Faccio una doccia, e mentre guardo nell'armadio cosa mettere il mio pensiero va a lui, Emiliano, è di sotto che sta aspettando, e ora sono sinceramente in imbarazzo, ormai sapevo le sue intenzioni, e facendolo venire qui a casa mia, forse gli avevo dato un buon motivo per metterle in atto, il fatto è che ora poco mi fidavo delle mie di intenzioni, ormai avevo ammesso che lui mi piaceva, ma quello che volevo sapere era quali erano realmente le sue intenzioni.
Metto un paio di jeans cortissimi, è una canottiera nera, nonostante tutto non potevo fare a meno di provocarlo.
Scendo di sotto e lo trovò che sta guardando la televisione, e sta anche fumando, lui si gira sentendomi arrivare, mi guarda in un modo strano, ma questa volta non ha nulla di strafottente.
Mi avvicino a lui per prendergli la canna che stava fumando, e rubare qualche tiro, e vedo che si è tolto la maglietta, i suoi gomiti poggiati sulle sue ginocchia, e ha uno sguardo che non lascia nulla all'immaginazione, si alza trovandosi a pochi centimetri da me, toglie la canna dalle mie labbra, e porca puttana quanto è sexy, mi sfiora la spalla dove ho uno dei miei tatuaggi << che ne dici se mangiamo qualcosa Manu? Sto morendo di fame!>>
"Be!! io mangerei volentieri te" cavolo se lo farei, ma per fortuna a parlare non ero io, ma i miei pensieri.
Rido e vado in cucina a cucinare qualcosa, un po' sconvolta, il suo tocco sulla mia spalla mi aveva lasciato un leggero brivido "non devo dimenticare il motivo per cui l'ho invitato!"

EMILIANO
Ero ancora seduto, che la sento arrivare, e quando la sento sfilarmi la canna dalle mani, si trova di fronte a me, o meglio di fronte a me ho i suoi pantaloncini cortissimi "cazzo che fisico" qualcosa si muove in mezzo alle mie gambe, e mi alzo per non pensarci, mi ero promesso di sapere di più sul suo conto, portarmela a letto sarebbe stato il passo successivo, ma non riesco a non sfiorargli almeno la spalla, dopo di che va in cucina a preparare qualcosa da mangiare, anche se io avrei preferito divorare lei.

Mangiamo parlando un po' di tutto, lui cerca di farmi domande sul mio passato, e io cerco di rispondergli evitando tutto ciò che poteva riguardare la mia relazione.
Stavo per sparecchiare quando lui mi fece quella domanda << quindi tu e Guè state insieme?>>
Rimango qualche secondo ferma con i piatti a mezz'aria, alla fine eravamo arrivati al punto.
<<no! Io e lui non stiamo insieme! Perché pensi questo?>> sapevo che tutto poteva sembrare, ma Guè per me era solo un'amico, e era l'unico amico che avevo, ero davvero rimasta sola.
<< ok! E posso sapere perché ieri sera piangevi?>>
Ormai la tavola era sparecchiata, avevo fatto tutto troppo in fretta, quindi mi ritrovai senza nulla da fare, e lui voleva sapere, lo guardai, e il suo sguardo era fisso nel mio, ancora, e ancora ritornano i ricordi
"Lui vuole sapere.....cosa? Che lui mi ricorda troppo il mio ex? Che per quanto io possa odiare sia lui che Gianluca, mi lascerei tranquillamente andare? Come si sbaglia!!!!!"
Cercando di essere meno dura possibile << niente di che, era soltanto un'attimo di debolezza, e quel bacio non ha significato niente per me!>>
Il suo sguardo non cambia di una virgola, si alza lentamente, sempre continuando a fissarmi, si avvicina, sempre troppo <<io devo andare Manu>> e leccando appena le mie labbra esce da quella cucina, esce da casa mia, ma con quel gesto, quella leggera carezza della sua lingua, lui era entrato nei miei pensieri.

GIÀ D' ALLINIZIO, DESTINATI A PERDERSI (emis killa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora