Raquel odiava attirare l'attenzione su di sé, cercava sempre un modo per far si che gli altri non si concentrassero troppo su di lei.
Pensate che preferisce lasciare i suoi bellissimi capelli mori sciolti apposta per non farsi vedere. Loro le coprono il viso e lei si sente più sicura. La mamma insiste sempre nel dirle che ha un bellissimo volto e che è un peccato non farlo vedere, così ogni volta cerca di portarle i capelli dietro alle orecchie in modo che la scoprono un po' ma, puntualmente, la ragazza le fermava la mano con dolcezza "mamma ti prego, sai che odio lasciar vedere il mio volto", le diceva. E la mamma le rispondeva per l'ennesima volta " ma Raquel perché? Lascialo scoperto, è un peccato coprirlo in questo modo". Ma lei non le dava retta, era una cosa che odiava tenerli dietro le orecchie e soprattutto legarli. Non ci poteva fare niente.
Oggi durante lezione di francese Aleisha giocava con i suoi capelli scoprendole un po' il viso, lei proprio non lo sopportava però non le disse niente per paura che anche lei dopo non le avrebbe più parlato.
Ritornando al punto di partenza, riguardante l'attenzione su di lei, nemmeno a farlo apposta oggi la professoressa di matematica attirò l'attenzione su Raquel così che tutti i suoi compagni si girarono verso di lei, la quale si sentiva troppo osservata, e quello non le piaceva per niente. Però era stata un po' colpa sua perché durante la lezione stava leggendo Shadowhunters, non proprio adatto in una lezione di matematica, quindi la professoressa Williams l'aveva richiamata, cosa che non era mai successa prima d'ora. Solo che oggi si sentiva annoiata e aveva pensato bene di leggere.
Fortunatamente la campanella suonò subito, salvandola. Ed ora, durante la ricreazione di quindici minuti, mangiava la sua merendina nel suo solito angolo e leggeva con la musica nelle orecchie.
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Nell'ultima ora di lezione stava seduta, come sempre, vicino ad Aleisha. Lei parlava di quanto fosse orgogliosa del suo ragazzo e dei suoi amici. Continuava a parlare delle canzoni della band che finora nessuno aveva mai sentito e, al suono della campanella le aveva chiesto una cosa, però non era sicura di aver capito bene.
-Ti andrebbe di venire a casa di Michael oggi per vedere le prove della band?-
Era scioccata. Nessuno l'aveva mai invitata da qualche parte. Era felice che glielo avesse chiesto ma no, rispose che non si sentiva bene e che preferiva andare a casa.
E voi inizierete a dire "ma come? Lei non era la ragazza che aveva voglia di amici?". Si lo è, ma come potrete capire, per una persona che non ne ha mai avuti è un po' difficile accettare di andare a casa di un ragazzo che non l'aveva mai calcolata, e che lei non conosceva, mentre lui suonava con i suoi amici.
Potrete anche insultarla dicendo cose tipo "ma allora te la vai a cercare" o "così non troverai mai amici" o altre frasi ma, finché non siete nella sua posizione non potete davvero capire il perché del suo 'no'.
Così si ritrovava a salutare Aleisha e a percorrere la strada di casa da sola.
Sola finché quando una moto rosso fuoco l'accostò. Il motociclista aveva un casco nero con una fiamma al lato e, da quello, Raquel poteva capire che il ragazzo era suo fratello.
-Alexander- disse felice di vederlo.
Dal suo solo 'ciao' di ieri penserete che non vanno molto d'accordo come fratelli, ma a dire il vero è tutto il contrario.
-Bimba salta su- le disse lui facendole spazio sulla moto.
Una volta salita il fratello partì a tutta velocità stando però attento alla sorella e accertandosi che per lei andasse bene.
A lei piaceva sentire il vento in faccia, correre in moto con il fratello. Sapeva che lui non avrebbe fatto cavolate e che sarebbe stata al sicuro. Alexander aveva 18 anni, due in più a lei. Frequentavano lo stesso college ma lui era tutto il contrario della sorella: aveva tanti amici ed era considerato tra i 'popolari' della scuola.
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Invisible~M.G.C #Wattys2017
FanfictionRaquel è una ragazza Brasiliana trasferitasi in Australia, è considerata invisibile da tutti. Tutti la ignorano senza neanche conoscerla così lei ha trovato conforto nella lettura. Legge storie che non le appartengono, che raccontano di un'altra rea...