Ora impegnati un po' di più. Muori!
Queste parole restarono ben impresse nella mente di Raquel per giorni. Ormai era uscita dall'ospedale da tre giorni ma quei messaggi erano ancora lì. Ogni mattina ne riceveva di questo tipo e non ce la faceva più. Era stanca di tutto questo e pensava che davvero avrebbe dovuto farla finita. Però sarebbe stato un peccato....Aveva appena trovato degli amici. E poi aveva paura, non voleva morire. Ancora si rifiutava di mangiare. Si limitava ad un frutto quando la forzavano. Almeno quello non l'avrebbe fatta ingrassare.
Michael ogni giorno le stava vicino e, a ricreazione e a pranzo, controllava sempre che mangiasse. Non era contento del fatto che mangiasse soltanto un frutto: Raquel aveva bisogno di quelle energie che esso non le avrebbe dato. Però intanto si accontentava così. Almeno mangiava.A scuola tutti continuava ad evitarla, come se ciò che fosse successo cinque giorni prima non fosse mai esistito, come se lei non fosse mai svenuta. Però non le dava fastidio: pensava a come sarebbe stato avere gli occhi di tutti addosso e che era meglio che nessuno la guardasse. "Sai che imbarazzo con tutti che mi guardano?"
Questa giornata era parecchio noiosa. Le ore sembravano non passare mai, aveva superato le prime tre ore di matematica, risorse umane e scienze che sembravano essere durate una giornata intera. Fortunatamente la quarta ora aveva arte. Andò nell'armadietto per posare tutti quei libri che aveva nello zaino che pesava un quintale per le sue povere spalle deboli. Come succedeva ormai da tempo, appena aprì quell'armadietto rosso numero 96, una cascata di bigliettini cadde per terra. Si meravigliò di quanti ce ne fossero questa volta. Aveva paura, non voleva leggerli. Si affrettò a raccoglierli e a riposarli nell'armadietto, posò i libri e andò nell'aula 212. Prese i suoi colori, pennelli e quaderno da disegno. Iniziò a disegnare ciò che le passava per la mente. Alla fine della lezione uscì fuori una ragazza nel centro del foglio, aveva la testa abbassata, il nero faceva da sfondo e due paia di ali le spuntavano dalla schiena, erano belle come quelle di un angelo e, dal modo in cui l'aveva disegnate, si poteva quasi sentire quanto fossero soffici e piumose. E quel disegno stava rispecchiando il suo volere degli ultimi giorni: diventare un angelo. Lassù in quel cielo blu dove, sicuramente, quei messaggi e cattiverie non le sarebbero arrivate. Ma anche dove la sua famiglia e quei ragazzi che le avevano cambiato la vita non ci sarebbero stati. Il paradiso l'aveva sempre immaginato come una specie di giardinetto, ma enorme. Immaginava come tutto fosse fatto d'erba, i bambini che purtroppo avevano perso la vita da piccoli che giocavano sullo scivolo o sull'altalena, gli anziani che passeggiavano e ridevano felici. Felici di non dover più soffrire di quel dolore che li affliggeva quando erano in vita.
Chissà com'era per davvero lassù? Sarà vero ciò che lei si era sempre immaginata, o è completamente diverso? Tutto di un colore candido, le persone morte che stavano sdraiate sulle nuvole e si sporgevano per vedere come andava avanti il mondo? Pensava che, se tutto sarebbe continuato così, l'avrebbe scoperto presto.Quando la campanella suonò uscì dalla classe e si avviò verso l'armadietto per prendere il libro di storia, che le sarebbe servito nella prossima lezione, dopo il pranzo.
Lo aprì e i bigliettini caddero di nuovo. Si sbrigò a raccoglierli ma, proprio mentre stava per prendere gli ultimi due una figura alta si abbassò vicino a lei e fece per aiutarla, cosa che Raquel non permise visto che si era buttata sul foglietto per prima. Alzò lo sguardo e trovò Alexander che la guardava con espressione confusa e come a dire 'sei pazza?' La sorella fece un mezzo sorriso imbarazzato e si alzò prendendo ciò che le serviva e cercando di nascondere i bigliettini.-Tutto bene?- Chiese il fratello confuso dal suo comportamento.
La ragazza sorrise e annuì. Chiuse l'armadietto e guardò Alex. -Che ci fai qui?-
-Stavo andando fuori e ti ho visto quindi mi sono fermato a parlare con la mia bellissima bimba-
Raquel lo prese a braccetto e andarono fuori insieme. Quando individuò i suoi amici Alex andò da loro e Raquel andò al muretto dove si incontrava con gli altri.
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Invisible~M.G.C #Wattys2017
FanfictionRaquel è una ragazza Brasiliana trasferitasi in Australia, è considerata invisibile da tutti. Tutti la ignorano senza neanche conoscerla così lei ha trovato conforto nella lettura. Legge storie che non le appartengono, che raccontano di un'altra rea...