Capitolo 16

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I giorni successivi passarono in fretta, erano già passate due settimane da quel quasi bacio, ma non era cambiato niente: Michael stava  ancora con Ashley, tra lui e Raquel non c'era tutto l'imbarazzo che la ragazza si sarebbe aspettata, quei messaggi continuavano ad arrivare e quelle forbici erano ancora in quelle mani procurando graffi e tagli sulla pancia di Raquel...Ormai non c'era quasi più spazio.

La cosa buona era che nessuno se ne fosse ancora accorto e lei sperava che non sarebbe mai successo. Cercava di stare attenta e di ripulire tutto, controllava il lavandino e le forbici più volte per accertarsi di non aver lasciato tracce di sangue. Poi usciva dal bagno come se nulla fosse successo, si rintanava in camera e prendeva il suo libro, le sue cuffiette oppure si metteva a disegnare; il disegno era una cosa che la calmava ma che le portava anche invidia: su carta si può disegnare tutto, la persona che vorresti essere, la vita in un cui vorresti vivere, e lei quelle cose poteva solo disegnarle, non esserle, e ciò le faceva provare invidia verso un semplice disegno.

Era mercoledì, 13:20, pausa pranzo. Raquel era in biblioteca che faceva i compiti di matematica per l'indomani. Non le andava di stare in mezzo al caos, preferiva il silenzio e la tranquillità quel giorno. Sentì qualcuno avvicinarsi così alzò lo sguardo. Un paio di occhi azzurri la osservavano, i capelli biondi acconciati in un ciuffo sembravano dorati, ma non erano tinti, osservò Raquel, erano biondi naturali (N/A riferimenti puramente casuali a Jace Wayland😏). Non l'aveva mai visto per la scuola, sicuramente era nuovo.

Il ragazzo continuava a fissarla e a Raquel stava innervosendo il suo sguardo fisso su di lei, così aprì bocca facendo uscire quello che le passava per la mente, così, senza pensarci troppo.

-Mbe? Che guardi?- Si accorse di essere stata un po' sgarbata ma non le interessava: non conosceva il ragazzo e inoltre, probabilmente, a lui non sarebbe importato molto di lei quando avrebbe capito come tutti la ignoravano.

-Sono Jason- disse lui presentandosi non badando alla sgarbatezza della ragazza, -sono nuovo, per questo non mi hai mai visto- spiegò.

Raquel lo guardò alzando le sopracciglia, -e?- disse chiedendo spiegazioni di ciò che quel ragazzo voleva.

-Qualcuno qui è un po' acido-

-Già, sai ho mangiato yogurt andato a male per colazione- rispose la brasiliana con un finto sorriso.

Sinceramente non sapeva il perché si stesse comportando così, forse perché sapeva che lui non avrebbe più voluto parlare con lei quindi perché non mandarlo via prima che si allontani da solo? Oppure anche perché quel ragazzo aveva un non so che che non le piaceva.

-Che simpatica! Mi mancava avere un'amica così divertente- continuò lui.

-Chi ha detto che sono tua amica?- Ribatté Raquel. Magari sarebbe potuta davvero diventare sua amica, ma le bastavano quelli che aveva di amici, e poi lui non era il suo tipo: era troppo sicuro di sé, sapeva di essere bello...

-Io, sono nuovo e tu sarai così gentile da essere la mia prima amica- il sorriso ancora non abbandonava le sue labbra piene. Era così dannatamente sicuro di ogni cosa dicesse che faceva un po' invidia a Raquel: le sarebbe piaciuto avere anche solo un po' della confidenza che aveva quel ragazzo.

-Beh...mi dispiace per te ma non sarò né la prima né la tua ultima amica-

-Vedremo- rispose lui prima di sedersi sulla sedia accanto a Raquel togliendo lo zaino che la occupava.

Lei lo guardò con disappunto. Perché doveva toccare le sue cose? E perché ora si era seduto vicino a lei? Non aveva niente di meglio da fare? Che so... trovarsi degli amici visto che era nuovo? A quanto pare no, preferiva infastidirla.

Invisible~M.G.C  #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora