Capitolo 8

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-And I can lend your broken parts
That might fit, like this
And I will give you all my heart-


Era in giorni come quelli che Raquel si chiudeva nella sua stanza con la musica nelle orecchie, un libro in mano e le lacrime agli occhi che le offuscavano la vista così che non riuscisse a leggere. Alla fine il libro l'aveva soltanto per avere qualcosa a cui aggrapparsi.

Appena sentì le note di Invisible partire dal suo mp3 le sue lacrime scesero ancora di più su quel bel viso. Continuò ad ascoltare quella canzone e un singhiozzo le scappò quando, per l'ennesima volta, la voce di Calum cantava "just me and your shadow and all of my regrets". Quando partì Close as strangers cambiò subito canzone non volendo essere ancora più triste e soprattutto non volendo sentire la sua voce.

Non lo sapeva neanche lei perché stava piangendo...non aveva mai pianto per un ragazzo. Si sentiva strana, come se le avessero strappato il cuore dal petto.

Alexander bussò alla porta ma Raquel non lo sentì per quanto avesse la musica ad alto volume. Riprovò e non ci fu alcuna risposta così aprì la porta sorprendendosi di trovarla aperta. -Bimba- mise una mano sulla spalla di Raquel che, non avendolo visto entrare si spaventò. Però appena messo a fuoco tra le lacrime si buttò subito tra le braccia del fratello che subito la strinse a se. -Perché piangi?-

Lei spense la musica e passò un'altro po' di tempo abbracciata al fratello prima di parlare e raccontargli cos'era successo.

-... però non capisco. Io non voglio piangere, non ne ho ragione- finì.

Alex sorrise sapendo la ragione per la quale la sorella stesse piangendo. Si rese conto di quanto era cresciuta, sembrava ieri quando lei correva nella sua stanza urlando un "dai avanti muoviti andiamo a giocare"; sembrava ieri quando lui la proteggeva dai bambini che all'asilo le chiedevano per un abbraccio o che le stavano sempre attaccati. E lui era geloso della sorellina, non voleva che altri bambini gliela rubassero o giocassero con lei.

Abbassò lo sguardo su Raquel per guardarla nei suoi occhi scuri, che ti intrigavano.... Le sorrise e sussurrò -la mia bimba si è innamorata- 

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La sera le arrivò un messaggio che lei non si aspettava. Non pensava che Michael avesse tempo per scriverle dopo l'arrivo della ragazza. Non pensava che lui neanche l'avesse vista correre via.

Hey Chel, oggi non ho avuto il tempo di parlarti visto che sei scappata via... cos'è successo per farti andare via così velocemente?

Per un attimo entrò nel panico non sapendo cosa rispondere. Poi decise di limitarsi a una bugia.

Niente di che, avevo dimenticato che domani ho la verifica di storia e dovevo studiare.

Una semplice scusa che l'avrebbe salvata da quella situazione senza altre domande...O forse no.

Domani non abbiamo storia...

E Raquel pensò che ora era davvero nei guai.

Pensò, pensò e ripensò ma nessuna risposta le venne in mente. Così non rispose. Adesso sperava solo che l'indomani Michael non le avrebbe fatto nessuna domanda.

Sapete quando ci sono giornate che sembrano non passare mai? Ecco, oggi Raquel era in una di queste giornate. Era solo la seconda ora ma a lei sembrava essere passata un'infinita da quando, quella mattina, aveva sorpassato la soglia delle classe.

Storia le era sempre piaciuta ma non riusciva a concentrarsi quel giorno. Guardava la professoressa ma vedeva il vuoto. Cercava di prestare attenzione a quello che lei diceva ma i suoi pensieri la sovrastavano.

Invisible~M.G.C  #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora