Capitolo 18

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-Io l'ammazzo. Ma che cazzo di problemi ha certa gente?- Le urla di Alexander si diffondono per la mia camera facendomi diventare pazza: sono già dieci minuti che continua ad urlare le stesse cose.

-E tu perché non mi hai detto niente è? Ti arrivano certi messaggi e tu ovviamente te li tieni per te no? Certo si è normale anch'io avrei fatto così. Ma è logico no? Mi arrivano messaggi di morte e sto zitto, certo. Che stupido eh? Pensa che io avrei detto tutto a qualcuno- continua scuotendo la testa.

Sono passati tre giorni da quando ho scoperto che i messaggi erano da parte di Ashley, ovviamente non hanno smesso di arrivare però. Ogni giorno ne ricevevo almeno due o tre, e , ad ogni messaggio, prendevo quelle dannate forbici sotto quel lavandino e me le portavo vicino alla pancia..se ormai si può sempre chiamare così... Alex ha appena scoperto dei messaggi: stavo preparando lo zaino quando lui entrò in camera.

-Bimba mi presti il cellulare?- diceva che doveva controllare se avessi un'applicazione che il suo non aveva. Glielo allungai convinta che non gli sarebbero serviti i messaggi. Lo vidi cominciare a smanettare con il mio telefono fino a quando il suo viso divenne completamente pallido e il suo dito si fermò dallo scorrere come faceva pochi secondi prima. Poi vidi cliccare di nuovo sullo schermo e poi scorrere verso l'alto.

-Raquel cosa diavolo sono questi messaggi?- E da li è iniziato l'interrogatorio e le urla.

-Alex- cerco di parlare ma lui mi interrompe di nuovo.

-Vedrà adesso quella stronza- esclama uscendo dalla camera, -vai in macchina-

Fortunatamente quando arriviamo sono già le 8:27 quindi Alex non può fare scenate visto che tra tre minuti suona la campanella.
Vado nella mia classe di registrazione e tiro fuori il mio libro insieme al diario e l'astuccio. Provo a leggere ma c'è troppa confusione, tutti stanno parlando tra di loro o stanno commentando un video che Miss Modeste ha messo alla lavagna. Guardo verso l'orologio e vedo che mancano solo cinque minuti all'inizio della prossima lezione così chiudo il libro e preparo lo zaino.

L'ora d'inglese è probabilmente quella che mi piace di più. La professoressa che ti trasmetti le emozioni dello scrittore è una cosa bellissima: ti appassiona ascoltarla leggere e non ti annoia per niente. La mia vecchia professoressa in Brasile era una noia! Quando leggeva non trasmetteva nessun sentimento.

"I love your lips when they're wet with wine
And red with a wild desire;
I love your eyes when the love light lies
Lit with a passionate fire.
I love your arms when the warm white flesh
Touches mine in a fond embrace;
I love your hair when the strands enmesh
Your kisses against my face.
Not for me the cold, calm kiss
Of a virgin's bloodless love;
Not for me the saint's white bliss,
Nor the heart of a spotless dove.
But give me the love that so freely gives
And laughs at the whole world's blame,
With your body so young and warm in my arms,
It sets my poor heart aflame.
So kiss me sweet with your warm wet mouth,
Still fragrant with ruby wine,
And say with a fervor born of the South
That your body and soul are mine.
Clasp me close in your warm young arms,
While the pale stars shine above,
And we'll live our whole young lives away
In the joys of a living love."

Invisible~M.G.C  #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora