Una bella sospensione non gliela tolse nessuno ad Ashley. L'unica cosa negativa è che anche Aleisha c'era finita di mezzo: nell'ufficio del preside aveva continuato ad insultare la rossa abbastanza pesantemente e alla fine anche lei è stata sospesa per tre giorni, al contrario di Ashley che starà a casa per una settimana.
Mr. Headland è venuto a conoscenza dei messaggi che arrivavano a Raquel e non ha assolutamente accettato una cosa del genere visto che la Norwest Christian High School è conosciuta anche per la sua campagna contro i bulli. Non li accettano ma danno sempre due possibilità: se dopo la prima non imparano vengono cacciati dalla scuola.-Hey mora- la voce del ragazzo la fece sobbalzare, -a che pensi?-
-Jason. Che ci fai qui?-
Il clima era abbastanza caldo: l'estate stava per arrivare e Raquel aveva deciso di andare al parco, era seduta con la schiena contro un albero e aveva il suo blocco da disegno in mano. I suoi occhi scuri erano fissi sul foglio bianco, puro come un bambino appena nato in attesa di crescere, la sua mente pensava alla sua amica sospesa per colpa sua. Cosa di cui Aleisha non si faceva un problema: la brasiliana era sua amica e di certo tre giorni di sospensione non erano alla pari di ciò che le era successo.
-Potrei farti la stessa domanda- rispose il ragazzo con il suo solito tono superiore. Ma non c'era niente di cattivo in lui però, parlava sempre in questo modo: facendo battutine e sviando argomenti, ma non era cattivo.
La ragazza alzò gli occhi al cielo, -ero annoiata e sono venuta qui-
-Qui senza far niente....Non potevi startene a casa?-
Quella risposta le aveva dato fastidio, non stava a "far niente", stava aspettando che la sua mente la smettesse di pensare a ciò che fosse successo a scuola così che potesse disegnare qualcosa.
-Tu invece? Perché devi stare qua a dar fastidio a me?- rispose innocentemente infastidita.
-Mi piace darti fastidio-
A quella risposta la mora si alzò per andare da un'altra parte ma venne bloccata dalla mano di Jason sul suo polso. Era calda e le fece salire un leggero brivido su per il braccio che portò rossore sulle sue guance.
-Non andare-
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Raquel non era mai stata più felice di ricevere un messaggio. Almeno non da quando le iniziarono ad arrivare quei messaggi. Quello che arrivò poco fa era da parte di Michael e le chiedeva di andare a casa sua. Così, verso le tre del pomeriggio, indossò dei pantaloncini di jeans, una maglietta nera con la scritta "cool shirt day" con sopra una camicia a quadri verde e bianca e le sue Vans nere, per poi avviarsi per quelle stradine che portavano a casa del ragazzo.
Era ormai passata un'ora e loro stavano guardando un film in TV. Erano allungati sul letto di Michael così vicini che le loro braccia si toccavano. Quel semplice contatto distrasse Raquel per tutta la durata del film: provava a concentrarsi ma poi sentiva il calore del braccio nudo del ragazzo contro il suo e di nuovo la sua mente si perdeva in pensieri. Le gambe del ragazzo erano completamente distese sulle coperte blu mentre quelle della ragazza erano rannicchiate contro il suo petto. Il braccio che, fino a poco fa, era in contatto con il suo si mosse scoprendo la sua pelle e facendole sentire per un attimo freddo dopo essersi abituata al suo calore. Ma subito dopo quel braccio le scaldò le spalle. Le sue guance si tinsero di rosso e con la coda dell'occhio guardò Michael, il quale sembrava normale come niente fosse successo. Infatti gli era uscito naturale, stava pensando a come sarebbe stato stare tutti i giorni con Raquel in questo modo: guardando un film o non facendo niente a parte un po' di coccole, e il suo braccio era automaticamente andato sulle spalle della ragazza come per accoglierla in un abbraccio. Si accorse però che lei lo guardava così, imbarazzato, tolse il braccio mormorando uno "scusa".
-Oh no, non mi da fastidio- balbettò la ragazza sentendo le sue guance colorarsi violentemente. Fece un piccolo sorriso per rafforzare la sua frase e fargli capire che davvero non le dava fastidio e questo incoraggiò Michael a riporre il suo braccio su di lei. E questa volta Raquel si lasciò andare e posò la testa sulla sua spalla lasciando che le sue gambe cadessero leggermente sul fianco del ragazzo, il quale le circondò meglio la vita abbracciandola più stretta.
Entrambi stavano amando quel momento di coccole. Non si erano mai abbracciati in questo modo prima d'ora ma lo trovavano confortevole. Stretti ognuno nelle braccia dell'altro finché il film non finì e Michael parlò.
-Hey Chel, vorrei parlarti di una cosa...Sai quello che ti è successo? I messaggi e tutto? Beh non capisco perché tu non me ne abbia parlato, avrei parlato con Ashley e le avrei detto di smettere. Così hai subito tutto questo dolore che avresti potuto evitare- lo sguardo della ragazza si abbassò in modo colpevole così le dita del ragazzo andarono sotto il suo mento in modo da guardarla negli occhi. -Sai che a me puoi dire tutto vero? A me come anche agli altri ragazzi, siamo tuoi amici Chel e ti avremmo aiutato. Lo faremo sempre. Devi riuscire a fidarti di noi, non ti lasceremo sola come hanno fatto altre persone te lo giuro. Te lo giuro su ciò che ho di più caro al mondo, io non ti lascerò mai, costi quel che costi. Di difenderò sempre e non voglio che tu soffra- ormai sul viso di Raquel iniziarono a scendere lacrime copiose. Michael le asciugò con il pollice e le diede un bacio sulla tempia per poi circondare il suo corpo con le sue braccia muscolose. Lo stesso fece la ragazza che l'abbracciò stretto a sé posando la testa sul suo petto. Il mento del ragazzo si posò sulla sua testa e le lasciò un bacio. -Ti prometto che né Ashley né nessun altro ti farà più del male. Ti proteggerò, non ti lascerò sola però tu devi promettermi una cosa. Mi dirai se qualcun'altro ti dirà qualcosa di brutto okay?- Non ricevendo alcuna risposta o segno spostò gentilmente la testa della ragazza dalla sua spalla per guardarla negli occhi rossi. -Okay?- ripeté. Raquel tiro su con il naso e annuì per poi portare le sue piccole mani ad asciugare quelle lacrime. Poi tornò ad abbracciare Michael e rimasero così per un tempo indefinito.
Un abbraccio che valeva più di mille parole, uno che racchiudeva tutto il loro affetto e......Amore? Ancora non sapevano dirlo per certo. Si amavano o si volevano solamente troppo bene? Di certo un forte affetto lo provavano l'un per l'altro ma come sapeva Raquel se fosse amore? Non l'aveva mai provato per nessuno, non l'aveva mai ricevuto da nessuno se non dalla sua famiglia. Amare è una parola grossa....Come ci si sente quando si è innamorati?...Ancora non lo sapeva ma sperava di scoprirlo presto....
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My space:
Hey ragazze!!! Come state?
Spero questo capitolo vi piaccia. Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!! 💬💬❣Mi raccomando, se avete amici/amiche nella 5sosfam o comunque a cui piacciono i 5sos e magari può piacere questa fanfiction potrete consigliargliela?? Ci tengo molto ad avere più visualizzazioni, più che altro per una cosa personale: a me piace molto scrivere questa storia e sapere di avere tante persone che la leggono mi da una felicità immensa.
Spero davvero che mi, anzi ci, aiuterete a crescere! Grazie mille se lo farete 😘❤
Vi voglio bene,-Vero🐧
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Invisible~M.G.C #Wattys2017
FanfictionRaquel è una ragazza Brasiliana trasferitasi in Australia, è considerata invisibile da tutti. Tutti la ignorano senza neanche conoscerla così lei ha trovato conforto nella lettura. Legge storie che non le appartengono, che raccontano di un'altra rea...