6) Dove Hoseok fa di testa sua (ancora una volta)

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HoSeok era felice.

Ballava a ritmo di musica da qualche minuto, la sua nuova insegnante e la classe volevano vedere come se la cavava con il freestyle.

E lui non era mai stato così fiero dei suoi movimenti.

Gli altri ragazzi lo guardavano a bocca aperta, e all'insegnante brillavano gli occhi.

Quando lo stereo tacque lui si fermò, ansimante.

Guardò ansioso gli altri presenti, che dopo un momento di suspense, guidati dall'insegnante, applaudirono.

Sorrise. Si sentiva a casa. Dopo essersi trasferito non si era più sentito così, nonostante avesse trovato degli ottimi amici e un buon ambiente. La danza era sempre stata il suo rifugio, ciò che gli permetteva di fuggire da qualsiasi problema e preoccupazione.

La ragazza, di qualche anno più grande di lui, chiese a tutti di disporsi per l'aula, e cominciò a insegnare loro una nuova coreografia.

Quando tornò a casa, Hoseok si infilò sotto la doccia senza neanche mangiare. Rilassò i muscoli, cominciando a ripensare alla sua vita- sappiamo tutti che la doccia è il posto migliore dove ripensare a tutto ciò che ci è successo- e non poté impedire alla sua mente di tornare al suo punto fisso.

Park Jimin.

Avrebbe tanto voluto dire "Park Jimin e ciò che è successo a lui e YoonGi", ma sapeva benissimo che non era così.

Sospirò e lasciò che i capelli si asciugassero naturalmente mentre accendeva il computer e controllava gli ultimi rumors sui suoi cantanti e ballerini preferiti. Era un po' di tempo che non controllava, per via del trasloco e tutto il resto, ma rimase comunque sorpreso dalla quantità di informazioni presente nel web. Rimase inizialmente un po' male nel leggere che uno dei suoi rapper preferiti stava uscendo con una modella, ma si mise il cuore in pace e gli augurò mentalmente buona fortuna e una relazione felice.

Si stese sul letto con i capelli ancora umidi e, senza che se ne fosse accorto, stava già dormendo.

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Il suono della sveglia non sorprese YoonGi, che era già sveglio, come quasi tutte le notti. Si infilò l'uniforme scolastica, maledicendosi per quanto male stesse sul suo fisico, poi uscì e si preparò ad incontrare Hoseok.

Era freddo, quella mattina, i primi di ottobre portava sempre vento forte dal nord, ma YoonGi se ne curò persino meno del solito, se possibile. I suoi capelli color menta erano scompigliati, non credeva di averli pettinati per un'intera settimana, ma non se ne curò neanche quando Hoseok gli fece notare gentilmente che aveva bisogno di una sistemata. Fece un grugnito e tornò a fissare la strada davanti a se.

Hoseok vedeva che era decisamente stanco, che non si curava di nulla, men che meno di se stesso, ma aveva imparato in fretta che chiedere non avrebbe portato a nulla.

Sorrise, quando un messaggio illuminò lo schermo del suo cellulare.

"Suga-Hyung ... ti dispiace se quando arriviamo a scuola vado un attimo in un posto? Devo incontrare un.. una mia amica." Hoseok sperò che l'altro se la bevesse e quasi esultò dalla gioia quando YoonGi fece solo un cenno di assenso.

Gli dispiaceva lasciarlo solo, ma sapeva che non avrebbero comunque spiaccicato parola, perciò tanto valeva stare ognuno per i fatti suoi. Quella con YoonGi, ora che ci pensava, era l'amicizia più strana che avesse mai avuto. Conosceva i suoi comportamenti usuali (principalmente mangiare, bere, dormire) ma nessun aneddoto del suo passato, nessuna preferenza, niente. Nemmeno la data del compleanno, si rese conto. Eppure gli sembrava non esserci nulla di più naturale che alzarsi la mattina e sapere che l'avrebbe incontrato, uscire da scuola ed aspettarlo. Sua madre glie lo diceva spesso, che a volte non c'era un perché, perciò smise d fare domande e si avviò verso il suo "appuntamento".

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