Hoseok aveva corso fino a fuori la scuola, ma di YoonGi neanche l'ombra. Non sapeva dove abitasse, e in più era ancora orario scolastico, perciò decise di mandargli un messaggio e tornare in classe.
Che dirgli? Scusa, posso spiegarti tutto? Tecnicamente, Hoseok non poteva spiegare un bel niente. Per favore spiegami perché lo odi così tanto? Geniale, davvero.
Alla fine decise che avrebbe chiesto a NamJoon o Jin di dirgli almeno dove l'altro abitava, in modo da potergli parlare di persona. Scrivere un messaggio sarebbe comunque stato inappropriato, data la supposta gravità della situazione, perciò decise di evitarsi l'imbarazzo e la probabile figura di merda.
Tornò in classe e si sedette, nervoso e sconsolato, accanto a NamJoon.
Mentre la professoressa spiegava loro che nell'inglese esistevano vari tipi di condizionale, Hoseok, che continuava a rimuginare sulla cosa migliore da fare, ebbe l'illuminazione. Per quanto imbarazzante, per quanto si vergognasse, doveva parlarne con NamJoon (il che comprendeva Jin, ormai i due erano un pacchetto completo). Impiegò tutto il resto dell'ora a trovare le parole giuste, e alla fine, mentre la prof usciva, gli chiese se quel pomeriggio era occupato.
"C'è una cosa importante che devo dirvi"
NamJoon lo guardò preoccupato, ma annuì. Io e Jin dovevamo comunque uscire. Ti conviene che sia qualcosa di davvero importante, o lui non te lo perdonerà" Hoseok annuì, sapendo che ormai avrebbe dovuto vuotare il sacco, non c'era più via di scampo.
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Hoseok, nervoso e giù di corda, era decisamente una novità per NamJoon e Jin. Si trovavano da almeno dieci minuti fuori da scuola, alla fine della giornata scolastica, e Hoseok non aveva ancora detto una parola.
Doveva chiedere spiegazioni ai due, per provare a sistemare ciò che era successo qualche ora prima, ma come sempre il coraggio non c'era.
Ora si sentiva davvero in colpa, per YoonGi, per Jimin, per i suoi amici, per se stesso. Non trovava le parole giuste per dire tutto, per chiedere un po' di aiuto, per risolvere quel casino.
"Io..."NamJoon e Jin si riscossero dal torpore nel quale quel silenzio teso li aveva portati.
"Io devo dirvi una cosa importante" NamJoon stava per schiaffeggiarsi per l'ovvietà della
frase, ma non lo fece solo per non interrompere il suo Hyung, che finalmente sembrava voler parlare.
"Beh, non sono capace di ascoltare i consigli degli altri, devo sempre fare di testa mia, e stavolta sono proprio nei casini."
Jin prese la mano del suo ragazzo sotto il tavolo del bar dove i tre avevano pranzato, e Nam seppe che entrambi avevano lo stesso atroce sospetto.
Hoseok prese un grosso respiro, cercando di trovare il coraggio di dire quelle poche parole.
"Ho conosciuto Jimin, nelle ultime settimane"
NamJoon si lasciò andare contro lo schienale della sedia, sconsolato, mentre Jin sospirava pesantemente. Non fecero in tempo a dire niente, in realtà, perché Hoseok non poteva fermarsi. Se l'avesse fatto non avrebbe più trovato il coraggio di confessare.
"Non l'ho solo 'conosciuto'. Siamo... usciti insieme"
Solo allora Hoseok si decise ad alzare lo sguardo, trovando un NamJoon a dir poco schockato e un Jin decisamente arrabbiato.
"Che diavolo ti avevamo detto?" cominciò il maggiore.
"Lo so, Jin, mi dispiace... ma io non ho trovato nulla di male in lui, mentre uscivamo. Davvero, sembra un bravo ragazzo, dolce..."
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Haaveilla
Romance-Haaveilla è un termine finlandese che vuol dire principalmente "Sognare ad occhi aperti"- Dove Park Jimin è una troia, Hoseok lo studente appena trasferito, NamJoon e SeokJin una coppietta felice, TaeHyung e JungKook sono spaesati e YoonGi fa la ve...