16) Dove Hoseok è pur sempre un buon amico...

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Hoseok entrò nel negozio di musica, con le mani in tasca e il cappuccio della felpa alzato.

Voleva comparare l'ultimo cd del suo gruppo preferito, le Sistar, uscito da pochi giorni. Aveva cominciato a risparmiare mesi prima per quel comeback, e ora finalmente sarebbe riuscito ad averlo.

Fece qualche passo verso la corsia delle nuove uscite, ma si bloccò.

In una corsia, davanti agli scaffali di hip hop stava YoonGi.

Esaminava con occhio critico alcuni cd di GDragon e Zico, come a valutare il loro rap dall'album. Non che YoonGi fosse uno che giudica dalla copertina, ma l'espressione che aveva in volto era proprio quella.

Hoseok non si accorse di essersi fermato in mezzo al corridoio fino a quando il maggiore non si voltò verso di lui, con l'intenzione di andarsene. Invece di allontanarsi come pianificato, YoonGi rimase immobile dov'era.

"Hyung" sussurrò Hoseok, e nonostante la distanza, YoonGi capì benissimo che l'altro aveva paura di farlo scappare come l'ultima volta.

Sospirò. Aveva evitato anche lui,oltre a Jimin, da quel giorno, ma sapeva che non sarebbe durata molto a lungo. Si avvicinò con passo lento, ponderando tra se e se l'idea di scappare a gambe levate appena Hoseok si fosse distratto, o quella di trattarlo con indifferenza.

"Sai che non è stata colpa sua, andiamo" gli disse una vocina, e anche se trovava davvero difficile parlare al minore, si costrinse a farlo.

"Ciao." Più di così non riuscì a fare, la sua lingua si paralizzava e si rifiutava di andare oltre, quasi volesse dire al suo padrone che non voleva avere contatti nemmeno verbali con l'altro.

"mi dispiace tantissimo, ti giuro che non lo sapevo, sono sempre il solito stupido che non ascolta e poi ovviamente si mette nei casini. Mi dispiace non averti ascoltato, e so che ci sei stato male, io..." Hoseok voleva andare avanti a scusarsi, ma YoonGi ridacchiò, facendolo fermare.

"Che c'è hyung?" chiese preoccupato il minore.

"Mi sbagliavo, sai.Ho detto a NamJoon che non sarei riuscito a rimanere tuo amico nonostante sapessi che non era colpa tua. Ho sottovalutato il tuo carattere." La sua linguia si mosse naturalmente ora, come se il dispiacere del minore l'avesse assicurato che non era una minaccia.

"Scusa" insistette Hoseok, dal momento che non sapeva che altro dire "Ti va di fare un giro? Ti offro un caffè"

YoonGi non aveva voglia di andare in giro, ma il caffè era pur sempre caffè, e Hoseok glie lo stava offrendo.

Uscirono dal negozio dopo che il minore ebbe comprato il cd che desiderava, e si avviarono verso il fiume Han. YoonGi non era del tutto convinto di ciò che stava facendo, ma continuava a costringersi a seguire il ragazzo. Sapeva che Hoseok era davvero pentito, sapeva che ci sarebbe stato davvero male se avesse smesso di rivolgergli la parola... che poi non si illudeva, il minore l'avrebbe persegitato ancora a lungo anche se lui avesse deciso di ignorarlo.

"NamJoon mi ha raccontato cos'è successo..."

"Patetico, vero?" YoonGi lo disse con una vena di autoironia, il metodo che usava per sdrammatizzare, per non far accorgere gli altri di quanto ci stava male. Odiava essere compatito.

Hoseok lo guardò incerto.

"Non proprio... mi dispiace molto, io non mi sono mai trovato in una situazione simile, quindi non credo di poter capire, ma..." non seppe più come continuare.

"Lo so, quasi nessuno capisce. Se lo facessero imparerebbero a trattarmi di nuovo come una persona normale, invece che come un malato terminale"

"Aiutami a capire, hyung" YoonGi alzò un sopracciglio.

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