Ore 16:00
La stazione di Seoul era a dieci minuti di distanza dalla casa di YoonGi.
Non aveva il minimo motivo di andarci, sia chiaro. Aveva solo fatto una constatazione: la stazione dei treni era a dieci minuti a piedi da casa sua.
Prese il caffè dalla moka e si sedette al tavolo della cucina, guardando la finestra. Fuori faceva evidentemente freddo, era una di quelle giornate nelle quali ha appena finito di piovere e tutto era così limpido che YoonGi avrebbe potuto, dal secondo piano, contare i fili d'erba nel cortile. Indossava dei comodi pantaloni della tuta neri e una felpa grigia, comoda e calda.
Gli piaceva avere la casa libera, poteva dedicarsi alle sue passioni, la musica, il caffè e il dormire.
Sua madre era andara a trovare un'amica, e non sarebbe tornata prima delle 17, il che segnificava un'altra ora per farsi gli affari suoi.
16:10
Il suo caffè si era raffreddato, mentre YoonGi era incantato a guardare fuori dalla finestra. Un torpore innaturale, sonnolento, come se stesse bloccando la realtà fuori dalla sua mente.
Mancava poco tempo. Aveva sette minuti per mettersi le scarpe e il giubotto, se mai avesse voluto andare in stazione.
Non ci voleva andare, nossignore. Per quale motivo? Non era mica come se la sua probabile anima gemella stesse partendo per lasciarlo per sempre, assolutamente no.
16:12
YoonGi si alzò e buttò il caffè avanzato, per poi sedersi davanti al computer in salotto e aprire il programma di musica. Aveva una nuova canzone a cui stava lavorando, ma negli ultimi gioprni non era riuscito a concentrarsi.
Strana coincidenza, che non riuscisse a concentrarsi dal giorno in cui lui aveva detto che sarebbe partito, ma solo una coincidenza. Era un periodo stressante, dopotutto, la scuola, sua madre, il natale in arrivo...
L'occhio gli cadde, del tutto casualmente, sull'ora indicata in basso a destra.
16:15
La canzone era ancora al solito punto, YoonGi continuava a riascoltare il pezzo già composto, sapendo che mancava qualcosa, ma senza riuscire a capire cosa.
Forse era troppo lenta? No, il beat era perfetto.
Forse le parole della sua parte rap non erano giuste? Niente affatto, erano azzeccate.
Forse, dopotutto, YoonGi sapeva cosa mancava: una voce angelica, una voce precisa...
16:18
From: NamJoon
To: YoonGi-Hyung
"So che ci sarai"
YoonGi guardò il messggio, sapendo perfettamente a cosa si riferiva.
I muri mentali che si era creato crollarono di colpo, e la realtà lo colpì in faccia.
Corse a prendere le scarpe e il giubbotto, a malapena chiuse la porta di casa, poi stava correndo.
Sul marciapiede quella domenica pomeriggio, non c'era quasi nessuno, YoonGi faceva lo slaloom tra le pozzanghere, anche se non gli interessava davvero schivarle. Non rispettò i semafori per i pedoni, rischiò di essere preso sotto, ma non si fermò.
Doveva correre.
16:25
La stazione non distava troppo, e YoonGi correva. Il fiato cominciava a mancargli, la milza bruciava, ma YoonGi non voleva fermarsi.
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Haaveilla
Romance-Haaveilla è un termine finlandese che vuol dire principalmente "Sognare ad occhi aperti"- Dove Park Jimin è una troia, Hoseok lo studente appena trasferito, NamJoon e SeokJin una coppietta felice, TaeHyung e JungKook sono spaesati e YoonGi fa la ve...