Capitolo 9

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La reazione di Nowaki fu la scossa che fece tornare in sé Hiroki. In tutti gli anni della loro relazione, anche nei momenti più difficili che avevano passato, non l'aveva mai visto piangere e fu come ricevere una coltellata al cuore.

Nowaki era sempre stato quello più forte tra loro due, anche se era più giovane. Era sempre stato Hiroki quello fragile, quello dalla lacrima facile, quello bisognoso di continue rassicurazioni.

Vedere il suo Nowaki così sconvolto fu la molla che lo spinse a reagire. Dopotutto, fino a quel momento si era sempre appoggiato a lui. Ora era giunto il momento di invertire i ruoli.

Ma prima doveva capire.

Si era lasciato ottenebrare la mente dallo shock, ma adesso basta.

Akihiko, Miyagi e Shinobu erano ancora sorpresi dall'improvvisa fuga del giovane medico quando Hiroki si chinò a raccogliere i fogli della lettera indirizzata al suo compagno. Stringeva la sua, ancora chiusa, nella mano sinistra, ma poteva aspettare. Prima voleva leggere quella di Nowaki.

Si portò la mano alla bocca, incredulo, man mano che il significato di quelle parole gli diveniva chiaro.

«Cosa c'è scritto, Hiroki?» gli chiese alla fine Akihiko.

Non rispose. Si limitò a passare i fogli all'amico, che li prese con espressione perplessa.

«Davvero posso?»

«Non te li avrei dati se non volessi» gli fece notare, il tono spazientito del vecchio, rassicurante Diavolo Kamijo.

Non appena ebbe le mani libere, lacerò la busta della lettera indirizzata a lui ed estrasse i fogli.

La grafia era la stessa, ma i caratteri gli parvero leggermente tremolanti, come se la scrivente avesse scritto la sua dopo quella di Nowaki e la sua mano cominciasse ad essere troppo stanca per compiere quello sforzo.


Caro Hiro-san,

ti scrivo questa lettera anche se non siamo mai stati presentati.

Per prima cosa, desidero scusarmi con te per lo sconvolgimento che ho portato nella vita tua e del mio caro fratello Nowaki, anche se tra noi non intercorrono reali legami di sangue.

A quest'ora, sono sicura che lui ti avrà raccontato di me, di come ci siamo conosciuti e delle circostanze che ci hanno portato ad allontanarci.

Sarò sincera fino in fondo con te, perché il tempo a mia disposizione sta terminando.

Ammetto che quando ho saputo della tua esistenza, ti ho odiato. Ero gelosa. Ero furiosa. Perché la persona di cui si era innamorato Nowaki dovevi essere per forza tu? Cosa avevi di tanto speciale ai suoi occhi? Non capivo.

Perciò, non potendo riversare il mio rancore su di te, finii con il ferire l'unico che non aveva nessuna colpa, ovvero Nowaki. Fui davvero crudele con lui. Era innamorato e io calpestai i suoi sentimenti senza pietà.

Ora mi vergogno profondamente di essermi comportata a quel modo, ma a quell'epoca ero una ragazzina immatura. Volevo davvero un mondo di bene a Nowaki ed egoisticamente volevo averlo tutto per me.

Ti dico questo perché adesso non ti odio più. Anzi, ti ammiro e sono felice che il mio fratellone abbia te accanto. Ora ho capito perché sei così speciale per lui.

Ti chiederai cosa mi abbia fatto cambiare idea così radicalmente.

Ebbene, confesso che vi ho spiato. Forse avrai letto anche tu la lettera che ho scritto a Nowaki, ma voglio dirti tutto lo stesso.

Junjou in TroubleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora