Capitolo 21

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Il suono dell'acqua che scrosciava nella doccia del bagno attiguo continuava ormai da parecchi minuti.

Nowaki lanciò un'occhiata alla porta chiusa, riflettendo se era il caso di andare a bussare e chiedere se andasse tutto bene. Hiro-san ci stava mettendo molto più tempo del previsto, considerato il fatto che gli aveva detto di volersi fare una doccia rapida. Avrebbe voluto andare a controllare, anche a costo di far irritare Hiro-san con la sua eccessiva apprensione, ma il suo corpo stanco rifiutava di assecondarlo. Si rese conto di aver fatto un grosso errore a sedersi sul letto dopo aver indossato i comodi pantaloni del pigiama, con l'asciugamano con cui si era asciugato i capelli arrotolato attorno al collo. Sospirò, ravvivandosi all'indietro le ciocche ancora leggermente umide. Perfino raggiungere la maglietta appoggiata sopra il cassettone era uno sforzo eccessivo.

La sua giornata al lavoro era stata piena. I suoi piccoli pazienti richiedevano sempre un grande impegno e lui non era tipo da risparmiarsi. Il risultato era che aveva a stento toccato cibo a pranzo, sbocconcellando in tutta fretta un sandwich tra una visita e l'altra in pronto soccorso pediatrico. In più, anche tutto ciò che era successo nel pomeriggio e quella sera aveva richiesto il suo pesante tributo. Si era sentito un po' meglio dopo aver mangiato un piatto colmo dell'eccellente curry di Misaki-kun, ma il lungo bagno caldo che si era concesso dopo cena, nonostante avesse fatto miracoli per sciogliere il doloroso irrigidimento al collo e alle spalle dovuto allo stress, aveva avuto l'effetto collaterale di minare la sua resistenza alla stanchezza, al punto che aveva fatto fatica a non addormentarsi mentre era ancora in ammollo nella vasca.

Aveva quasi ceduto al sonno quando Hiro-san aveva fatto irruzione nel bagno, riscuotendolo. Forse si era preoccupato che fosse annegato dopo quasi mezz'ora in cui non aveva sentito alcun rumore, così lo aveva impazientemente incitato a darsi una mossa con la scusa di volersi fare una doccia a sua volta.

Sorrise ripensando alle parole che aveva usato l'insegnante nel trovarlo semi addormentato nella vasca. Il suo Hiro-san, alla fine, non era così complicato da capire. Quanto più si arrabbiava e faceva il burbero con lui, tanto più voleva dire che era preoccupato.

Ricordò la volta che l'aveva costretto a stare a letto per un giorno intero, quando era stato assolutamente convinto che si fosse preso una brutta influenza. Quella volta era soltanto stanco morto a causa del troppo lavoro, ma lui si era preoccupato per la sua salute come una mamma troppo ansiosa. Ricorrendo alla famigerata modalità Diavolo Kamijo che tanto terrorizzava i suoi sventurati studenti, lo aveva circondato di brusche attenzioni e borbotti irritati su quanto gli creasse impiccio doverlo accudire per nascondere i suoi reali sentimenti.

Un'altra persona avrebbe di sicuro pensato che Hiro-san fosse veramente indispettito, ma lui aveva imparato ormai da tempo a leggere tra le righe del suo atteggiamento. Per Nowaki, lo sguardo basso e il velato rossore che accompagnavano un suo gesto gentile, come portargli una bustina di paracetamolo contro la febbre e un bicchiere d'acqua, erano più eloquenti della raccomandazione in tono scontroso di non ammalarsi più per non creargli tutto quel disturbo.

Finalmente il rumore dell'acqua si spense, segno che Hiro-san stava per uscire dal bagno, ma, nel momento in cui il silenzio invase la camera da letto, un altro genere di suono attirò l'attenzione di Nowaki.

Per carenza di spazio nella loro camera da letto, il lettino dei bambini, e tutte le cose che Miyagi e Usami avevano comprato per loro, erano stati temporaneamente sistemati nella stanza che inizialmente era stata sua, ma che poi, da quando avevano iniziato a dormire insieme, era diventata lo studio di Hiro-san e la sua personale biblioteca, vista la quantità di libri che conteneva.

Il flebile suono arrivava da lì e Nowaki si dimenticò in un momento di tutta la sua stanchezza, alzandosi subito e ignorando la protesta del proprio corpo esausto.

Junjou in TroubleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora