"Nove euro e novanta centesimi" tiro fuori il portafoglio dal mio zaino per pagare il secondo il cd, ringrazio la cassiera ed esco dal negozio, alla fine ho deciso di mettermi in fila ancora una volta: dopo essere scesa e andata fuori a riprendere un po' di aria sono rientrata nel centro commerciale e mi sono messa alle transenne laterali a guardarlo mentre firmava le copie del suo cd e faceva le foto con le ragazze che a mano a mano salivano. Intanto che stavo li a fissarlo avevo una voglia assurda di scavalcare quella transenna e stringerlo di nuovo a me, mi staccai da quella transenna lasciando avanzare le ragazze che erano dietro di me e senza pensarci più di tanto entrai nel negozio per comprare un altro cd. Sono di nuovo in fila e mi rendo conto di quante persone ancora devono salire prima che arrivi il mio turno, mi sta salendo un po' di ansia per la paura di essere rimandata indietro o essere sgridata per voler salire due volte, non avrebbero tutti torti nel caso mi dicessero qualcosa, se tutti facessero come sto facendo io in questo momento Alessio se ne andrebbe a casa a notte inoltrata. Vedo il suo viso avvicinarsi sempre di più, mancano solo tre ragazze per riuscire a salire, alzo lo sguardo verso di lui e osservo ogni suo movimento, adoro troppo le sue mani e come le muove mentre parla con la ragazza che gli sta davanti, stacco gli occhi dal suo corpo e noto che i suoi occhi stanno guardando i miei, spero con tutta me stessa che non si sia accorto che stavo fissandogli ogni centimetro del suo corpo, ma non faccio in tempo a formulare una risposta perché appena giro lo sguardo mi trovo davanti all'uomo in giacca e camicia che mi dice di consegnargli il cd. Stessa posizione di prima, stesse emozioni, stessa adrenalina e stessa voglia di non voler scendere da quel palco.
"Sapevo avresti fatto un altro giro" dice facendomi l'occhiolino e allargando le braccia permettendomi di stringerlo, non faccio caso ai tempi da rispettare e lo stringo più tempo del dovuto.
"Scusami, lo so che se tutti facessero come me tu non andresti mai in hotel, ma l'ultima volta a Riccione non sono riuscita ad abbracciarti e parlare un po' con te perché non ti facevano nè uscire dall'albergo, nè avvicinarti un po' a noi".
Un suo "sssh vieni qui" mi fa smettere di parlare e tornare ad abbracciarlo, sento scivolare la sua mano fra i miei capelli e io vorrei non finisse mai di toccarmi.
Abbraccio forte Martina ringraziandola di ogni singola cosa che lei ha fatto oggi per me, domani mi farò perdonare cercando di farle godere al massimo la giornata, immagino già come sarà entusiasta e felice quando si troverà Benjamin a pochi centimetri da lei e potrà finalmente stringerlo di nuovo a se. La macchina sfreccia per le strade di Milano portandosi con se Alessio e insieme a lui un pezzetto della mia felicità, spero di poterlo vedere in qualche bar, pub o discoteca milanese o magari in qualche ristorante mentre cena tranquillo; ci incamminiamo verso il nostro hotel e ringrazio mentalmente Martina per avermi costretta a portare sciarpa e giacchetto, la temperatura si è abbassata di molto e inizio quasi a tremare.
"La vasca è mia!" urla Martina non appena rientriamo in camera e io mi limito a sorriderle, nonostante ho bisogno anch'io di un bel bagno caldo e rilassante dopo tutte le emozioni provate oggi, non mi permetto di controbattere dopo tutto quello che ha fatto oggi per me e intanto che aspetto che esca dal bagno sblocco il mio telefono controllando i messaggi di whatsapp e le notifiche di Facebook. Noto che, nonostante io le avessi detto di non voler vedere nè foto nè video di oggi, Martina mi ha già mandato tutto nella nostra chat di whatsapp, metto le cuffiette e faccio partire prima un video, poi l'altro e a mano a mano scorro tutte le foto: il primo video è bellissimo, ma il secondo è qualcosa di fantastico, è riuscita a riprendere i nostri sguardi, i nostri sorrisi, abbracci ed emozioni. È come se le stessi rivivendo di nuovo, sento ancora il suo profumo nel naso e le sue mani che mi stringono forte,
lo vedo sorridere mentre gli parlo all'orecchio e chiudere gli occhi mentre lo stringo con entrambe le braccia a me. Vorrei avesse sentito almeno un quarto delle emozioni che ho vissuto io in quegli istanti, vorrei mi avesse guardata con gli stessi occhi con i quali io ho guardato lui e avesse capito almeno la metà di quanto in questi mesi ho sentito la sua mancanza e quanto io necessito di lui. Mi perdo alcuni secondi in una foto: ci siamo noi due insieme, la sua mano stringe forte la mia mentre entrambi sorridiamo e ci guardiamo negli occhi, entro su Instagram e posto quella foto aggiungendoci una didascalia: "Calmerò le tue ansie cercando il domani, chiudendo le porte ai problemi di ieri".
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Sul bordo del bicchiere le mie labbra scorderai //Alessio Bernabei//
FanfictionIrene è una ragazza di 17 anni, frequenta il quarto anno del liceo scientifico sperimentale e balla da tutta la vita. Alessio è un ragazzo di 25 anni, canta, suona ed è conosciuto da tutti. Irene ed Alessio si sono incontrati molte volte, lei si ri...