CAPITOLO TREDICI

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La mattina dopo mi alzo dal letto con ancora addosso tutta l'adrenalina della sera precedente, non mi è sembrato vero di aver parlato con Alessio al di fuori di un suo evento e avrei voluto non fosse mai andato via, mi faccio una doccia veloce con la consapevolezza che oggi suderò in una maniera assurda in mezzo a tutta la gente che ci sarà fin dalla mattina a fare la fila. Appena Martina è pronta usciamo dalla nostra stanza e prendiamo un taxi che ci porterà nel luogo del concerto: esultiamo felici quando vediamo che prima di noi sono arrivate sono altre dodici persone e realizziamo che la prima fila sarà nostra mettendoci sedute fuori dal luogo dell'evento e aspettando che aprano le porte per farci entrare. Sento le ragazze intorno a me commentare qualche canzone di Benji e Fede, altre cantare accompagnate dagli auricolari canzoni di Alessio e altre sdraiate con lo zaino appoggiato dietro la loro testa cercare di dormire, Martina infila gli auricolari e si appoggia a me chiudendo gli occhi, stanotte abbiamo dormito solo tre ore e io sento di potermi addormentare da un momento all'altro. Il tempo sembra passare abbastanza bene anche grazie ad una ragazza che ha iniziato a parlare con noi da poco dopo che ci siamo sedute, si chiama Sara, ha sedici anni e viene da Ancona, ha convinto i suoi genitori a venire una settimana in camper qui a Milano per assistere al concerto e andare all'instore a Stezzano di Benji e Fede, sento lei e Martina commentare l'intera carriera dei ragazzi, dai primi video su YouTube all'uscita di amore wifi, fino ad arrivare all'instore dell'altro giorno nel quale erano entrambe presenti. È bellissimo quando due persone totalmente sconosciute si incontrano e iniziano a parlare come se si conoscessero da sempre grazie ai propri idoli, in fondo è grazie a loro se io e Martina ora siamo qui insieme. Sono le quattro del pomeriggio e vedo la gente arrivare e mettersi seduta ad aspettare l'apertura delle porte, iniziano ad arrivare parecchie persone tanto che non riesco a vedere dove arriva la fila in questo momento e inizio a sperare che i due uomini fermi davanti alle porte con gli auricolari infilati nelle orecchie aprano il prima possibile le porte che condurranno al palco. Intorno alle sette e un quarto i due uomini si spostano verso di noi intimandoci di fare tutti quanti un passo indietro e capisco che è arrivato il momento di entrare: le porte si spalancano e dopo aver dato i biglietti ad un uomo robusto con una grande giacca nera aperta iniziamo a correre come se dovessimo raggiungere qualche ancora di salvezza, penso a coloro che ci stanno guardando da fuori, sembriamo tutte delle carcerate alle quali è stata inflitta la massima pena e che per un dono divino ci è stata oggi concessa la grazia di poter uscire dalla cella. Sembra che il percorso per arrivare al palco sia infinito e prendendoci per mano per evitare di perderci in mezzo alla gente che sta correndo insieme a noi, aumentiamo la velocità per guadagnarci la nostra prima fila, vedo finalmente le transenne e quando sono abbastanza vicine tiro il mio zaino per prendere il mio posto al centro. Ci appoggiamo alla transenna con il fiato corto e appena averlo ripreso realizzo di essere difronte a quel microfono che fra poco userà Alessio, sarà perfettamente davanti a me e potrò guardarlo negli occhi per tutta la durata delle sue canzoni. Le luci si offuscano, segue una breve presentazione della serata e il concerto può considerarsi ufficialmente iniziato: "è un anno che, gli sorrido fissando nel vuoto ma non sanno che, ho davanti una foto in cui guardo te" alzo le mani cantando la canzone di Fred De Palma che apre il concerto di stasera, seguito poi da Annalisa, Irama e Lorenzo Fragola.
Delle urla assordati accolgono Benji e Fede e mi giro verso Martina che sta urlando e sorridendo allo stesso tempo davanti ai suoi idoli, iniziano a cantare ed avanzare verso di noi mentre vedo la mia amica allungare la mano per cercare di toccarli; non conosco molte canzoni di Benji e Fede, sono riuscita ad impararne a memoria due per sfinimento, Martina non fa altro che ascoltarle ed appena finiscono le rimette di nuovo, mi sono talmente entrate in testa che a volte mentre faccio la doccia o mi trucco per uscire le canto pure io. Mi sono ricreduta su di loro da quando ho conosciuto lei, mi ha praticamente costretto a vedere tutti i loro video, addirittura anche i loro Vlog, per farmi capire quanto fossero bravi e avevano talento e devo dire che aveva proprio ragione: alzo le mani al cielo e mi metto a saltare cantando insieme a loro "come i boomeranghi come i boomeranghi, ballo poi bevo tequila e sveglio i vicini con le maracas, maracas" adoro questa canzone, mi dà una carica e un'adrenalina pazzesca, il concerto è giunto a metà e io mi sento benissimo.
Non capisco perché appena annunciano il nome di Alessio mi metto in punta di piedi appoggiandomi alla transenna, sono in prima fila e davanti a me non c'è nessuno che mi impedisce di vederlo per bene, ma il mio cervello non è al momento totalmente connesso e appena entra inizio a cantare a squarciagola tutte le canzoni che sta cantando una dopo l'altra, smetto di agitarmi e saltare per prendere il cellulare quando sento le prime note di 'Nell'instante di un addio', l'ho sentita cantare da lui almeno cinque volte dal vivo, ma non riesco a non riprenderla, questa canzone la amo sopra ogni altra cosa. Inzio a cantare insieme a lui ogni singola parola della canzone, perdendomi nei suoi occhi che a volte guardano verso di noi e a volte si abbassano guardando a terra, continuo a cantare quando lo vedo alzarsi dallo sgabello sul quale era seduto, dirigersi verso la fine del palco e con i suoi occhi cercare i miei, si abbassa difronte a me e io smetto improvvisamente sia di cantare che di muovermi. "Passeranno notti, passeranno su di noi, sul bordo del bicchiere le mie labbra scorderai, ti ho detto proviamoci sorridi ancora un po', che a volte basta stringersi più forte" lo vedo allungare la sua mano e stringere la mia, per poi rialzarsi, lasciarmi una carezza sulla guancia e continuare il suo concerto.

Sul bordo del bicchiere le mie labbra scorderai //Alessio Bernabei//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora