" IL TRIFOGLIO "#4 In Stregoneria

2 " 26 agosto 1*** "

Stella si era risvegliata come da un incubo, ma aveva ricordato quasi subito che quello che aveva sognato era stato reale; doveva correre ad avvertire i suoi genitori dell'arrivo di suo zio Elios: li avrebbe sterminati se li avesse trovati ancora lì.
Si era assicurata che Leo, suo fratello, stesse bene, poi si era diretta fuori, nei campi a dare l'allarme.
Poco lontano, intravide suo padre.
" Padre! Padre!" urlò ansante, mentre gli correva incontro.
" Stella, è successo qualcosa a Leo?"
"No padre, sta bene." Stella dovette fermarsi per riprendere fiato; aveva male ad un fianco, per la corsa e non riusciva più a parlare. Piegata sulle ginocchia, aspettò di calmarsi.
" Cosa è accaduto di grave, allora?"
" Elios!" riuscii a pronunciare.
Il re si sentì pervadere il corpo da una sensazione di gelo:
" Ci ha raggiunti ? Parla per favore, Stella!" la supplicò l'uomo.
Stella scosse la testa:
" No, ci troverà domani. Dobbiamo scappare subito ; abbiamo questo giorno di vantaggio!"
Il padre rimase qualche secondo con lo sguardo fisso nel vuoto, perso nei ricordi.
" La profezia di Corbeau! " Esclamò con un filo di voce - " Stella, come fai a sapere di Elios?"
Stella lo guardò dritto negli occhi; non ebbe bisogno di parlare: lui capì subito. Abbracciò la figlia piangendo dalla commozione.
" Ci sei riuscita! Sono veramente orgoglioso di te ! La profezia di Corbeau si è avverata!"
L'uomo soffiò in un filo d'erba, la sua vibrazione produsse un suono che era il segnale prestabilito per tornare nei sotterranei.
Tutti i sudditi raccolsero in fretta le loro cose, uscirono in superficie; il pozzo fu chiuso, e cominciarono il lungo cammino verso una nuova terra da occupare.
Furono impiegate diverse settimane di cammino; se vagavano di giorno, usavano i teli di raggio di luna per restare invisibili e proteggersi dai raggi del sole e sostavano per riposare in fitte radure o grotte.
Passarono così tre settimane e finalmente giunsero a destinazione.
L'ingresso questa volta, non era un pozzo , ma il tronco cavo di una quercia secolare.
Impiegarono più di un mese per sistemare le stanze sotterranee e renderle abitabili.
Stella lavorava incessantemente insieme agli altri, cercando di distrarsi e non pensare a Nilo e alla capanna che diventava giorno dopo giorno, sempre più lontana.
Quando tutto fu sistemato, la principessa, ormai sull'orlo di una crisi di nervi, decise di parlare con suo padre ed annunciargli la sua intenzione di partire alla ricerca di Nilo.
"Padre, ora che siamo al sicuro, è giunto per me il momento di partire."
Il re spalancò gli occhi sorpreso e spaventato allo stesso tempo:
"Partire? E per dove?"
"Partire alla volta del del bosco del famoso folletto curandero."
"E dove sarebbe questo folletto?"
"Ad est."
"Non puoi!"
" Ho già percorso quella strada da sola, sono in grado di badare a me stessa!"
"Ti proibisco categoricamente di lasciare il regno! Ci siamo già divisi una volta... Non voglio perderti."
"Padre, io devo sapere se Nilo è ancora vivo!"
"Chi è Nilo?"
"Il folletto curandero. Lui ed una ragazza di nome Clotilde, mi hanno aiutata a salvarvi... Nilo però è morto nella grotta dell'arcobaleno per proteggere Clotilde dall'attacco di un grosso cane ...L'incantesimo per tornare indietro nel tempo l'ho fatto su tutti e tre ma di lui non so il suo stato attuale."
"Non mi hai parlato di questi due individui!"
"Perché mi fa troppo male il pensiero che lui potrebbe non esserci più... Ho voluto obbedire alla vostra volontà; sono una principessa, devo prima pensare al bene del mio popolo: ora che mi sono accertata che siamo al sicuro, io vado."
"No,tu resti qui."
"Perché?"
"Non sono tenuto a darti altre spiegazioni. Tu resti qui!"
"Padre, voi mi state nascondendo qualcosa! Perché non parlate apertamente?"
"Ho paura che tu ti imbatta in Elios."
"Ma lui non mi conosce, cosa mai potrebbe farmi?"
Il re sospirò pesantemente.
"Argomento chiuso. Tu non ti allontanerai da qui,testarda di una figlia!"