36 " La morte di Clotilde."

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Era pomeriggio inoltrato e la campana della chiesa suonava a morto, sovrastando le urla disperate dei genitori di Clotilde e del suo giovane marito.
La ragazza era stata lavata, cambiata e riposta in una cassa di legno.
Pareva dormire serenamente.
Uno dopo l'altro, gli abitanti passavano nella casa per dare l'ultimo saluto alla ragazza.
Corbeau era in un angolo dello stanzino, nel retro, nascosto da una cortina nera, appesa lungo le pareti della stanza antistante, che era diventata la camera ardente.
Senza essere visto, controllava tutte le ragazze che si avvicinavano al giovane  per dargli una parola di conforto.
Quel mattino in cui erano rimasti davanti la soglia di casa a parlare, aveva notato come le fanciulle guardavano il ragazzo: con sguardo estasiato.
Aveva presagito che Clotilde fosse stata vittima di invidia da parte di una di esse.
Adesso la cercava.
La trovò.
Entrò una bella ragazza dai lunghi capelli corvini, la pelle color latte che faceva risaltare il rosso delle sue labbra carnose, lunghe ciglia che adornavano due pupille nerissime.
Attorno alla sua silhouette aleggiava l'aura di un colore particolare, differente da quella di chi le stava intorno.
La contornava un colore verde pallido misto al giallo ed un arancione scuro.
Questi colori indicavano: tendenza all'ipocrisia ed all'inganno.
La ragazza aveva dato un abbraccio di conforto e passava la sua mano tra i capelli di Francesco, accarezzandolo.
"È lei! Ne sono sicuro!" sussurrò richiamando l'attenzione di Stella che era assisa al suo fianco.
La principessa si alzò a vedere la ragazza.
"Ora cosa facciamo Corbeau?"

                                              " IL TRIFOGLIO "#4 In Stregoneria Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora