38 " Mago contro strega."

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"Cos'è un incantesimo di legamento?" Stella chiese curiosa.
"È un incantesimo d'innammoramento che serve ad unire due persone con un legame d'amore."
"Allora la strega sta cercando di far innamorare Francesco di lei?"
L'uomo assentì col capo: "Vado di là a chiamarlo."
A passare la notte di veglia erano rimasti solo i parenti più stretti, Stella li raggiunse e sedette accanto alla bara, mentre il giovane con il mago si sottoponeva al rituale.
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Albeggiava,una sottile nebbia sovrastava i campi.
Gli abitanti recitarono una preghiera sulla tomba della ragazza ed uno ad uno, dando  una parola di conforto ai parenti , si congedarono per tornare ai lavori quotidiani.
C'era anche la bella strega.
Corbeau aspettò che fossero andati via tutti, per poterla avvicinare.
Senza preamboli o giri di parole, le si presentò davanti guardandolo fissa negli occhi:
"Ti impedirò di fare ulteriori danni. Non importa quello che farai, io ti ostacolerò sempre.
La ragazza sbarrò gli occhi, sorpresa; arrossì , piena di rabbia.
A

lzò una mano mentre pronunciava una formula magica ma il mago le pose la sua, contro il palmo di lei.
Il tocco generò un fulmine che colpì il cielo, entrambi furono sbalzati indietro e caddero al suolo.
Ambedue erano intontiti.
Stella soccorse il suo amico.
La strega tirò fuori da una manica, una bacchetta, la sollevò in aria e pronunciò una frase in lingua sconosciuta: dalla punta dell'oggetto magico uscì un raggio azzurrino.
Il mago spostò di lato l'amica per evitare che fosse colpita e rispose facendo apparire dal nulla, anche lui, una bacchetta.
Ancora, le due forze si equivalsero: i raggi (quello di Corbeau era rosso fuoco) si opponevano con la stessa intensità.
Si udì un"crack!" da entrambe le parti: le bacchette si erano contemporaneamente spezzate in due.
La strega, allora, gettò il suo strumento, ormai inservibile e prese tra le mani un amuleto appeso al suo collo: rappresentava un pentacolo racchiuso da un cerchio.
Lo pose davanti a sé e pronunciò un altro incantesimo.
Corbeau, per un momento rimase immobilizzato dallo stupore.
Anche lui portava al collo lo stesso amuleto.
Lo afferrò facendosi scudo con questo, per proteggersi dal maleficio.
La giovane era sempre più adirata per i falliti attacchi.
Lui pareva il suo alter ego, lo specchio che rifletteva le sue stesse doti... La sua metà... La sua parte complementare...
Sortì, come ultima risorsa, un coltello affilato e gli corse incontro per ammazzarlo.
L'uomo la afferrò per i polsi e la disarmò.
I due si guardarono pensando la stessa cosa:
"Come mi somiglia!"
Ormai aveva perso; fece finta di arrendersi e nel momento in cui il mago allentò la presa,  lei fuggì.
L'uomo la lasciò andare, con rammarico.
Una strega che era al suo stesso livello di magia e che era riuscita a tenergli testa...
Stella era rimasta a guardare, inerme.
"Torniamo a casa" propose lui" Stai bene?"
"Si, grazie. Che lotta avete intrapreso! Credi che ci darà ancora filo da torcere?"
"Non so, è davvero eccezionale" rispose lui con tono di ammirazione, poi continuò:
"Geniale l'idea di dare la cicuta a Clotilde!"
"È utile per calmare le contrazioni dolorose dello stomaco, così avrebbe bloccato il vomito inoltre, avendo questa caratteristica di paralizzare i muscoli fino a dare l'impressione di una morte, in realtà apparente, abbiamo fatto in modo che la strega uscisse subito allo scoperto."
"Adesso torniamo a casa a spiegare come sono andati i fatti. Ci penseranno gli abitanti a tenere lontana la strega... Chissà qual'è il suo nome..."

                                              " IL TRIFOGLIO "#4 In Stregoneria Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora