" IL TRIFOGLIO "#4 In Stregoneria

8 " Il bosco "

Caro diario,
eccomi giunta al fine, al bosco di roveri e castagni.
E' tutto bianco, i miei passi attutiti dalla neve, rompono il silenzio.
Mi incammino nel folto degli alberi, sempre più all'interno della selva, verso il suo centro dove è sita la dimora del folletto curandero.
Qui tutto è addormentato, pare che il tempo si sia fermato..
Ho una gran voglia di scappare via, di tornare indietro..
Ho paura di scoprire la verità.
Mi sto sforzando di proseguire.
Accada quel che accada; non posso, non devo fermarmi.
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Sono giunta.
Non ricordavo il pozzo in pietra ed il secchio di legno appeso ad un arco di ferro battuto...
"C'è nessuno?" ho urlato.
Silenzio.
Mi avvicino alla casetta di legno...
Ricordo quella notte in cui siamo giunte zompettando fino qui, nella speranza che Nilo ci riportasse alle nostre sembianze di ragazze.
Ci eravamo fermate davanti alla finestra, intravedevamo il fuoco acceso in un braciere che illuminava l'interno della stanza e, subito era apparso lui; si era affacciato alla finestra e ci aveva chiamate.
Già sapeva che eravamo lì e di cosa necessitavamo.
Non avrei mai immaginato che quel ragazzo sarebbe diventato così importante per me.
...La porta è aperta; sopra di essa vi è appeso un ferro di cavallo, con le punte chiodate rivolte in alto : esso permette l'accesso alle persone buone di cuore, impedendo l'intrusione di quelle malvagie.
Entro e dó un'occhiata.
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Al suo interno c'è un odore intenso, vi sono conservate varie erbe: alcune appese a mazzetti sul soffitto, altre in sacchetti di tela , posti su scaffali o in scatole di legno.
Mi sto dilungando.
Non c'è nessuno.
La casa è impolverata, ragnatele si allargano da un angolo all'altro, come drappi funebri..
L'abitazione è abbandonata.
Nilo... Non c'è più.