"Essendo stato sin da piccolo un tipo disponibile e generoso, sono stato soprannominato"Beau coeur", Bel cuore.
Qualcuno mi chiamava "Coeur beau", Cuore bello; ma pronunciando male la parola "Coeur", è nato il mio secondo appellativo : "Corbeau", Corvo, in riferimento alla mia pelle scura, capigliatura e barba corvini... Ma dove ci siamo già incontrati?"
"Io ero ancora un'infante quando voi avete lasciato il mio regno, tanti anni fa, non potete riconoscermi. Devo ringraziarvi però, perché avete salvato la vita a tutti i miei sudditi, facendo una profezia che si è avverata."
Corbeau guardava la ragazza stupito ma anche tanto confuso.
"Io non ricordo nulla... Ho subìto delle ferite profonde che mi hanno cambiato..."
"Cosa ricordate del vostro passato?" chiese la ragazza.
"Immagini sfocate di una fuga; la paura di morire... Una lama che mi trafiggeva le braccia, che tenevo su, a proteggermi il viso... La certezza della morte... Poi, invece, mi sono risvegliato in un prato, ero pieno di cicatrici: erano guarite,ma non ricordo come sia riuscito a sopravvivere... Se solo riuscissi a raggiungere la grotta dell'arcobaleno! Voi ci siete stata...?" chiese speranzoso l'uomo.
Stella annuì:
"Gli speculos li avete regalati a mio padre..."
Lo straniero lo guardò con fare interrogativo:
"Come si chiama vostro padre?"
"Anul."
L'uomo chiuse gli occhi, alla ricerca di qualche ricordo sbiadito , nella sua mente.
"Non potete ricordare. Mio padre vi ha salvato la vita ed avete vissuto per un anno nel nostro mondo sotterraneo, ma al momento in cui avete deciso di tornare alla vita in superficie, avete volontariamente bevuto il succo di loto,per dimenticare..."
Corbeau guardava la principessa con gli occhi sbarrati.
"Perché dimenticare?" continuò la ragazza " Perché avevate previsto la fine del nostro popolo ed avevate paura di essere colui che avrebbe tradito la nostra presenza, parlandone con qualcuno... Lo avete fatto per proteggerci e ci avete lasciato gli speculos, affinché io avessi la possibilità di raggiungere la grotta per salvare il mio regno...Mi dispiace." esclamò costernata Stella" Purtroppo li ho persi dentro la grotta e non posso aiutarvi a raggiungere la mèta..."
"Anul mi ha salvato la vita..."
"Eravate come due fratelli; è stato un distacco sofferto, il vostro."
"Mi piacerebbe conoscere quest'uomo."
"Accompagnatemi in questo viaggio e vi condurrò da lui. Durante il cammino vi racconteró tutta la mia storia..." poi aggiunse a voce bassa, era una riflessione che faceva più con sé stessa che con il mago:" In realtà non so se voglio tornare a casa... " Alzò lo sguardo e fissò il pellegrino nei suoi occhi neri :"Adesso mi sto recando a salutare una mia grande amica: il suo villaggio si trova lungo il tragitto per il ritorno al mio regno."
"Verrò con voi volentieri, pare che voi mi conosciate meglio di quanto non mi conosca io stesso...Mi aiuterete a ricostruire il mio passato." sorrise mestamente.
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" IL TRIFOGLIO "#4 In Stregoneria
FantasyQuesta storia è il seguito de" Il sentiero dell'arcobaleno". La principessa Stella, aiutata da una contadinotta: Clotilde, e da un folletto: Nilo, raggiunge la valle dell'arcobaleno alla ricerca di una soluzione per liberare il suo popolo da suo zi...