29 " Beau Coeur. "

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Prima di andare via, Stella, passò dalle cucine e prese dei viveri che infilò nella sua sacca, per poter continuare il suo viaggio equipaggiata.
Lasciò sul tavolo delle monete; il suo viaggio volgeva quasi al termine : se avesse avuto l'occasione di parlare con Clotilde, sarebbe stata felice di dare anche a lei, un ultimo saluto e poi... Era confusa... Tutta una vita basata sulla menzogna... Non sapeva cosa fare.
Non sarebbe tornata a vivere come una talpa, nei sotterranei del suo regno: c'era un mondo bellissimo rischiarato dalla luce del sole.
In quel preciso momento pensava che, se fossero stati uccisi tutti, sarebbe stato meglio.
Lei aveva vissuto felicemente fino all'arrivo di suo zio...
Erano pensieri egoisti, si rendeva conto, però era così che si sentiva.
Sicuramente tutto ciò che le stava succedendo aveva un senso. Niente accade per caso; ma il senso, proprio non riusciva a trovarlo.
Si sentiva sola, più che mai.
Giunta alla radura, ai piedi del Musinè, si accovacciò sotto un albero, poggiò la testa sulla sacca e si addormentò, sfinita da quei pensieri tristi.
Albeggiava, quando fu svegliata dalla voce di un uomo. Il tono non era alto: parlava con sé stesso, pareva cercasse qualcosa.
"Dev'essere da queste parti, cerca di ricordare..."
I passeri cinguettavano, il cielo era appena rischiarato, ma, in quel punto coperto dalle chiome delle querce e dei pini, era ancora abbastanza buio.
La principessa non fece in tempo a spostarsi: il viandante inciampò su di lei e le cadde addosso.
Il mantello si spostò, mostrandola.
"Chiedo venia, non vi avevo visto!". Si affrettò ad alzarsi.
Il viaggiatore era vestito di nero, la sua carnagione era color caffè, aveva capelli e barba corvini,occhi scurissimi.
Stella scostò il mantello e, sempre tenendolo in mano per non perderlo, gli rispose:
"Non è colpa vostra messere... Cosa avete perso?"
"Ah, il cammino verso la destinazione che voglio raggiungere."
"E dove vorreste arrivare, se posso esservi d'aiuto?"
"Bè," rispose " sì tratta di un luogo leggendario: " la grotta dell'arcobaleno"."
Sorrise imbarazzato.
Stella si alzò e rispose:
"Esiste: ci sono andato!"
Si spacciava sempre per un ragazzo, per sicurezza.
"Davvero? E sapreste darmi qualche indicazione, gentile damigella?"
"Perché asserite che io sia donna?"
"Sono un mago; purtroppo ho perso parte dei miei poteri a causa di gravi ferite, ma l'intuito mi fa sentire la dolcezza della vostra femminilità, la sincerità della voce, mista alla paura di essere violata. Ma non avete da temere da me....
Purtroppo ho perso gli " speculos " che mi avrebbero supportato durante il mio peregrinare."
"Speculos?" chiese eccitata, la principessa.". Qual'è il vostro nome, se non sono troppo indiscreta?"
"Non lo ricordo più: tutti mi chiamano "Beau coeur".
"Oppure... Corbeau!?"
"Sì... Ci conosciamo già?"

                                              " IL TRIFOGLIO "#4 In Stregoneria Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora