Fish.

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-Due.- chiese Andreas in biglietteria.

-Giro completo?- chiese la signorina dietro il vetro.

Andreas guardó Michael e lui alzó le spalle.

-Sí- approvó.

Lei gli porse i due biglietti e Andreas le allungó la carta di credito.

-Dove si entra?- chiese quando finirono le faccende burocratiche.

-Da lí, poi c'é un corridoio, lo seguite e inizieranno le vasche.- indicó lei.

Andreas le sorrise e lei ricambió.
Michael sentí il suo stomaco stringersi a vedere quei sorrisi.
Eppure avevano appena finito di mangiare, non poteva avere già fame.

Però, cavoli, possibile che chiunque gli sorridesse, ovunque andassero?

-Grazie- la salutarono, seguendo le indicazioni.

Attraversarono un corridoio pieno di foto e informazioni sui pesci che guardarono velocemente, non erano lì per annoiarsi e imbottirsi di biologia.

A un certo punto si trovarono nel bel mezzo di un corridoio.

Ai loro lati c'era solo acqua.
Si avvicinarono al vetro di destra, leggendo il cartello che pregava i visitatori di non appoggiare le mani sui vetri.

Michael si fermò un secondo a sentire il silenzio surreale che regnava intorno a loro.
Qualcuno stava parlando nel corridoio, sí, ma le voci erano ovattate.
Quasi come se anche loro fossero in acqua e i suoni arrivassero molto più leggeri, esattamente come quando hai le orecchie tappate.

Guardò la vasca.
Era grande tutta la parete, era letteralmente gigantesca.
Non c'era dentro nulla.

Andreas gli tirò leggermente il braccio, indicando un punto fuori dal perimetro della vasca.
Michael sentí un brivido salirgli lungo il braccio e vide l'enorme pesce avvicinarsi.

Lo squalo passò vicinissimo al vetro, davanti agli occhi dei due ragazzi.
Li fissò e passò oltre.

Andreas e Michael si guardarono.

-È normale avere paura di uno squalo che sta dietro un vetro?- chiese Andreas.

Michael annuí.
Quello squalo era la dimostrazione che non importava quanto sei lontano, quanti muri possano esserci davanti, se sei il predatore lo rimani anche se non puoi esercitare il tuo potere.
E se sei la preda, rimani la preda.
Sostanzialmente, rimani nella merda.

Cambiarono parete, avvicinandosi a quella opposta.

Era piena di meduse.
Andreas rabbrividí, immaginandosi cosa sarebbe successo se avesse messo una mano dentro la vasca.

-Sai che questo è uno dei pochi acquari al mondo che tiene le meduse?- disse a Michael.

-Sí?-

-Sí-

-Come fai a saperlo?-

-C'era scritto fuori, nelle schede.-

-E perché gli altri acquari non le hanno?-

-Perchè ogni volta che una medusa finisce contro un corpo rigido, tipo una parete di vetro, si fa un male cane. E quindi in un acquario morirebbe dopo pochi giorni.-

-Quindi queste qua domani non ci sono più?- chiese il ricciolo, indicando la vasca.

-No, qui da quello che ho capito, usano sostanze speciali per far sí che sbattendo contro le pareti, le meduse non si facciano male.-

Life In Love Motion | MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora