End.

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Ciao amore,
sono io.

Sì, lo so che sono in esasperante ritardo, ma vedi, io non ho la minima idea se tu mi possa vedere da lassù o no.
Nel caso in cui la risposta sia no, allora sta a me dirti che ho iniziato questa lettera almeno otto miliardi di volte.

Ma non sapevo mai cosa dire, come continuare.
A dire il vero non sapevo mai neanche come iniziare.

Perché è difficile, credimi.

Sono 441 giorni che non ci sei. Li ho contati.

Ma se tu non hai avuto la possibilità di contare, beh, qui sulla Terra equivalgono a un anno e tre mesi.

È giugno.
Stasera è una di quelle sere in cui hai solo voglia di fare una passeggiata in riva al mare e prenderti un gelato.

Invece noi faremo qualcosa di diverso.
Ma credo sia meglio se ti spieghi tutto a partire dall'inizio.

Dato il mio enorme ritardo, ho davvero tantissime cose che vorrei raccontarti.
E non hai idea di quanto faccia male non poterlo fare.

L'ho fatto con Gemma. Le parlo sempre.
La bacio da parte tua.

Lei sorride.
Quando le dico "Questo è da parte della mamma." devi vedere come ride.

Mi ricorda tantissimo la tua risata.

Manchi tantissimo.

Settimana scorsa le stavo raccontando di te e a un certo punto ha detto "mama".
Non sto scherzando.
Davvero.
Ti stava chiamando.

Spero tu l'abbia ascoltata e credo di sì perché poi mi ha sorriso.

Ha gli occhi uguali ai tuoi, anche se mia mamma mi dice che mi assomiglia tantissimo.

Comunque, sappi che a dire "papa" ci è arrivata una settimana prima.
Ti ho battuto.

Adesso Gemma è giù di sotto, Andreas l'ha portata a fare un giro.

Adesso arriva il bello.
In questo anno sono successe tante di quelle cose.

Carol, ti volevo chiedere scusa, prima di tutto.
Perché i dottori hanno detto che sei morta la seconda notte.

Quindi scusami per non aver scavato con le mie mani.

Scusami se sono stato lì ad aspettare, impalato come un coglione, con Gemma che piangeva e io che cercavo di non vomitare.

Ho vomitato poi.

Non sono stato l'unico, lo so.
Ma scusami. Scusami per essere stato un codardo.

Scusami per non essere riuscito ad arrivare ad aprirti la porta di casa.
Ma ti giuro, davvero, ti giuro che ci ho provato.

Ma le scosse erano troppo forti e non riuscivo ad avanzare.

Mi dispiace.
Non sai quanto.

E ancora adesso mi ritrovo a pensare a come sarebbe stato se le cose fossero andate in un altro modo.

Mika mi ha detto tante volte che sono la persona migliore che lui abbia mai conosciuto, dopo Andreas.
Ma non posso credergli.

Non dopo averti lasciato morire.

E non so se mai potrai perdonarmi, ma spero almeno che quando ci rivedremo, mi sarà concesso un secondo per supplicarti di concedermi una seconda possibilità.

Life In Love Motion | MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora