Tomorrow.

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Odio queste cose, perché credo che una storia non debba avere bisogno di spiegazioni, quindi sarò breve.
Ammetto che poteva sembrare che fosse finita, ma non era mia intenzione far durare il viaggio tutta la storia, anche perché avrei raccontato forse un mese e mezzo di relazione e non mi sembrava una cosa che io potessi essere in grado di fare, insomma, credo per tenere dei lettori con una narrazione così lenta sia necessario essere molto bravi e non credo di essere per niente all'altezza di provarci.
Detto questo, siamo a trenta capitoli, non intendo finire qui e mi dispiace se lo avete pensato, ma se vorrete, vi chiedo la disponibilità di sopportarmi ancora per un po', non sarà tantissimo, promesso.

Quando finirò scriverò "FINE" e comunque, vi avviso prima.

Grazie di tutto e se invece volete finire qui, beh, non vi biasimo e grazie mille comunque. :)

-

Mika si lanciò sul materasso, infilando i piedi nudi sotto le coperte del letto dell'unico hotel che erano riusciti a permettersi.

Rabbrividí alla sensazione delle coperte fredde e avvicinò le gambe al corpo, cercando di scaldare la sua parte di letto.

Andy uscí dal bagno, spense la luce, lasciando che la luce del comodino di Mika fosse l'unica a illuminare la stanza.
Sorrise a guardare quel fagottino che stava rabbrividendo sotto le coperte.

Mika lo notò. No, questa volta non notò quanto fosse bello il sorriso del suo ragazzo.
Notò che quel sorriso era solo il terzo da quando avevano avuto il permesso di tornare a casa.

Andy si tolse le calze e alzò le coperte, infilandosi al fianco di Mika.
Si girò e circondò il ricciolo con un braccio, aiutandolo a scaldarsi.
Lui ricambiò.
Gli sorrise.

-Qual è il problema?- chiese, finalmente.

Aveva paura della risposta.

Andy lo guardò serio. Distolse lo sguardo dai suoi occhi e prese a fissare il muro bianco oltre il corpo di Mika.

-Niente.-

Mika rise leggermente.

-Non mi dici bugie, Andy.- lo riprese.

-Niente di importante.-

-Tutto ciò che ti riguarda è importante.-

Andy tornò a guardare quegli occhi. Erano felici. Non voleva rovinare quella felicità.

-Non voglio rovinare questi ultimi momenti.-

-Preferisco che me lo dici ora, piuttosto che quando sarà troppo tardi.-

Andy si girò a pancia in su, fissando il soffitto.

-Tu hai risolto praticamente tutti i tuoi problemi partendo, io, invece, me li sono creati partendo.-

-Cosa vuoi dire?-

-Te lo dico quando torniamo, dai, godiamoci questo hotel scalcinato, per favore.-

-Possiamo tornarci quando vorrai, non mi interessa. Quali sono i problemi?-

Life In Love Motion | MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora