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Arrivò anche marzo.

Non si erano ancora presi nessuna settimana perché la Rondine sembrava aver dato loro una tregua.

Nessuno era partito, non per più di una giornata almeno.

Erano tre settimane che stavano insieme tutte le notti, senza lasciarsi andare neanche per un secondo.
Sembrava bellissimo, tutto perfettamente a posto.

Erano belli quei giorni.
La temperatura fuori si era anche alzata, permettendo loro di concedersi qualche giretto senza troppi problemi.

Si sentivano liberi.
Camminavano stringendosi le mani, con la giacca slacciata, l'aria ancora fredda che arrivava sulla gola.

Ogni tanto si starnutiva, era arrivato anche il raffreddore.

Ma non importava.

A volte passeggiavano anche due ore o più senza dirsi una sola parola, in silenzio, a respirare un po' di annuncio della primavera.

Interrompevano quel silenzio solo con dei baci nei quali si chiudevano la giacca a vicenda, dicendosi di non ammalarsi.

Ma dopo dieci minuti la riaprivano entrambi perché altrimenti faceva troppo caldo.

Era tutto un "Che facciamo oggi?"
"Devo finire di scrivere."
"Io devo andare in centro a fare due foto, sarò di ritorno in un paio d'ore."
"A dopo."

Erano belli quegli "A dopo." dopo mesi di "Ti chiamo stasera."

Quella notte strana di paura era solo un ricordo lontano.
Nessuno dei due l'aveva mai tirata in ballo e non ci avevano dato neanche troppo peso.

Come due persone normali, del resto, sono cose che possono capitare.

Ma come sempre, quando qualcosa sembra passato, torna indietro.
E le cose non capitano mai da sole.

E non lo decidi mai tu.

La Rondine aveva chiamato Mika in ufficio. Il ragazzo aveva guardato Andy, aveva il presentimento che stavano per ricominciare i "Ti chiamo stasera."

Andy aveva annuito.

Prima o poi sarebbero ricominciati, lo sapevano entrambi.

Era entrato nell'ufficio, trovandosi la Rondine e Guglielmo davanti.

Non si erano ancora mollati e ancora un po' che andavano avanti, Michael aveva l'impressione che Guglielmo potesse diventare il braccio destro di quella donna, se non lo era già.

-Buongiorno, Penniman.-

-Buongiorno.-

-Allora, la vacanza è finita.- lo avvisò la Rondine.

Mika annuí.
L'aveva capito.

-Certo, sí.-

-Perfetto, sarà una novità.-

-Sarà una guida?-

-Sí.-

-Su cosa?-

-Come vengono spremuti i limoni.- disse la Rondine.

Mika sgranò gli occhi. Non poteva essere possibile.

Lei guardò Guglielmo. Guglielmo la guardò.
Scoppiarono a ridere entrambi.

Mika simulò una risata, cercando di non far capire che ci era cascato.

La Rondine tornò seria in un secondo e Mika la seguì.

-Penniman, lei ha mai visto morire qualcuno?- chiese lei.

Mika la guardò confuso.

-No.-

Life In Love Motion | MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora