Chante.

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Lo spettacolo era iniziato da un bel pezzo.

Nonostante fossero tutti lí solo per divertimento, Mika dovette ammettere che alcuni di quei ragazzi erano davvero strepitosamente bravi.

Mancavano gli ultimi tre.
Luca, lui e un ragazzo di cui non conoscevano il nome.

Mika sorrise a Luca, mentre il presentatore congedava la ragazza che era sul palco.

-In bocca al lupo.-

-Crepi.-

Un'ultima occhiata e Luca salí i gradini delle scale, entrando in un altro mondo di cui Mika stava tornando ad avere paura.

Era rimasto di nuovo solo.

Poteva sentire solo le voci provenienti dalle casse.

Perché tutti quelli che aveva intorno non erano così agitati?
Perché loro si stavano divertendo.

Lui no.
Era lí, in mezzo a un nuovo inizio o a un fallimento.
Continuava a ripensare alle frasi di Andy.

Non preoccuparti. Un modo per andare avanti lo troviamo comunque.
Tu pensa a divertirti questa sera.
Il resto viene dopo.

Certo, come se fosse possibile.

Si fermò, era il momento di ascoltare.

-Ciao! Presentati.-

-Sono Luca e sono di qui, di Sirolo.-

-Che canzone hai scelto?-

-"Rimmel", di Francesco De Gregori.-

-Perfetto, Luca, lo schermo è al tuo fianco. Vai!-

Mika sorrise.

Non conosceva quella canzone. Si era impegnato a imparare l'italiano, ma non si era ancora interessato alla musica.

E ammetteva la sua ignoranza.

Luca iniziò a cantare.

E qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine scure
e cancello il tuo nome dalla mia facciata.

Mika sentí la sua voce arrivargli dentro.
Quella canzone non era niente che lo riguardasse, eppure Luca stava riuscendo a fargli salire un nodo in gola.
Questo significava una sola cosa.
Non era la canzone ad emozionare. Era lui.

Era bravo, bravissimo.
Il testo della canzone era stupendo, ma la voce del suo amico lo superava.

Il ricciolo si trovò con gli occhi lucidi. Non se l'aspettava.

Ora le mie labbra puoi spedirle ad un indirizzo nuovo, e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro.

Mika sentí il battito del suo cuore accelerare. Non ce la poteva fare.

Lui non arrivava neanche alla metà della bravura di Luca e degli altri cantanti.

Fallire.
Era l'unica parola che vedeva sui gradini di quelle scale che avrebbe dovuto calpestare di lí a qualche minuto.

E quando io,
senza capire, ho detto sì,
hai detto "E' tutto quel che hai di me?".
È tutto quel che ho di te.

Mika pensò a Andy là dietro, da qualche parte in mezzo alle persone.
Con gli occhi fissi sul palco aspettando una sola persona.

Lui.

Luca finí di cantare, Mika sentí il suo cuore uscire da uno stato di sogno, una specie di universo parallelo.

Lo sentí accelerare di nuovo, lo sentí battere fortissimo.
Aveva bisogno di Andy ad abbracciarlo, ora.

E invece c'erano solo dei gradini e un applauso enorme per Luca.

Life In Love Motion | MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora