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Dieci dicembre.

La Rondine stava leggendo le parole che Michael le aveva inviato.

Nelle ultime settimane il ragazzo le aveva mandato quasi cinque pagine al giorno e la guida era arrivata ormai a più di cento pagine.
E lei dovette ammettere che erano tutte meravigliose.

E poi, la cosa idiota è quando si chiede cosa sia l'amore.
E le persone ti rispondono che è il sentimento di due innamorati. Bellissima definizione.

Poi ci sono quelli che ti rispondono che è qualcosa che non esiste.

Non esiste una risposta giusta, è vero.

Ma l'amore esiste, quindi questa risposta è tecnicamente sbagliata. E anche quella sopra.

L'amore non è il sentimento di due innamorati. L'amore è il sentimento di chiunque. Esiste. È reale.
Si può provare per la mamma, il fratello, la sorella, il papà, il cane, una zanzara.
Insomma, non è che se non diciamo "ti amo" a una persona significa che non proviamo amore per lei.
E soprattutto, non è necessario essere in due per provare amore.
Anzi. Spesso gli innamorati sono soli.

Ma in un certo è vero. Quando si è in due è meglio, si distrugge il mondo, si è finalmente grandiosamente completi anche se quella che hai davanti non è altro che una persona.
Esattamente come tutte le altre che hai incontrato nella tua vita.

Eppure c'è quel qualcosa che non si può spiegare, che ti spinge a rimanere, a non mollare nulla.

E allora o si aspetta o si vive.
Ed è meglio cercare di vivere.

Perfetto come sempre.
Quel ragazzo era davvero riuscito a stupirla, non aveva la minima idea di come avesse fatto, dati i suoi precedenti scritti.

Eppure era esattamente quello che voleva. Lei gli aveva detto romantico, emozionante, consapevole che fosse molto difficile scrivere una guida in quei termini.

Ma in fondo quello che aveva chiesto era una cosa sola. Che fosse scritta con il cuore.

E quella lo era. E se non lo era, allora quel Penniman era davvero bravo a fingere.

Qualcuno bussò alla porta dell'ufficio.

-Avanti.-

Guglielmo aprí la porta, entrando.

-Signora, Penniman la sta cercando.-

-Che mi chiami qui allora, qual è il problema?-

-Dice che non risponde.-

La Rondine guardò il cordless. Non aveva mai suonato.

-Qui non ha chiamato nessuno.- affermò.

Guglielmo rimase fermo senza sapere cosa dire.

-Vuole che gli chiedo di riprovare?- chiese alla fine.

-Non ti ha detto cosa voleva?-

-No. Voleva parlarle personalmente.-

-Va bene, lascia stare, lo chiamo io.-

Guglielmo sospirò.

-Okay.- disse e rimase in piedi.

Dai, poteva farcela, non doveva essere così difficile.

La Rondine lo guardò.
Alzò le sopracciglia, aspettandosi qualcosa.

Guglielmo per la prima volta riuscí a fissare i suoi occhi per più di cinque secondi.
Quelle lenti scure potevano essere evitate, erano così belli.

Life In Love Motion | MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora