Ormai, erano a Torino da cinque giorni.
Andreas e Michael avevano praticamente smesso di parlare.
Andreas parlava con Marta e ogni sera andava nella sua camera.E, in questo modo, Michael non riusciva mai ad andare a letto con un sorriso.
Era arrabbiato per quello che pensava stesse succedendo in quella stanza.
Aveva bisogno di dirlo a qualcuno, ma nessuna delle persone intorno a lui poteva ascoltarlo.Il Dottor John sí, però.
Cioè, per modo di dire.Michael gli aveva detto tutto, gli aveva chiesto mille volte, dal buio della sua stanza alla sera, se sarebbe tutto finito nel caso in cui si fosse addormentato quella sera.
Ma non era mai finito niente.
Allora, a quel suo dottore immaginario, aveva chiesto delle risposte.
Qualcosa che gli spiegasse come mai si sentisse cosí.E la sera prima, il dottore, anziché dargli una risposta, gli aveva fatto un'altra domanda.
"Ti è mai capitato di soffrire per un amore che non è mai nato?"
Poi era sparito.
Anche lui con quella storia.
Quella parola.
Amore.Sí. Mi è capitato.
Mi sta capitando ora.Rispondere sí voleva dire ammettere che per lui Andreas corrispondeva alla parola "amore".
Ma lui non sapeva cosa fosse l'amore, quindi era impossibile.
Non dormí quasi niente, quella notte.
Vide Andreas tornare dalla camera di Marta tremendamente rilassato.Ma questa volta non provò rabbia.
Al contrario, gli venne voglia di abbracciarlo.Naturalmente, non lo fece.
Fece solo finta di dormire.
.
-Dove andate oggi?- chiese Marta, mentre facevano colazione.Andreas guardò Michael.
Il ricciolo abbassò lo sguardo.-Museo del Cinema?- chiese il biondo.
No.
Dopo quello che era successo tra di loro in quel posto, no.
Assolutamente no.-Va bene- disse.
Andreas sapeva fare tutto.
Era riuscito a fargli piacere un risotto.
E adesso Michael gli aveva lanciato una sfida.Vediamo se riesci a farmi piacere anche quel posto.
-Posso venire anche io?- chiese Marta.
Michael la uccise con uno sguardo.
No. Non puoi.
Se Andreas le avesse risposto sí, aveva già perso la sfida.
-No.- rispose il biondo.
Cavolo, possibile che non ne sbagliasse una?
Si sentí uno squillo arrivare dal centro del tavolo.
Era il telefono di Michael.
I tre ragazzi lessero il nome sullo schermo.
Rondine.
-Oh cazzo.- imprecò il ricciolo, cercando di mandare giù il biscotto che aveva in bocca.
-Quanto tempo è che non le mandi niente?- chiese Andreas.
-Dalla pagina su Ugo e Camilla.-
-Sei serio?-
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Life In Love Motion | Mikandy
Fanfiction"Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone."