Kiss.

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Esplosione.
Una miriade di stelle cadenti.

Dentro solo un fuoco che bruciava.
Aspettava di essere acceso da troppo tempo.

Andreas sentí quel contatto e si abbandonó a quello che stava succedendo.
A dire il vero non lo decise lui.

Semplicemente, il suo corpo era lasciato andare, sorretto solo dalle mani di Michael.

Chiuse gli occhi.
Il mondo scomparve.

Il suo cuore aveva smesso di battere a ritmo normale.
Aveva iniziato a battere a ritmo di musica, una sinfonia stupenda.

Non si era mai sentito in quel modo.
Totalmente abbandonato. Completamente abbattuto.
Assolutamente felice.

Non sapeva cosa fosse.
Ma sembrava amore.
Sembrava un bacio in una favola.

Tutto inventato.
Surreale.

Polvere da sparo trasformata magicamente in fuochi d'artificio.

La magia di un mago, di quelli bravi.

Di quelli che quando le vedi rimani a bocca aperta.
Ti chiedi come ha fatto.
Come diavolo sia potuto succedere.

Ma poi vuoi scoprire il trucco.

Andreas aprí gli occhi.

Si sentí libero.

Ma la libertà fa paura, volle scoprire il trucco anche lui.

Appoggió le mani sul petto di Michael e spinse.
Lo rifiutó.
E appena le labbra di Michael lasciarono le sue, si accorse di quello che era successo.

Si guardó intorno.
Le persone della sala li stavano guardando.

Aveva baciato un ragazzo.

Guardó Michael davanti a lui, vide due occhi lucidi.
Una lacrima solcó le guance del ricciolo.

Aveva baciato Michael.

Cercó di ricomporsi.
Non c'era niente di male.

Ma non aveva mai visto Michael stare cosí.
Stava piangendo.
E non si era mai immaginato che l'avrebbe mai visto piangere.
Mika stava piangendo.
Michael Penniman.

Gli aveva tolto una corazza, in qualche modo aveva fatto uscire da qualcosa di cui nemmeno lui era a conoscenza.

Aveva baciato un ragazzo.
Aveva baciato Michael.
Ed era stato uno spettacolo.

Sentí la paura inondargli ogni parte del corpo.
Sentí il terrore inseguirlo.
Era paralizzato.

Quello spettacolo gli faceva paura.
Michael che piangeva silenziosamente gli faceva paura.
Lo vide asciugarsi le lacrime, cercando di ricostruire la corazza di sempre.

Gli fece paura anche quella nuova corazza.

Tutto quello che non si conosce fa paura.

Si precipitó fuori dalla sala.
Fuori dall'altra sala.
Fuori dal corridoio.
Fuori dalla porta a vetri.
Fuori dal museo.

I suoi piedi si stavano muovendo senza sapere dove andare.
Non aveva preso la giacca.
Faceva freddo.
E c'era un po' di nebbia.

Inizió a camminare sempre piú velocemente.
Milioni di mostri lo stavano inseguendo.

O forse solo uno che in teoria non doveva essere un mostro.

Guardó indietro.
Vide Michael cercare di raggiungerlo.

Rivide le stelle, rivide la felicità, le emozioni di quel bacio.

Per un momento volle tornare indietro.
Provare di nuovo quelle sensazioni.
Dargli un altro bacio.
Essere felice di nuovo.

Life In Love Motion | MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora