Capitolo uno. - "Primo giorno."

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Oggi era l'ultimo giorno di vacanza, domani avrei iniziato a prepararmi per affrontare i nove mesi di scuola. Ero già stanca ma in ogni caso, dovevo alzarmi per affrontare il primo giorno del mio ultimo anno scolastico.

Essendo di origine cubane, non sono mai riuscita ad integrarmi con i miei compagni di classe. Solo con alcune amiche, Ally, Dinah e infine Normani.

Erano tre belle ragazze. La cosa che mi divertiva era che, Allyson era la più bassa tra tutte noi, nonostante sia la più grande di solo un anno. Dannazione.

Ci conosciamo dal primo anno della Miami High School. Dopo un anno, confessai il mio segreto.

Ah, non mi sono ancora presentata? Il mio nome è Camila Cabello, o per farla al completo, è Karla Camila Cabello Estrabao.

Sono una ragazza qualunque, con tanta stima e tanta voglia di studiare, amavo farlo. Sì, non solo sono di origini cubana, per la mia età studiare era un hobby, figo no?

«Camila!» la voce di mia madre si faceva sempre più forte, mentre saliva le scale. «La cena è pronta.» disse dopo aver aperto la porta.

Mi girai e le sorrisi. Il rapporto che avevo con mia madre, era una cosa veramente unico, solido e indistruttibile. «Arrivo, subito.» mi alzai e andai verso di lei, sorridendo. «Cosa si mangia?»
«Broccoli.» rispose e io sentii salire una specie di rigurgito.

Scese le scale, mi misi seduta a capotavola, mio padre era di fronte a me, mentre mia madre e mia sorella Sofi, erano ai lati della tavola.

«Contenta che domani tornerai a scuola?» chiese mio padre e io alzai il sopracciglio mentre con la mano coprivo un leggero sorriso divertito.
«Tu? Sei contento che mi tolgo da mezzo?» scherzai e lui rise.
«Abbastanza, sì.» mi rispose lui bevendo un sorso di vino.

«Veramente? Pensavo amassi la tua piccola figlioletta indifesa.» misi il broncio e tutti risero.

Mangiati i broccoli e finita la cena, aiutai mia madre a sistemare la tavola, amava il mio aiuto, riusciva ad rafforzare il nostro rapporto, sempre più.

Ero contenta, anche se qualcosa mi diceva che domani, sarebbe successo qualcosa.

🍌🍌🍌

Beh, il giorno precedente, vi dissi che il mio rapporto con mia madre era perfetto.

Quando le mie orecchie udirono il mio nome, la maledì forse trecento volte.

Mi misi in piedi e mi sentii spaesata.

Scesi le scale, mia madre aveva appena appoggiato la tazza ripiena di latte caldo sul tavolo. «Sei ancora così?» chiese lei e io la ignorai.

Feci colazione, e tornai al piano di sopra sbattendo i piedi contro i gradini. Iniziai a sistemarmi per bene, dovevo essere elegante.

Indossai una bella camicia a quadri e dei pantaloni molto attillati da mostrare le mie forme. «Ci sta.» sorrisi guardando lo specchio davanti al mio corpo. Sospirai dopo nemmeno un minuto.

Non ero abbastanza felice.

Qualcosa in me non era normale.

Vedevo in me, qualcosa che non andava.

Andai giù, una volta preso lo zaino e dopo aver salutato mia madre, uscii di casa e andai a scuola. Lì, dopo tre mesi, incontrai le mie tre amiche che subito mi assalirono in un forte abbraccio.

«Camila, come stai?» chiese Dinah mentre mi dava una pacca sul braccio. «Tutto apposto?» mi chiese mentre continuava a toccarmi.

«Sai che detesto quando la gente mi tocca,» la guardai male. «Sto bene, comunque. Mi siete mancate tantissimo...» le strinsi a me.
«Tesoro del mio cuore, anche tu.» disse Ally e Normani mi avvolse tra le sue forti braccia.

Una volta suonata la campanella, decidemmo di entrare. Poche erano le cose cambiate, forse la tinta invece di essere bianca, era gialla.

Che colore meraviglioso.

«Mi sento avvolta dall'energia di Gesù Cristo.» disse Dinah. «Mi sento quasi Santa avvolta da tutto questo giallo.»

«Finalmente, le mie discepole si stanno facendo avanti.» disse Ally con felicità. «Sono così fiera di voi, ragazze mie. È meraviglioso sapere che le mie amiche, si stanno avvicinando di più al nostro signore.» sorrise lei unendo le mani.

Tutte noi rimanemmo in silenzio.

«La vita è bellissima e che Dio vi benedica.» sorrise lei e varcò la porta della sua classe.

Io e Normani girammo, andando così nell'aula dove avremmo svolto scienze. Mi misi a sedere al primo banco, Mani fece lo stesso vicino a me.

Gli occhi su di me erano assurdi, la sensazione di non essere perfetta, mi stava sbranando viva.

Forse, avrei avuto bisogno di Dio e di Gesù Cristo per passare questa mia ansia allucinante. Era strano, dirlo ma credo sia stato giusto così.

Stavo impazzendo e la scuola, non era ancora iniziata.

Strinsi le mie gambe, nervosa, non appena la porta si aprì, il mio sguardo istintivamente si precipitò su essa. Man mano che la porta si apriva, l'ansia stava divorando il mio stomaco.

Forse, era stata la prima insegnante a farmi perdere così la testa.

Strinsi saldamente la manica della mia camicia, i miei occhi socchiusi analizzarono il suo corpo coperto da un vestito nero con una stampa floreale, i tacchi alti a spillo e la sua pelle color panna.

Sospirai e guardai Normani che, sicuramente stava aspettando solo il mio sguardo.

«Esigo attenzione, quindi, mettetevi un tappo nelle vostre fogne e rimanete composti.» disse entrando completamente nella stanza e io sentì l'aria mancare.

Cazzo, era una tosta questa.

La sua mano, tolse i suoi occhiali Ray-Ban mostrando a tutti i suoi occhi ipnotici e deliziosi. Affondai la testa nel quaderno.

«Tu, composta con quella schiena, non vorrai mica prenderti una scoliosi.» mi indicò e io mi misi composta immediatamente.

Mani ridacchiò di me, e io la guardai un po' male. Detestavo quando ridevano di me, dopo un rimprovero.
«Tu, a fianco. Non ridere delle disgrazie.» disse e la mia amica smise subito.

C'era davvero tanto silenzio, la donna, seduta sulla cattedra, ci guardava attentamente e dopo aver inspirato, decise di parlarle.

«Allora, è la prima volta che insegno in questa scuola, ho insegnato a New York per tre anni, quindi, come potete vedere, la mia carriera da insegnante sta iniziando a fiorire.» riprese fiato.

«Scusi, ma il suo nome?» chiesero dai banchi in fondo.

«Lauren Michelle Jauregui.» disse.

OH YEYEYEYEYE

Ciao ragassuoli, come potete vedere, è una storia che già conoscete.

MA MA MA, C'È UN MA.

Ho deciso di cambiare totalmente aggiungendo dei particolari, quindi, i capitoli saranno tutt'altro da quelli precedenti. Come ben sapevate, la storia era G!P, però ho deciso di cambiare e di farla così, spero vi piaccia e che siate curiose, alcune cose cambieranno.

Sarà un nuovo inizio e quindi, reggetevi. 🍄

Spero che questo inizio, vi sia piaciuto e se vi va, passate alla mia storia SCAR TISSUE. 🐣

-BeingAsAnHurricane.

SEXUAL EXPERIENCEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora