Capitolo tre. - "Perché proprio io?"

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Quegli occhi, erano incastrati con i miei in un lungo sguardo intenso, la tensione che mi stava avvolgendo, mi stava ammazzando.

Lei alzò la mano, facendo un tiro dalla sua sigaretta. Io ricambiai il saluto, facendo lo stesso.

26 GENNAIO, QUATTRO MESI DOPO...

Era veramente passato tanto tempo, dalla volta che vidi Miss. Jauregui, per la prima volta. Ero appena arrivata davanti alla Miami High School, tantissima gente era presente davanti a noi.

Ero con Mani, Dinah e Ally, stavamo parlando del più e del meno, mi stavo annoiando veramente tanto – cosa che succedeva spesso –. Guardai le ragazze davanti al mio viso, alzai la mano cercando la loro attenzione. «Ragazze, io vado sopra.»

«Abbiamo scienze, alla prima.» disse Mani ridacchiando. «Che casualità.»

La guardai male e me ne andai al piano superiore.

In effetti, la mia voglia di fare scienze, era diventata veramente troppo elevata. Aprii la porta ed entrai nella stanza, era vuota, ovviamente, non del tutto.

«Buongiorno, Cabello.» disse lei e io sentii una strana sensazione lì in basso.
«Buongiorno a lei, Miss. Jauregui.» ingoiai la saliva mentre la vedevo alzarsi dalla sedia.

Mi misi seduta, cercando di ignorare quel calore nel mio basso ventre. «Come stai?» chiese Lauren mentre poggiava il suo bellissimo culo, sul mio banchetto.

Potevo ammettere che tra un momento all'altro, sarei svenuta. «Ho un po' di caldo, questi termosifoni sono veramente potenti.» sbuffai.
«Sicura che sia colpa dei termosifoni?» alzò il sopracciglio. «I termosifoni vengono accesi alle 08:30 A.M., in punto. Ora sono solo le 08:20.» mi fece notare ed io annuii mentre dentro, morivo per la grandissima figura di merda.

Tirai un sospiro, lei mi guardò. «Non essere timida con me, Camila.» mi guardò. «Cosa c'è che ti preoccupa?»

Con lei mi sentivo veramente strana, – a parte il fatto che, se fosse per me, l'avrei sbattuta anche in questo preciso momento – ero forse innamorata di una professoressa? Era impossibile.

«Niente, il fatto che non abbiano ancora acceso i termosifoni.» cercai di evitare l'argomento.

«Camila.» mi chiamò, ma il suo tono della voce non era per niente duro e scontroso come quando mi parlava all'inizio, era confortevole e per di più, sensuale. «Sai che... Non potrai scappare da me.»

Eh? Che voleva dire? Mi faceva venire tantissima ansia.

«Non... Non capisco il senso della sua frase, Miss...»

«Succederanno tante cose in futuro, ti piaceranno di sicuro, ragazza.» mi guardò e io strinsi un po' le gambe. Le sue dita, tolsero una mia ciocca di capelli dal mio viso per poi metterla dietro al mio orecchio.
«Io...» mi mancò l'aria.
«Verrai fottuta da me, piccola.» disse lei al mio orecchio.

Non appena i ragazzi entrarono, Lauren balzò giù dal mio banco e si diresse verso la cattedra.

🍌🍌🍌

Era arrivato il momento di uscire dalla classe, Mani, mi aspettava come al solito fuori dalla classe. Io e Lauren ci guardammo e lei sorrise. «Siete una classe davvero bizzarra.» disse sorridendo un po'. «Dopo la scuola, hai da fare?»

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