Capitolo diciotto. - "Solo alunne."

5.6K 181 2
                                    

Silenzio tombale.

Lauren mi sistemò, velocemente.

«Al mio tre, apro la porta.» disse con serietà e io mi sistemai i capelli.

Io mi misi dietro di lei, ero in ansia, non sapevo cosa fare.

«Uno, due... Tre!» spalancò la porta, davanti a noi non trovammo nulla il che ci fece rimanere perplesse.

«Entra nell'altra cabina, non voglio che se tornasse ci scoprisse.» mi ordinò quasi subito e io annuii.

Così feci. Entrai dentro la cabina e mi chiusi dentro, Lauren fece lo stesso ma nella sua.

Aveva ragione, quella donna venne di nuovo e bussò alla porta.

«Chi è?» udii la voce di Lauren, quasi mi fece ridere la scena.

«Sono sempre io, Jauregui. Ora esca.» ordinò con voce dura e buttai un forte sospiro.

«Non posso nemmeno cagare che mi dovete dire cosa voi?» disse facendo scendere l'acqua apposta, poi sentii il rumore del gancio aprirsi.

Dopo pochi secondi che Jauregui uscì, feci lo stesso, solo che, lo feci alcuni minuti dopo.

Ci trovammo davanti un uomo di una certa età, dall'aspetto buffo, un po' grasso e coi capelli bianchi.

«Allora, Miss Jauregui.» disse con voce rauca, consumata dal fumo di quelle tante sigarette.

Come capitolo? Notai ovviamente la sporgenza del pacchetto fuori dalla sua tasca.

Marlboro rosse.

Lauren rimase quasi impiettrita a vedere quell'uomo, non capii esattamente cosa stava accadendo in quel momento.

«Preside.» disse solamente abbassando la testa.

«Cosa stava facendo?» chiese lui paziente e si portò con le braccia conserte

«Nulla.» disse solo.

«Che succede?» intervenni, feci la finta tonta.

I tre mi guardarono.

Fissai un po' male quella bidella così goffa che ci aveva scoperte.

«Beh, sai cosa hai fatto, io ho sentito e sicuramente si stava facendo lei.» disse quella donnaccia indicandomi.

«Non so di cosa stia parlando.» dissi cercando di difendermi.

«Non mettete in mezzo gente che non c'entra nulla, Camila non c'entra nulla, anzi, è una cosa di sua immaginazione.» disse Lauren subito, con rabbia.

«Ci sono i servizi docenti, Jauregui.» disse l'uomo arrossato per la rabbia.

Aveva ragione.

Avevano vinto.

«Jauregui e tu, in presidenza.» ordinò immediatamente l'uomo e io guardai Lauren che fissava un punto non identificato per terra.

L'avevamo fatta grossa.

Ora come avrei fatto con mia madre o direttamente con la scuola, sperai almeno di riuscire a scamparla, ma Lauren?

Lauren alzò i tacchi ed andò verso l'uscita dei servizi, voltò a sinistra, ovvero per il corridoio che porta verso la presidenza.

Io rimasi con le mani in mano fin quando il preside mi prese con delicatezza per la schiena e mi portò via con sé, sempre in quell'aula.

Avevo paura, che sarebbe successo a Lauren? Mi sentii morire.

Non potevo fare nulla, solo aspettare che quell'uomo dicesse qualcosa.

Eravamo in quattro: io, Jauregui, il preside e la bidella ficcanaso di merda.

Mi sedetti, la mia professoressa fece lo stesso, notai la sua tensione, avvicinai la mano e la poggiai sulla sua, solo che lei la tolse quasi subito, stringendola in un forte pugno pieno di rabbia e di dolore.

Potevo capirlo, in quel momento mi sarei dovuta trattenere.

Il preside ordinò alla bidella di chiudere la porta e così fece.

Silenzio tombale.

L'uomo aveva le mani giunte, poggiate sulla punta del naso, era serio, pieno di rabbia.

«Sally, spiegami.» disse lui guardandola con espressione seria.

«Che dire, stavo andando in bagno per prendere una cosa e come le ho detto prima, ho sentito dei gemiti, poi ovviamente era la professoressa di sessuologia che sicuramente stava insegnando la sua materia per bene alla sua alunna.»  spiegò la donna.

«L'ho chiamata per una cosa importante.» ribattè Lauren, e l'uomo sospirò.

Io rimasi in silenzio, avevo perso completamente la lingua, il mio sguardo era vuoto.

«Cabello.» mi chiamò con rabbia e io mi misi dritta con la schiena.

La voce dell'uomo mi fece cadere dalle nuvole, alzai timidamente lo sguardo ed incrociai gli occhi con i suoi.

«M-mi dica.» cercai di essere il più tranquilla possibile, ma mi risultava piuttosto difficile, farlo.

«Che legame c'è tra lei e la professoressa?» disse andando subito al punto, i miei occhi cercarono un bicchiere d'acqua per poter almeno calmare tutto ciò che stavo sentendo in quel momento.

Non risposi, la mia gola si fece secca, idem le mie labbra, non sapevo dove sbattere la testa, ma sicuramente l'avrei sbattuta dritta al muro.

La voce roca di Lauren tagliò quel silenzio insopportabile.

«C'è del tenero tra noi e sicuramente non è lei a dire cosa dobbiamo essere o no.» disse subito Lauren e io la guardai, mi sentii morire il doppio da questa sua affermazione, era fatta.

Le iridi del maggiore affogarono nella rabbia, si alzò.

«Non si permetta di rispondermi in questa maniera, Jauregui.» le puntò il dito contro.

Lauren lo guardò, nel suo sguardo vidi solo che era schifata, ed anche tanto.

«È sospesa per un mese da lavoro, Lauren.» disse subito dopo e la guardò con superiorità.

Lo sguardo di Lauren si fece cupo, serio, ancora più disgustata.

«Così impari a comportarti in un certo modo con le alunne o con gli alunn-» disse con rabbia.

«Alunne, solo alunne.» precisò Lauren con beffardo.

Il preside furioso sbattè le mani sulla scrivania, facendo cadere alcuni fogli.

Lauren sorrise, semplicemente, ancora e ancora.

«Vada via!» disse quasi urlando, per poco non perse la voce per quanto stesse urlando.

Lauren si alzò si stiracchiò un po' ed andò fuori dall'aula senza dire una parola, io mi girai e mi trattenni dal piangere.

Io rimasi da sola con lui, visto che Sally era andata via insieme a Lauren.
«Cabello, mi dica velocemente il numero di sua madre.» disse sedendosi e mi guardò.

Dopo aver dato il numero al preside, chiamò quasi subito.

Una chiamata persa.

Cinque minuti dopo, il telefono fisso iniziò a squillare.

Da lì, quel momento mi è sembrato come se il tempo si fosse fermato, come il mio cuore avesse smesso di battere.

Il numero era quello da me dettato, era quello di mia madre ed io ero pronta a scavarmi una fossa.

OH YEYEYEYEYE

Siete tutti pronti al boom di questa storia? Finirà bene o male? Scrivete le vostre teorie!

Ci vediamo nei prossimi capitoli!

-BeingAsAnHurricane.

SEXUAL EXPERIENCEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora