Gli sguardi fissi delle mie amiche mi misero pressione, Lauren le spostò e senza dire nulla si lavò le mani, per poi andare al tavolo a mangiare.
Rimasi spiazzata dalla sua reazione, sinceramente, non mi aspettavo una cosa del genere.
Volevo seguirla ma le mie amiche me lo impedirono, mi fermarono ed iniziarono a farmi domande su domande.
Nemmeno i paparazzi erano così fastidiosi, anzi, facevano a sfida.
«So cosa avete fatto.» disse Dinah attaccando per prima.
«Per favore, non fate domande.» dissi alzando le mani cercando di levarmi di torno le mie amiche.
«Cosa vi stavate dicendo?» disse Ally tenendomi il braccio.
«Nulla, Ally!» arrossii un po', tutte quelle domande mi stavano stancando.
«Però ha un certo carattere la vostra professoressa... Ci ha deviato come niente.» disse Mani passandosi una mano sui capelli.
Mi spostai e tornai da Lauren che, tranquilla, mangiava le sue ultime fette di pizza.
Non appena mi sedetti, lo sguardo di Lauren si posò su di me, in automatico.
Ero proprio desiderata – modestamente –.
La maggiore sorseggiò l'acqua dal suo bicchiere, non era per niente imbarazzata.
«Lauren, potresti rispondere?» le chiesi guardandola.
«A cosa?» chiese lei pulendosi le labbra con il tovagliolo, strinsi la mascella.
«Alla domanda di prima... Ci tengo a sapere.»
Lauren prese fiato ma la voce di Dinah interruppe nuovamente quel momento in cui avrei saputo la verità.
«Dopo aver cenato, dove andiamo?» chiese la mia migliore amica.
«Vi porto a casa, ovvio.» disse la maggiore.
«E Camila te la scopi di nuovo?» chiese questa volta la più bassa del gruppo, lasciandoci tutte spiazzate.
«Ally, non ci metto molto a tirarti il bicchiere, che tu sia un'alunna o no.» disse Lauren, guardando storto la piccola amica.
Ci fu un silenzio.
Dopo alcune ore, andammo a pagare, poi uscimmo da lì, Ally salutò con la mano Chris che, a sua volta, ricambiò.
Lauren per tutto il viaggio rimase in silenzio, forse un po' pentita, avrei dovuto assolutamente sapere e capire quanto fosse nervosa.
Accelerò, superò i novanta chilometri orari.
Ally rideva, io temevo che facesse qualche incidente anche se, in effetti, non era la prima volta che sarebbe successo.
Lauren portò la mano fuori dal finestrino, da cui entrò un freddo cane.
Lasciava la mano libera sbattere contro il vento, causato da quella velocità, con l'altra mano reggeva il volante, era davvero sicura, troppo.
Dopo un po' che accompagnò le mie tre amiche mi portò a casa, solo che, entrò a sostare in un vicolo cieco formato da case abbandonate.
«Siccome tarderemo, dirai a tua madre che dormirai da una tua amica.»
«E come glielo dico?» chiesi io.
«Beh, grazie a Dio hai un cellulare, le dici semplicemente che dormi da Dinah e che sei venuta solamente a prendere il pigiama e lo zaino con le materie per domani, tanto per una mezz'ora penso che dorma.» disse pianificando questo strano piano.
Aveva ragione, potevo rischiarmela.
«Sappi solo che mi stai facendo fare cose, che non avrei mai pensato di fare.» le dissi piano e lei mi guardò.
«Questo dimostra tante cose.» disse accennando un sorriso.«Tipo?»
«Che ti fidi di me.» disse con voce ferma ma dolce.
Chiamai mia madre, ci furono solamente degli squilli, ma nessuna risposta.
Sicuramente dormiva, decisi di mandarle un messaggio.[00:00 A.M.]
Camz 🌞:
Mamma
oggi dormo da Dinah sto
passando a casa per prendere
la roba e lo zaino con
le materie per domani,
buonanotte 💞«Okay, mandato.» guardai Lauren che lei sorrideva, come una bambina felice.
«Ti è piaciuto prima?» mi chiese con un po' di insicurezza, come se temesse che non mi fosse piaciuto.
«Sì, ma ora dove siamo?» mi guardai intorno.
«Che ti importa?» disse mentre poggiò il viso sull'incavo del mio collo ed iniziò a baciarlo con dolcezza.
Portai una mano lungo la sua canottiera e le accarezzai la schiena fino a quando la mia mano non si scontrò sull'aggancio del suo reggiseno.
Con la mano libera alzai il suo viso e la baciai, riuscii a mettermi sopra di lei ed a strusciarmi sopra di Lauren.
Baciai lungo il suo collo, soffiai su di esso, feci strusciare le labbra lungo il suo incavo, annusai il suo profumo intenso, mettendolo a mente.
Poggiai i palmi delle mani sul suo seno prosperoso, iniziai a palpare con lentezza, alzai il viso e guardai la maggiore negli occhi.
Lauren roteò gli occhi leggermente, poggiò le mani sui miei fianchi e li accarezzò, avvicinò il viso al mio per baciarmi, solo che, per provocazione, mi allontanai evitando quel contatto.Notai che si morse il labbro inferiore, accennò un sorriso, le piaceva sicuramente.
«Camz, ora spostati.» disse ordinando, io la guardai senza capire.
«Perché?» le chiesi.
«Non c'è un perché.» mi accarezzò il viso.
Mi spostai, dopo un po' Lauren fece retromarcia e mi portò a casa mia, dove avrei dovuto prendere la mia roba.
Entrai in quelle mura facendo il più silenzio possibile per non svegliare i miei, presi i libri, tolsi quelli inutili dallo zaino per poi mettere l'occorrente giusto per la mattinata successiva.
Presi la roba per il giorno dopo, la misi in una busta di carta, lo stesso per il pigiama, andai finalmente da lei con tutto il carico di roba e chiusi la porta a chiave, dietro le mie spalle.
Con una piccola corsetta, tornai alla macchina, aprii lo sportello per poi chiuderlo.
«Vai, vai.» dissi facendole un segno di partire.
Così fece, con la sua macchina sfrecciò via, verso casa sua.
Non avrei mai pensato che avrei potuto fare una cosa del genere, dopotutto, non era la prima volta che mancavo di rispetto a mia madre.
Riuscirò a farmi perdonare, un giorno... Sperando lo faccia e che non mi metta i bastoni tra le ruote tra me e Lauren.
Io con Lauren mi sentivo bene, felice.
E se me l'avessero portata via, anche solo per un giorno, mi sarei sentita morire.
Lei per me era l'energia di cui avevo bisogno, lei per me era la voglia di fare le cose.
Lei per me, era il mio unico e grande amore.
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SEXUAL EXPERIENCE
FanfictionUna stanza, due donne. Benvenuti nella "Sexual Experience". 10/03/2018 - #1 Lesbians