Capitolo dodici. - "Ristorante."

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Guardai Lauren tra un affanno e l'altro. Il mio petto si alzava e abbassava come non mai.

Mi sentivo come se avessi percorso cento metri, con un Rottweiler alle calcagna. Lauren mi guardò con lussuria e io le sorrisi con amore.

Stesi il mio corpo vicino al suo, non mi aspettai di certo di aver scopato un'altra volta con lei, proprio nel momento in cui saremo uscite, tra non molto.

Un mugugno uscì dalle sue labbra e io la guardai con tenerezza, baciandole la guancia e la bocca.

La mia mano, piena di vene gonfie e pulsanti, accarezzarono in mezzo al suo seno, lei afferrò il mio polso e accarezzò con tenerezza il dorso della mano.

I suoi occhi si chiusero per alcuni momenti, sicuro stava ancora godendo, avermi così unita a lei, era sicuro meraviglioso, modestamente.

Le lasciai un ultimo sguardo prima di alzarmi e di lasciare il fresco dell'aria della stanza. Grazie alla luce, vidi quanto fosse sudata per me.

Poggiai il pollice sul suo clitoride e non appena vidi il suo corpo scattare, risi forte.

Mi alzai, mi misi a cavalcioni su di lei, mi piegai e le diedi un casto bacio che a sua volta ricambiò.

«Sei stata bravissima per essere stata la tua prima volta.» disse non appena mi staccai da lei. «Come fai? Insomma, a fottere così bene... Intendo.»

Ero fiera di me, avevo fatto godere la mia professoressa, per la prima volta. «Sinceramente, non so... Viene tutto naturale, come giusto che sia.»

Lauren rimase in silenzio e mi diede un dolce bacio sulla guancia e mi coccolò un po'.

Passati alcuni minuti, dopo che Lauren riacquistò le forze, andammo a lavarci, nella stessa vasca, attivò l'idromassaggio e ci rilassammo un po'.

«È così bello.» dissi inclinando la testa all'indietro.

Lauren stava poggiata sul bordo della vasca, io invece dall'altra parte di essa. «Già.» mi rispose.

Guardai il suo corpo bagnato dall'acqua calda, le gocce rigavano lungo il suo corpo, i suoi occhi mi guardavano, le sue iridi splendevano di un verde innaturale.

Le sfumature delle sue iridi rendevano tutto più bello. Nemmeno le dee erano così perfette come era perfetta lei.

Dopo quel rilassante lavaggio ci asciugammo.
Il suo corpo avvolto da quell'asciugamano la rendeva così sensuale, bella, maestosa e soprattutto mia.

Dopo esserci asciugate presi la roba dalla mia borsa, mi misi un vestito nero, molto aderente da mostrare ogni mia curva.

La gonna di esso mi arrivava fino ai piedi, amavo quel vestito, metteva in risalto le mie curve, lo misi veramente poco, non ero ragazza dai tanti vestiti. Però, per le occasioni, gli indossavo più che volentieri.

Lauren sbavava, mi stava scopando con gli occhi e me lo sentivo. Notai lo sguardo fisso sullo spacco della mia gonna nera. «Ti piace?»

«Tantissimo, Camz.» disse con voce roca e mi imbarazzai un po', ma poi mi sentii a mio agio, era davvero interessata a me.

Lauren si mise una gonna a tubino, poi si mise una canottiera nera, era come una regina, una magnifica donna degna di un'opera d'arte.

Il mio iPhone squillò, un messaggio.

Presi il cellulare e notai che era di DJ.

[07:40 P.M.]
DJ 💕:
Hey, Milaa
siamo pronte.

[07:42 P.M.]
Camz 🌞:
Ciao DJ,
noi ci siamo quasi,
veniamo tra pochissimo

[07:44 P.M.]
DJ 💕:
Va bene
io sono con Ally e Mani

[07:45 P.M.]
Camz 🌞:
A casa tua?

[07:46 P.M.]
DJ 💕:
Sì, come sempre...

[07:46 P.M.]
Camz 🌞:
Va bene, a dopo

[07:48 P.M.]
DJ 💕:
A dopo

«Chi era?» chiese Lauren, con tono serio. «Sorridevi.» sollevò il sopracciglio.

Guardai la donna e le sorrisi. «La mia migliore amica, loro sono pronte.» dissi notando la sua gelosia, ma rimasi in silenzio, godendo un po'.

Lauren annuì e sorrise.

Dopo aver finito di sistemarci, andammo alla macchina. Salimmo su di essa e ci dirigemmo verso casa della mia migliore amica.

«Eri gelosa prima?» mi girai guardando il suo profilo, ben dettagliato e perfetto.

Okay, Lauren Michelle Jauregui Morgado non aveva nulla di imperfetto.

Arrivate alla casa, fermai Lauren che subito parcheggiò.

Scesi dalla macchina e suonai al citofono, la voce della mia amica rispose.

Dopo un po' le mie tre amiche uscirono dalla macchina e salirono sulla macchina di Lauren.

«Buon pomeriggio, Miss Jauregui.» dissero in coro, io sorrisi un po', apprezzando il fatto che fossero tranquille della presenza della donna.

«Ciao ragazze.» sorrise anche lei e mise in moto, uscendo dal parcheggio.

Andammo al ristorante per passare una bella serata, durante il viaggio, Dinah fece una domanda. «Avete scopato oggi?»

Lauren si fermò di colpo, causando traffico. «Ugh...» borbottò e riprese a guidare, mettendo in moto rapidamente.

«Dinah Jane, la privacy.» dissi io con rabbia.

«È un sì.» sorrise lei divertita e io la ignorai a pieno, non volevo risponderle.

Dopo una mezz'oretta arrivammo, Lauren parcheggiò e dopo essere scese andammo all'entrata.

La mia migliore amica mi prese da parte.

«Cazzo, te la sei scelta gnocca.» disse senza pudore e io la guardai, arrossii un po', mi morsi il labbro.

«Hai ragione.» approvai e lei annuì.

Ora avremmo dovuto pensare a divertirci.

Il locale in cui eravamo era davvero bello, un ristorante/pizzeria.
Era davvero accogliente e molto vasto.

L'aria calda era adatta in quel momento, in effetti c'era molto freddo fuori, essendo dicembre. Era ben allestito, molto carino e semplice. C'erano vari tipi di tavoli: rotondi, quadrati e rettangolari.

Lauren andò al bancone, dove chiese un tavolo per cinque.

Il ragazzo, accennò un sorriso e ci guidò dritte al tavolo numero sette, dove, a nostra volta, ci sedemmo.

Lauren di fronte a me, Dinah al mio fianco davanti a Mani ed Ally vicino alla professoressa.

Mi sfregai le mani, contenta, Lauren mi guardò con amore e con adorazione e io mi sentii veramente amata da lei, veramente contenta.

«Sei bellissima.» disse piano e io mi grattai la testa ridendo un po', lo sguardo di Dinah era puntato su di me, anzi, su di noi.

Sicuramente ci saremo divertite, sta sera. Sentivo che sarebbe stata una giornata piena di risate ma anche piena di calore.

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