Io e Nathan spiccammo il volo e ci immergemmo nel cielo notturno di New York. Volammo così in alto da superare la barriera dell'inquinamento luminoso e lo spettacolo era da mozzare il fiato. Da quando ero un angelo tutti i miei sensi erano più attivi, amplificati e in questo momento ciò che osservavo era meraviglioso: le stelle brillavano nel cielo e riempivano quest'ultimo come se costituissero un manto regale, un bellissimo mantello cosparso di puntini luccicanti.
<< Allora da dove cominciamo? >>
<< Noi angeli siamo stati creati come opposizione delle ombre per cui siamo in grado di sentirne la presenza, siamo fatti per combatterli. Quando ci avvicineremo ad un loro covo le ali cominceranno a fremere, come se fossero un antenna. La nostra energia pura si scontra infatti con la loro aura nera e ombrosa. >>
Nathan cominciò a volare un po' più in basso, seguendo le linee stradali in modo ordinato e preciso, alla ricerca di qualcosa. Io, dal momento che era la prima volta che mi trovavo in una situazione del genere e che non ero di certo stata addestrata per intercettare e combattere ombre, mi limitai a seguirlo silenziosamente e attentamente. Stavo cercando di concentrarmi unicamente sui miei sensi, ero alla ricerca di qualcosa, un suono, un'immagine, qualunque cosa potesse rappresentare una pista da seguire.
Ero ancora molto scossa dal sogno fatto poco prima, la figura di Shade, circondata da quell'oscura aura e il dolore che trapelava da tutto il suo corpo erano impressi nella mia mente, marchiati a fuoco.
All'improvviso mi fermai in volo e un secondo dopo mi diressi in picchiata verso un punto impreciso della città. Era come se non comandassi più le mie ali, erano loro a conoscere la strada, loro che dirigevano e coordinavano il volo, io sapevo solo che questa era la direzione da seguire, la direzione che mi attraeva. Dove ero diretta era il posto giusto, lo sentivo, e la cosa non mi faceva piacere perché, ogni volta che avevo una sensazione, non portava mai a qualcosa di buono.
Atterrai elegantemente e leggiadramente, cosa che non avrei mai creduto possibile dato che non avevo ancora seguito alcuna lezione di volo, in un vicolo buio. Mi voltai e notai che Nathan non mi ha seguita, evidentemente non aveva avuto la mia stessa percezione e questo significava soltanto che questa non era la sua strada. Non avevo paura, sentivo che questa era la cosa giusta da fare e la dovevo fare da sola.
Mi avviai a piedi lungo questo vicolo, non sapendo precisamente dove fossi diretta, l'unica cosa che vedevo era una macchia di oscurità alla fine del tunnel e la cosa non mi rassicurava affatto. Gli angeli sono creature generate dalla luce lunare, non dall'oscurità, e non dovrebbero avvicinarsi così tanto ad essa.
Giunsi di fronte alla macchia di oscurità e mi fermai. Non era una macchia, era una sorta di piccolo tornado che ruotava su se stesso rimanendo però fermo in quel luogo, in quella posizione.
Non avevo la minima idea su cosa potesse essere, ma sapevo che non era niente né di buono né di normale.
Ad un tratto da quel turbine nero cominciò ad uscire una figura. Era completamente avvolta dalle tenebre come se esse fossero l'essenza stessa della figura. Le tenebre si compattarono attorno al corpo, definendone la forma che lentamente uscì dall'oscurità rivelandosi per quello che era realmente.
<< Josh! >> Esclamai io spalancando gli occhi.
<< Shhhh! Vuoi svegliare tutto il vicinato? >>
<< Mi vuoi spiegare perché sei appena uscito da un turbine di tenebre? >>
<< Cara, piccola bambolina, sono sicura che lo sai, ascolta le tue emozioni, analizza le tue sensazioni, so che puoi capire. >>
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Angel
FantasyLa vita è breve, le cose cambiano da un momento ad un altro. Cosa succederebbe se cambiassi mondo, così, tutto ad un tratto? - Pronta a volare? -