<<Dove?>>
<<Nel nostro mondo.>>
Ma questi erano veramente impazziti, insomma non potevano piombare nel bel mezzo del mio funerale dei ragazzi-cigno a fare tutto questo baccano e a volermi addirittura portare via. Insomma un po' di rispetto. Ma chi si credevano di essere questi polli? Non bastava l'arrivo di Josh che era riuscito a rovinare il mio momento di intimità con la mia migliore amica e il discorso di mia madre cominciando a prendermi in giro?
Possibile che però nessuno si fosse accorto di niente?
In questo momento mi sorse un dubbio: e se li potessi vedere e sentire solo io?
Mi sembrava una cosa plausibile dato che la cerimonia stava proseguendo tranquillamente senza che nessuno avesse la benché minima idea di quello che stava accadendo in fondo alla chiesa.
Cosa avrei dovuto fare? Mettermi ad urlare "aiuto, aiuto dei polli mi vogliono rapire?" Innanzitutto nessuno mi avrebbe sentita, ma anche se qualcuno lo avesse fatto, prima avrebbe fatto un infarto e poi mi avrebbero spedito in un ospedale psichiatrico e non avrei potuto certamente dar loro torto, anzi avrei collaborato.
<<Vieni con noi ragazzina!>>
Ragazzina? Io?
<<Chiamami ancora una volta così e te la vedrai piuttosto brutta, misero pollo arrogante!>>
<<Insonnolitela!>> Urlò ai suoi compagni.
E adesso cosa vuole questo? Deve avere veramente dei seri problemi.
Gli altri due ragazzi mi si avvicinarono e mi presero per le braccia tenendomi uno da una parte e un uno dall'altra mentre io scalciavo e mi muovevo come un anguilla per liberarmi dalla loro presa. Essi però non si scomposero minimante e dopo aver sbattuto le loro ali bianche, cosa che mi sembrò davvero strana per essere reale, caddi in un sonno che mi privò di volontà. Sentii di essere alzata, sentii l'aria fresca che mi sferzava il volto, un turbinio veloce come se avessimo attraversato una corrente d'aria. Poi basta, ci fermammo.
Venni portata in giro in braccio e non potei fare niente per ribellarmi: mi trovavo in uno stato di semi-coscienza e non riuscii a far prevalere la mia volontà su questo sonno imposto. Questa situazione mi confondeva e mi faceva stare male emotivamente: era come essere morta una seconda volta. Mi sentivo come qualche giorno fa, sentivo quello che succedeva intorno a me senza poter però intervenire. Dovevo calmarmi, respirare, non potevo farmi sopraffare dal panico, dovevo mostrarmi forte e affrontare tutto ciò.
Venni adagiata su qualcosa di morbido che immaginai fosse un letto e poi sentii una porta sbattere.
Una voce profonda parlò: << è sveglia? >>
<<Non ancora, sire. L'effetto del battito soporifero dura per almeno un'ora, quindi dovrà aspettare ancora per un po', sua maestà.>>
"Dove cavolo sono finita?" mi domandai.
Ma di cosa staranno parlando queste persone, stavo cominciando ad avere allucinazioni? Prima avevo sito dei ragazzi con delle grandi ali bianche, adesso sentivo parlare di cose che nella mia testa non avevano alcun senso.
Se ero io quella da manicomio, qua eravamo messi proprio male!
Sentii le energie e la sensibilità rifluire in me e cercai di aprire gli occhi. Sembravano incollati come dopo un lungo sonno, sbattei ripetutamente le palpebre per ritrovarne la mobilità.
Sentii una presenza a me vicina e quando finalmente riuscii ad aprire nuovamente gli occhi la mia idea risultò essere corretta. Davanti a me c'era un ragazzo che avrà avuto massimo venticinque anni che mi squadrava con la fronte corrucciata.
<<Se mi fissi ancora così intensamente credo proprio che ti verranno parecchie rughe!>>
Ovviamente l'ironia non poteva mancare, nemmeno in queste condizioni. A quanto pare però la mia vena simpatica non era condivisa e ammirata da tutti, in quanto il ragazzo mi rispose in maniera seria:<< impossibile: sono immortale!>>
Wow, questo qui si che avrebbe serio bisogno di aiuto, anzi avrebbe proprio bisogno di consultare uno bravo.
<<Esigo sapere dove mi trovo e cosa mi avete fatto!>> Esclamai io con tono perentorio che non ammetteva repliche o negazioni.
<<E così, tu, una semplice neoarrivata, ti permetti di parlare, anzi di esigere qualcosa dal re degli angeli di diamante che governa su di essi da più di cinquecento anni? Hai proprio una bella faccia tosta ragazzina, davvero. >>
Cosa, cosa? Angeli? Cinquecento anni? Ma dove ero finita?
Probabilmente doveva aver notato la mia faccia a dir poco perplessa e sconcertata, infatti disse: << non ti preoccupare, dopo ti verrà spiegata ogni cosa. Ora verrai accompagnata nella tua stanza.>>
Si rivolse a qualcuno che si trovava fuori dal mio campo visivo, sentii solo qualche pezzo di conversazione: mi sembrò che gli stesse dando delle indicazioni su cosa fare.
<< Questo è Nathan. Ti accompagnerà e ti spiegherà ogni cosa. >>
Mi alzai dal letto su cui ero stata stesa e con le gambe un po' tremanti mi diressi al fianco di Nathan che mi condusse fuori dalla stanza.
<<Allora, innanzitutto devi sapere che questa è la dimora degli angeli di diamante ovvero i classici angeli che vengono rappresentati dagli umani con le ali bianche, il nostro re, ovvero il ragazzo che hai conosciuto prima, è James Stanus che governa da più di cinquecento anni in quanto noi angeli siamo logicamente immortali. I poteri degli angeli di diamante si concentrano soprattutto sulla sfera piscologica e sono generalmente teletrasporto, telecinesi, manipolazione, telepatia e tutto quello che può essere manovrato con la mente. Oltre a noi esistono numerosi altri tipi di angeli che ti verranno spiegati però nelle ore di storia angelica e ogni categoria oltre ad avere una particolare sfera d'azione per quanto riguarda i poteri ha una diversa funzione. Ad esempio noi angeli di diamante siamo i guardiani della terra e siamo gli angeli più potenti. Fino a quando non ti spunteranno le ai che determineranno la categoria di appartenenza rimarrai con noi. >>
Mentre mi parlava non sapevo cosa pensare: sembrava tutto così assurdo, anormale. Fino a stamattina stavo progettando di andarmene lontano e godermi la mia immortalità viziandomi e adesso scoprivo di essere un angelo. Avevo appena cominciato ad accettare la mia condizione da morta e ora le cose assumevano nuovamente una piega diversa. Era tutto estremamente strano.
Nathan interruppe la corrente dei miei pensieri dicendo: <<questa è la tua stanza, dentro troverai tutto il necessario. Ti vengo a riprendere qui alle sette precise per la cena.>>
Fece per andarsene quando si girò e con un sorriso sbilenco mi chiese: <<come ti chiami?>>
<<Katy. >>
<<Benvenuta a Diamondland, Katy!>> E se ne andò grattandosi la nuca con fare imbarazzato lasciandomi sola.
|| N.A. || ( nell'immagine in alto Nathan ... aggiornato il cast )
due capitoli in un giorno.. wow mi sento realizzata. Bhe dai, spero che vi piaccia e che le cose si stiano chiarendo.
Baci, Erica!
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Angel
FantasyLa vita è breve, le cose cambiano da un momento ad un altro. Cosa succederebbe se cambiassi mondo, così, tutto ad un tratto? - Pronta a volare? -