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La faccia di Nathan era sconvolta e la cosa mi stava a dir poco preoccupando.

Cosa potrebbe mai succedere di così terribile se avevo delle piume argentate? Non sarà mica una malattia?

Mi impressi sul volto la mia migliore faccia interrogativa sperando in una ripresa di senno e in un successivo chiarimento da parte del ragazzo che mi stava di fronte. Per quanto ne sapevo io, stava avendo una vera e propria reazione esagerata.

<< Katy, non è normale il fatto che tu abbia delle piume argentate perché, innanzitutto nessuno degli angeli, nemmeno di altre categorie, ha mai avuto un tale colore, e secondo perché gira tra il popolo angelico una vecchia profezia legata a ciò. >>

Non doveva dirmi queste cose. Punto primo mi spaventava, punto secondo mi incuriosiva e non ero sicura di voler conoscere tutte le risposte alle mie domande perché, all'altezza del petto, dove si trova lo sterno, sentivo come un macigno che non prometteva nulla di buono, anzi.

Ovviamente, però, la curiosità e la voglia di conoscere ogni singolo particolare di questa faccenda che mi riguardava in prima persona si impossessò del mio corpo e della mia mente spingendomi a chiedere: << che profezia circola? >>

<< Nessuna delle persone che fa circolare la voce la conosce interamente, solo i sette governatori. In breve dice che un giorno arriverà una ragazza, un angelo potente, derivato dalla dea luna, madre argentata, e che essa chiuderà le falde create nei millenni. >>

<< Cosa vuol dire tutto questo? >>

<< Non lo so nemmeno io purtroppo. Ormai da circa un millennio ogni angelo sapiente sta cercando di caprine appieno il significato ma, non trovando niente di chiaro, hanno cominciato a pensare che fosse solo la creazione di un angelo molto annoiato dalla fervida immaginazione. Eppure nonostante tutto questo, alla fine di ogni pasto si recita la preghiera che hai sentito e la parte finale in lingua angelica dice proprio " vieni figlia della luna ". >>

<< Sono in pericolo? >>

<< No, ma nessuno deve scoprire delle tue ali: se tutti pensano che sia solo una storiella, per il tuo bene e quello di tutto il mondo angelico e terrestre, essa deve rimanere tale. Non possiamo essere sicuri che tu sia la ragazza della profezia perché, riguardo a ciò non possediamo prove scientiche, ma è molto meglio non rischiare. Se qualcuno notasse ciò potrebbe crearsi false illusioni che causerebbero parecchi disguidi all'interno di una società statica come quella angelica. Potrebbe provocare grandi danni, sia qui a Diamondland che negli altri mondi angelici. >>

La mia mente, come sempre nell'ultima settimana, cercava di rielaborare ed assorbire queste stranissime informazioni. Mentre sentivo il mio cervello che pian piano digeriva il tutto, seppur con grande fatica, mi ricordai improvvisamente che oggi avevo la visita per le ali, cosa che mi fece urlare in maniera acuta e che costrinse Nathan a tapparsi le orecchie.

<< Si può sapere perché urli in questo modo? >>

<< Oggi ho la visita per le ali! >>

Vidi il panico negli occhi azzurri del ragazzo e la cosa mi scoraggiò: ero appena arrivata qui e avevo da poco cominciato ad ambientarmi e a sentirmi a casa, non me ne volevo andare a causa di alcune misere piume argentate e una ridicola profezia di dubbie origini.

<< Una cosa si potrebbe anche fare ma non sarà particolarmente piacevole per te. >>

Ero pronta a tutto in questo momento per cui dissi semplicemente: << spara! >>

<< Boom! >>

Cosa? Ma gli sembrava forse questo il momento per certe cavolate? Nonostante i miei pensieri, però, non riuscii a trattenere una piccola risata che mi uscii come uno sbuffo dalle labbra.

<< Allora, seriamente parlando, la tua unica possibilità è quella di strappare le piume argentate. Ricresceranno ma per oggi sarai salva, in seguito troveremo un altro modo. >>

<< Okay. >> Dissi semplicemente senza poter replicare niente, era la mia unica possibilità.

Mi fece girare e mi diede dei piccoli baci sul collo per distrarmi, cosa che gli riuscì alla perfezione fino a quando non sentì uno, due, tre strappi seguiti da un dolore lancinante. Mi rigirai e mi lasciai cadere sul letto la cui freschezza mi donò un po' di sollievo. Dovevo proprio dire che se in vita avevo pensato che la ceretta fosse la cosa peggiore del mondo, questa la superava di gran lunga. Un attimo, ma ai morti i peli crescono o rimangono invariati? Certo, era una domanda imbarazzante e che logicamente non potevo certo rivolgere a Nathan. Vorrà dire che lo dovrò scoprire da sola e dovrò scoprire anche quanto forte avevo preso la botta in testa da piccola per pormi queste domande.

<< Finito! >>

<< Ma guarda un po', non me ne ero nemmeno accorta! >> Ribattei io con giusto un po' ti sarcasmo nella voce, pochissimo direi.

Guardai l'ora sulla sveglia argentata che si trovava sopra il comodino e, vedendo che era quasi ora della visita, decisi che era arrivato il momento di andare.

Mi alzai dal letto e mi avviai alla porta. Uscimmo dalla stanza e Nathan mi afferrò la mano. Era una strana sensazione, un forte calore mi attraversò il corpo e una piccola elettricità tenne unite le nostre mani come a creare un legame. Mi condusse per i corridoi fino a quando giungemmo davanti ad una porta sulla quale su una targa dorata era incisa la scritta "Sala medica".

<< Ti aspetto qua fuori, sii naturale, piccola. >>

Mi fece girare verso di lui e i nostri petti si scontrarono, si abbassò all'altezza delle mie labbra e vi posò sopra un bacio delicato, ben diverso da quelli passionali della notte precedente.

Con un sorriso stampato in faccia bussai e attesi con ansia il medico.

Un ragazzo sui trent'anni mi venne ad aprire. Ecco una cosa alla quale mi dovevo ancora abituare: qui, erano tutti molto giovani per cui era estremamente strano trovarsi a contatto con persone di massimo trent'anni che svolgevano ruoli e lavori che nel mondo terrestre erano svolti solo da nonnini mezzi decrepiti.

<< Salve signorina Shelling, come mi è stato riferito dal re le sono spuntate le ali ieri sera ed oggi è qui per il controllo ordinario. >>

Feci un segno d'assenso e il dottore mi fece cenno di sedermi su uno sgabello. Prima di voltargli le spalle lessi sulla targhetta attaccata al camice bianco il suo nome: Dr. Skye.

Passò vario tempo ad analizzare le mie ali, studiando nei dettagli le mie piume e cercando segni di imperfezioni o anomalie: cominciavo quasi a pensare che queste visite non fossero dei semplici controlli ma che celassero dietro un fine ben diverso da quello puramente medico.

Quando finalmente terminò di scrutare le ali, massaggiò leggermente la schiena all'altezza delle scapole per qualche secondo, facendo immediatamente rilassare alcuni punti in cui si era molto probabilmente sviluppata molta tensione la sera prima durante il mio primo volo.

<< Bene signorina Shelling, è tutto a posto, può andare. >>

Nella mia mente, a quelle parole, si diede il via ad una festa: ero salva, per ora.

|| N.A. || ( IN ALTO NELLA FOTO DR.SKYE )

Bene, ecco qua un altro capitolo.

Vorrei ringraziare tutti/e quelli/e che hanno letto la mia storia, grazie a voi Angel è arrivata in poco tempo ad #68 in fantasia.

Passando al resto, cosa nasconderà mai il Dr. Skye, centreranno in qualche modo le visite volute da re James?

BACI ERICA!!! <3

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