Questa mattina la sveglia continua a suonare interrottamente e mi sono alzata, vado in bagno e mi lavo il viso poi torno in camera e apro l'armadio in cerca di qualcosa da mettermi e alla fine decido dei jeans e una maglietta rossa, poi prendo il mio zaino, scendo le scale e saluto i miei genitori e esco di casa dove trovo la mia amata moto nera e rossa, che mi fa sfrecciare per le strade e sentire il vento tra i capelli mi fa sentire libera, prendo il casco e metto in moto e sfreccio per le vie di New York.
Arrivata a scuola tutti mi guardano stupiti di vedere una ragazza su una moto del genere, ma non ci faccio caso ed entro nel cortile e vado verso Ashley e Lucy che stanno con dei ragazzi. Quando mi avvicino noto Andrew e James, che appena mi vedono mi salutano calorosamente.
"Che bella moto che hai" mi dice James ed io lo ringrazio. Subito dopo suona la campanella e tutti gli studenti entrano nell'enorme istituto. Come prima ora sono insieme a James a lezione di filosofia, che a mio parere è una noia mortale. Possiamo dire che nessuna materia mi piace veramente e vado a scuola tanto per andarci.
Prendo posto nell'ultima fila e James vicino a un suo amico, il mio banco è ancora vuoto fino a quando non entra in classe la persona che detesto più di tutti: Dyaln White.
Appena ha visto che l'unico banco libero è quello vicino a me, sul suo volto compare un sorriso e appena seduto prendo il suo banco e lo allontano dal mio e lui mi guarda stranito.
"Che stai facendo?"dice il ragazzo.
"Non voglio stare vicino ad un idiota" gli rispondo.
Durante tutta la lezione non mi rivolge più la parola ma alcune volte si gira nella mia direzione e mi osserva con quei suoi occhi magnetici.
Suona la campanella e mi dirigo nella prossima classe per un'altra lezione, entro nell'aula e mi siedo vicino la finestra. Oggi il cielo è coperto di nuvole e sembra che da un momento al altro possa scoppiare la pioggia che io ho sempre amato perché certe volte è così leggera che scende e tocca terra senza farsi male. Vengo svegliata dal suono della campanella che segna l'inizio della ricreazione ed io esco e mi dirigo verso le mie amiche, vedo in lontananza Ashley sventolare una mano per farsi vedere e noto che è insieme a tutti gli altri, ma finisco addosso a Jessica. Lei subito mi grida contro "Guarda dove vai sfigata!" Nessuno fino in quel momento si è mai permesso di chiamarmi in quella maniera, non sopporto il fatto di essere presa in giro e allora rispondo. "Come ti permetti di chiamarmi sfigata? Non sei altro che una barbie fatta male!" Non ho mai avuto peli sulla lingua, ho sempre detto ciò che pensavo, ma forse ho un po' esagerato. Non sopporto il fatto che qualcuno si prenda gioco di me quando io non faccio nulla. La ragazza rossa in viso per la rabbia scappa in bagno seguita dalle sue amichette ed io molto soddisfatta mi avvicino verso i miei amici, che hanno visto tutta la scena e subito Ashley e Lucy mi salutarono.
"Sei stata grande! Sei la prima persona che si è fatta valere e a mandato su tutte le furie Jessica, hai tutta la mia stima" mi dice James che mi porge una mano per batterli il cinque mentre tutti ridono, tranne Dylan, che rimane zitto per tutto il tempo e mi guarda con quei suoi occhi privi di emozione che oggi erano più su una tonalità di verde. In quel momento mi distraggo dai miei pensieri per ascoltare Andrew.
"Questa sera c'è una festa. Vuoi venire? Ci sarà tutta la scuola" dice Andrew.
"Certo che si" rispondo con un sorriso.
"Allora che ne pensi se vieni da me e ci prepariamo per la festa a casa mia? C'è anche Ashley." mi chiede Lucy, ma in quel momento interviene suo fratello maggiore "Lucy, non puoi invitarla!"
"E perché non posso, Dylan?" dice la minuta ragazza.
"Beh...Perché...Perché non puoi!"dice Dylan alla sorella.
Lucy dopo aver minacciato con lo sguardo suo fratello maggiore si volta di nuovo verso me.
"Se non disturbo, mi piacerebbe venire!" dico un po' intimorita guardando solo dopo un minuto nella direzione di Dylan che mi guarda con le braccia incrociate.
"Bene allora alle 16:00 a casa mia" dice Lucy.
Sono a casa, guardo l'ora nel telefono e noto che manca poco alle quattro e come sempre sono in ritardo. Metto dei vestiti al volo nello zaino ed esco di casa e mi metto in sella sulla mia moto e sfreccio per le vie di new York.
Grazie alle indicazioni di Lucy arrivo velocemente davanti casa sua e suono al campanello. Ad aprire c'è suo fratello che mi fa entrare.
"La stanza di Lucy è al secondo piano prima porta a destra" dice Dyaln che scomparire lasciandomi nel salotto del enorme villa.
Il soggiorno ha delle pareti color panna e un grande divano del medesimo colore e nella parete vi si trova una televisione, a sinistra vi è una cucina ad isola rossa con un grande tavolo in vetro. Salgo le scale e busso alla porta della stanza di Lucy che mi apre salutandomi, lo stesso fece Ash. La stanza ha delle pareti rosa chiaro con un grande letto dove vicino vi è una scrivania bianca disordinata, piena di libri e vestiti buttati a casaccio e nella parete vi si trova un enorme armadio.
Dopo una mezz'ora troviamo i nostri abiti. Lucy mi costringe ad indossare un suo abito azzurro con la scollatura a cuore e il corpetto pieno di paillette d'oro e argento. Ash ha insistito invece per truccarmi e sistemarmi i capelli.
Dopo più di un'ora siamo pronte. Ash indossa un vestito rosso, non troppo corto e con una scollatura a 'v'. Lucy, invece, un abito nero che arriva a metà coscia. Scendiamo le scale e troviamo i ragazzi che ci aspettano in salotto e appena ci vedono rimangono a bocca aperta
"Sei bellissima" mi dice all'orecchio Andew facendomi arrossire. Arrivo alla festa con la macchina di Andrew, scendo dalla macchina ed io e gli altri entriamo all'interno del locale. Una zaffata di fumo, alcol e sudore invade subito le mie narici, vengo trascinata da Ash tra i corpi di ragazzi sudati che saltano a ritmo di musica. Una volta raggiunto il bancone la mia amica dice al barista "Tre bicchieri di vodka alla pesca"
Davanti a me arriva subito un bicchierino pieno di un liquido, lo prendo e lo butto giù in un solo sorso e subito ci incamminiamo verso la pista.Dopo aver ballato un paio di canzoni decido di uscire dal locare visto che l'aria si è fatta pesante, mi siedo su una panchina e respiro profondamente l'aria pulita, quando ad un tratto qualcuno si siede accanto a me. Giro la testa e vedo Dyaln e restiamo qualche minuto senza dire nessuno parola, quando ad un tratto mi dice
"Sei così misteriosa Chanel non ti ho mai vista sorridere in questi giorni" quelle parole mi sorpresero.
"Nemmeno io ti ho visto sorridere" gli rispondo e lui rimane sorpreso.
"Mi hai stupita quando ti ho fatta cascare; pensavo che saresti scappata come qualsiasi ragazza, ma tu sei diversa, ti sei rialzata e ti sei fatta valere" dice fissandomi negli occhi.
"Non amo essere presa in giro. Tutto qui, non c'è nulla da stupirsi, perché io non sono nessuno, a me non interessa la popolarità, a differenza tua, la trovo inutile circondarsi di amici falsi ed essere sempre al centro di tutti " gli dico.
Lui si avvicina sempre più vicino a me per poi sussurrare al mio orecchio "Per me invece c'è qualcosa di te che mi stupisce, sei diversa e nella tua diversità sei fantastica" e con quelle parole mi lascia sola su questa panchina.
Spazio autrici:
Che ne pensate Dylan romantico ci sorprende ogni giorno di più chissà se tra in due nascerà qualcosa ❤❤
Se vi piace la storia lasciate qualche stellina grazie mile❤❤
STAI LEGGENDO
Ricominciamo da qui
RomanceChanel Miller e Dylan White appartengono a mondi opposti vedono la vita , l'amore in un modo differente. Lei non crede nell'amore a causa del suo passato ma è pronta a ricominciare e ad essere diversa vuole sentirsi viva e correre al pericolo. Dalla...