17. Confessioni

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"Lucy attenta levati dalla strada vuoi morire per caso?" grida Dylan arrabbiato. Raggiungiamo la ragazza che nel frattempo si è sdraiata in mezzo alla strada e suo fratello la prende in braccio.

"Vieni con me la portiamo a casa" mi dice Dylan ed io annuisco con il capo e lo seguo fino alla sua macchina. Fa stendere Lucy dietro ed io mi siedo accanto al posto del guidatore.

Per tutto il tragitto non abbiamo aperto bocca e si è creata un atmosfera di imbarazzo poi finalmente arriviamo alla sua casa; un enorme villa a due piani ed entriamo. Dylan porta sua sorella in camera ed io lo aspetto in soggiorno, dopo poco il ragazzo dagli occhi di pietra scende le scale e si avvicina a me.

"Vieni ti porto in un posto" mi prende la mano e usciamo dalla casa e entriamo in auto.

Il viaggio dura molto e Dylan non mi vuole dire dove siamo diretti nonostante lo abbia torturato di domande.

Finalmente siamo arrivati e mi accorgo che è il bosco dove già mi aveva portato a vedere le stelle. Mi prende la mano e la fa intrecciare con la sua, al suo tocco mille brividi invadono il mio corpo e non riesco a spiegarmelo. Iniziamo a camminare fino ad arrivare nel prato e ci sdraiamo e guardiamo le stelle.

"Perché mi hai portata qua?" gli chiedo.

"Non lo so, è che volevo tornarci ma non volevo essere solo" mi dice.

"Perché hai scelto proprio me?" gli dico.

"Te l'ho già detto, sei l'unica ragazza sincera in questo mondo di falsi" con queste parole mi lascia di stucco "Io però non so nulla di te" continua.

"Non c'è nulla da dire..." gli dico sussurrando, non so se sono pronta a raccontarli il mio passato.

"Io sono convinto che c'è qualcosa che ti tormenta" dice sicuro. Infondo lui si è aperto a me e mi ha raccontato qualcosa di lui. Sono decisa gli racconto tutto. Prendo un bel respiro profondo e inizio.

"Ho una sorella che non vedo da quando ho sei anni" dico cercando di trattenere le lacrime mentre Dylan avvicina la sua mano alla mia e la stinge forte.

"Quando io avevo sei anni lei ne aveva otto. Siamo sempre state molto unite, mi aiutava quando stavo male e in un pomeriggio come gli altri è successo una cosa che non mi sarei mai aspettata. Mi ricordo che i nostri genitori ci chiamarono in salotto, andammo da loro ma non erano soli, c'erano anche degli uomini che minacciavano i miei genitori. Mia  mamma piangeva e uno degli uomini mi prende per il braccio per portarmi via ma mia sorella si offrì al mio posto e prima di andarsene all'orecchio mi aveva detto 'Te lo prometto un giorno ci rivedremo'. Sono passati dieci anni e di lei non so nulla, se è viva non lo so ed io non posso fare nulla" detto tutto ciò che avevo dentro mi sento meglio, più leggera.

"Giuro che la troveremo" mi dice Dylan per poi abbracciarmi, tra le sue braccia mi sento protetta. Sciogliamo quell'abbraccio e i nostri visi sono a pochi millimetri di distanza. Sento il suo respiro sul mio volto, il mio cuore inizia a battere sempre più forte, i miei occhi sono fusi nei suoi e piano piano avvicina le sue labbra alle mie sfiorandole. Il bacio inizia a farsi sempre più intendo, non so se stiamo sbagliando non mi importa. Mille brividi salgono lungo la mia schiena e  il mio cuore batte veloce, i nostri respiri si mescolano per poco sospendiamo quel bacio e ci guardiamo negli occhi. Non riusciamo a dire una parola, non mi importa cosa succederà domani e forse, sì, Lucy e Ash hanno ragione mi sono innamorata.

Sono passati ormai molti giorni dal nostro bacio, non ci siamo più parlati, ne guardati, nulla, non è successo nulla, mi sono solo illusa che uno come lui si possa innamorare.

Un'altra noiosa giornata di scuola sta per iniziare, cammino per i corridoi affollati ed entro in classe e mi siedo accanto ad Ash.

"Allora ci hai parlato?" mi chiede.

"No, non voglio" gli rispondo decisa.

"Per me dovresti chiarire e mettervi insieme" mi dice ma non gli rispondo e incomincio a prendere appunti sulla lezione.

Finalmente è ricreazione e sto cercando Dylan da tutte le parti della scuola ma non lo trovo, e già, ho dato ascolto ad Ash e vorrei parlargli. Esco in cortile e finalmente lo trovo ma sta baciando Jessica. I due si accorgono di me ed io guardo il ragazzo che mi ha rubato il cuore e delusa me ne vado.

Corro tra i corridoi ed entro in bagno, spero solo che Dylan non mi abbia seguita.

"Perché tutte a me. Cosa ho fatto di male?" dico tirando un pugno alla porta. Sento dei passi e qualcuno si avvicina.

"Chanel apri questa porta ti devo parlare" urla Dylan.

"Non ho niente da dirti. VATTENE" urlo.

"Fammi spiegare almeno" mi supplica.

Apro la porta e lo guardo negli occhi.

"Pensavo fossi diverso, ti ho anche raccontato di mia sorella ma ho sbagliato mi vuoi solo usare" gli dico con disprezzo per poi andarmene. Lui  mi afferra il braccio e mi fa girare nella sua direzione.

"Non ti ho usata, non lo farei mai. Ho baciato Jessica solo per vedere se provavo qualcosa e sai cosa, quando ti ho baciato ho sentito qualcosa che non ho mai provato con nessuna" mi dice.

Non gli credo e corro per il corridoio ma mi raggiunge e mi blocca di nuovo.

"Non ti sto mentendo Chanel, non sono mai stato più serio di così" dice quasi urlando e poi mi afferra il viso e mi bacia davanti a tutti facendomi provare mille emozioni. Ci stacchiamo e abbiamo gli occhi di tutti puntati addosso che applaudono e fischiano ma mi accorgo che c'è anche lui, Andrew che si avvicina a noi e prende per il colletto Dylan.

"Amico ma che stai facendo" gli dice Dylan.

"TU LO SAPEVI CHE MI PIACE CHANEL PERCHE MI FAI QUESTO" e dopo queste parole scoppia il caos iniziano a picchiarsi ed io non capisco più nulla cerco di fermarli ma non ci riesco per fortuna arriva James con un suo amico e li separa.

"Chanel lui non è fatto per te, ti farà del male, tu non sai chi è veramente" mi dice Andrew, ma a me non importa se mi farà soffrire .

Dylan mi prende per mano e usciamo dalla scuola e Andrew viene portato in presidenza ci sediamo in cortile.

"Mi dispiace per ciò che è successo con Andrew" mi dice.

"Non ti preoccupare non è colpa tua" gli dico "Ma ora tra di noi cosa succederà?" continuo.

Sorride e mi guarda "Beh... Vuoi essere la mia ragazza Chanel Miller?" mi chiede "Si" gli rispondo e poi mi prende e ci baciamo.

Ricominciamo da quiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora