22. Pericolo

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Questa di sicuro è una delle mattinate più belle della mia vita. Ritrovarsi tra le braccia di chi ami, nello stesso letto insieme a coccolarci, baciarci e stare sotto le coperte al caldo.

Vorrei che ogni mattina della mia vita fosse così, insieme a lui al mio fianco, che mi da il buongiorno migliore di tutti.

Apro gli occhi e vedo davanti a me una stanza dalle pareti azzurre con varie foto attaccate, quando alzo lo sguardo non posso fare a me di non incontrare i suoi occhi magnetici che mi fanno venire le farfalle nello stomaco.

"Buongiorno" sussurra facendomi piccole carezze sulla mia testa.

"Giorno" ricambio notando che sono appoggiata sul suo perfetto petto. Neanche me ne ero accorta che la mia testa era lì e a dir la verità non mi dispiace affatto.

La voglia di alzarmi da quel letto è pari a meno mille ma l'unica cosa che potrebbe farmi cambiare idea è quella di sapere come sta Ashley.

Devo assolutamente sapere se sta bene la mia amica.

Guardo di nuovo Dylan che mi fissa sorridente e una domanda mi viene spontanea: "Come mai sorridi?"

"Così..." dice. "Non me lo sarei mai immaginato che un giorno io e te avremmo dormito nello stesso letto abbracciati senza fare niente" ammette.

"Non per forza dobbiamo fare qualcosa" dico.

Sorride di nuovo mentre inizia a giocherellare con una ciocca dei miei capelli, poi con la mano libera mi afferra il volto e mi avvicina sempre di più a lui per far congiungere le nostre labbra.

Possibile che ogni suo singolo bacio sia così perfetto? Anzi, lui è perfetto.

Il bacio inizia a farsi sempre più intenso, mille farfalle invadono il mio corpo e ho la sensazione che tra poco spiccherò il volo, le sue mani scivolano lungo i miei fianchi mentre le mie vanno a posarsi spontaneamente sul suo viso fino a quando qualcuno non bussa alla porta rovinando quel momento bellissimo.

"Chi ci disturba?" dice scocciato e arrogante.

"Sono tua madre, non mi rispondere così. Comunque vedete di alzarvi visto che dovete andare a scuola" dice sua madre da dietro la porta.

Oh no.

Sua madre sa che io sono qui, nella stessa stanza, nello stesso letto di suo figlio e di certo penserà cose assurde che non sono successe. Come faccio a uscire da questa stanza? Mi guarderanno tutti con una faccia incuriosita.

"Io. Non. Esco." dico a Dylan scandendo bene le parole. Lui si alza immediatamente e addosso ha solo un paio di boxer e una maglietta che si toglie immediatamente, il suo fisico è perfetto, non riesco a non guardare i suoi addominali che sembrano scolpiti, come il resto del corpo ovviamente.

Il ragazzo ridacchia e capisco anche il perché; sono stata tutto il tempo a fissarlo mentre si metteva una maglietta e un paio di jeans.

"Perché non vuoi uscire dalla camera?" mi chiede sedendosi sul letto dove io sono ancora completamente sdraiata.

"Là fuori c'è tua madre e tuo padre. Cosa gli vuoi dire riguardo a me?" chiedo inarcando le sopracciglia.

"Niente. Si devono fare gli affari loro, poi non abbiamo fatto nulla noi due quindi non c'è da preoccuparsi" dice tranquillo.

"Oh certo, infatti è una cosa da tutti i giorni portare a dormire una ragazza a casa tua e poi svegliarsi tranquilli" dico alzandomi subito dal letto.

Mi accorgo subito che addosso ho solo una maglietta larga e lunga che riesce a coprirmi fino a metà coscia. Sento il suo sguardo fisso su di me e subito li lancio un'occhiataccia.

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