32. Voltare pagina

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Questi ultimi giorni non potevano andare peggio di così.

Tutto va male e di certo oggi non andrà meglio.

Non averlo accanto, non poterlo più abbracciare, non avere più avere il suo respiro che mi circonda, non avere più le sue labbra sulle mia mi fa stare terribilmente male. E pensare che mi ero fidata ciecamente di lui, mi ero aperta, gli avevo donato il mio cuore frantumato in mille pezzi che solo lui era riuscito a ricomporre.

Mi alzo dal letto e appena mi guardo allo specchio faccio un piccolo balzo.

Sono un mostro.

Ho due occhiaie enormi, ho gli occhi arrossati e sembra che mi sia scoppiata una bomba in testa visto che i capelli vanno per conto loro.

Mi affretto a sistemarmi per cercare di essere presentabile: mi metto il mascara, un filo di matita e cerco di coprire quelle occhiaie da paura, poi indosso i miei jeans e una felpa nera con una piccola scritta in mezzo.

"Buongiorno" dico quasi sussurrando mentre entro in cucina.

"Qualcuno si è svegliato male oggi, eh?" mi dice mia madre che ovviamente sa che io e Dylan abbiamo rotto.

"Di certo non è stata una delle nottate più belle" rispondo.

"Tesoro, so che è dura lasciar andar via una persona che si ama ma la vita non è rosa e fiori e le persone non sono di certo quelle che noi immaginiamo che siano. Fatti forte e vai avanti, non ti lasciar scoraggiare da uno dei tanti ragazzi" mi dice mia madre sedendosi accanto a me per poi darmi un bacio sul capo.

"Grazie" dico e gli sorrido.

Esco di casa e mi incammino verso scuola a piedi.

Ho proprio bisogno di un po' di aria fresca per cercare di scacciare via tutti i pensieri.

I grattacieli si sollevano sopra di me e le macchine sfrecciano da una parte all'altra suonando.

In poco tempo arrivo a scuola, non sono ancora arrivati i ragazzi tranne Andrew che è appoggiato sul muro che fuma una sigaretta.

Andrew fuma?

Mi avvicino a lui che ancora non mi nota e appena mi vede butta la sigaretta per terra e la schiaccia col piede facendo finta di niente e mostrandomi un grandissimo sorriso che era da tanto che non vedevo.

"Hey" dice Andrew.

"Buongiorno" dico con un sorriso per poi abbassare gli occhi e guardare il suo piede che è rimasto dove era prima.

Il ragazzo si passa una mano fra i suoi capelli castani e poi dice: "Mi hai visto vero?"

"Direi proprio di sì" dico per poi ritornare a riguardarlo negli occhi.

Tra noi due si crea un'atmosfera strana, entrambi stiamo in silenzio.

"Cambiamo argomento. Allora l'altra volta eri di fretta e non ci siamo salutati, ora possiamo parlare o devi scappare da qualche parte" dico cercando di rompere il ghiaccio e facendomi scappare una risata.

"No tranquilla, non devo andare da nessuna parte" dice per poi continuare: "Ho sentito che tu e Dylan... insomma... avete rotto" dice un po' imbarazzato dalla situazione ed io annuisco.

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