Capitolo 65: I Got You

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La morbidezza delle sue labbra e il suo sapore familiare di dentifricio alla menta mi investono come un fiume in piena lasciandomi completamente tramortita

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La morbidezza delle sue labbra e il suo sapore familiare di dentifricio alla menta mi investono come un fiume in piena lasciandomi completamente tramortita. Le sue braccia mi stringono forte, mentre il mio cervello cerca di assimilare quello che sta appena succedendo non riuscendo a dar freno alla quantità spropositata di emozioni che mi inondano la mente. La sua lingua cerca l'accesso alla mia bocca continuando a picchiettare sulle mie labbra, ma quando finalmente, la mia testa riesce a realizzare l'accaduto mi stacco bruscamente dalla sua presa facendo qualche passo indietro. Lui mi guarda interdetto per qualche istante per poi cercare nuovamente di afferrarmi per un braccio quando scuoto la testa e faccio un ulteriore passo indietro mettendo le mani davanti. "Sinceramente mi fa un po' schifo baciarti dopo che ho visto le tue labbra appiccicate alle sue" scrollo le spalle esasperata mentre lui mi guarda come se gli avessi appena dato una pugnalata al cuore. "Io amo solo te" alza le braccia per poi massaggiarsi la radice del naso chiudendo gli occhi per qualche istante come a voler realizzare le mie parole. "Non mi basta" pronuncio a fior di labbra raccogliendo con i polpastrelli le piccole lacrime che mi hanno gentilmente rigato le guance. "Non provi più niente per me?" mormora esitante rivolgendomi un'occhiata avvilita. Abbasso lo sguardo, ma lui mi tira su il mento e mi costringe a fissare le sue iridi azzurrognole che reclamano impazienti una mia risposta. "Quello che provo per te non cambia, ti amavo prima e ti amo anche adesso" ammetto non trovando la forza di camuffare le mie emozioni. Lui si illumina alle mie parole, e il suo volto spento si rianima improvvisamente, come anche il suo portamento, prima dimesso, quasi scomposto. "E allora smettila di starmi lontano e torna da me" mi prega con voce tremante avanzando di qualche passo fino a raggiungermi. "Ti comprerò un anello più grande e convincerò il signor Álvarez a vendermi quel terreno che tanto desideri. Oppure se non vuoi più vivere lì possiamo scegliere una casa nuova e puoi arredarla come vuoi tu. Possiamo partire in vacanza per l'arcipelago delle Grenadine, ti ricordi quando mi hai chiesto di accompagnarti? O in qualsiasi altra parte del mondo basta che stiamo insieme" vaneggia passandosi nervosamente la mano fra i capelli mentre io continuo ad osservarlo interdetta ancora completamente ipnotizzata dai suoi occhi bellissimi. "Io lo volevo quel bambino Sam, tu lo sai bene quanto lo volevo e come mi sono sentito quel giorno a casa tua quando mi hai detto di non essere incinta. Credevo di avere l'universo e poi in un istante mi sono visto portar via tutto. E' inutile che continuiamo ad incolparci per quello che è successo perché questo comunque non ce lo porterà mai più indietro" appoggia una mano sulla mia spalla facendomi sussultare. "Mi sveglio e ti amo. Mi vesto e ti amo. Faccio colazione e ti amo. Vado ad allenarmi e ti amo. Cammino e ti amo. Guardo la tv e ti amo. Gioco all'Xbox e ti amo Respiro e ti amo. Dimmi tu cosa posso fare? Non vuoi stare più con me? La tua felicità è più importante della mia e se stare senza di me ti rende felice allora va bene. Ti direi di andare, ti direi che ti lascerei in pace, ma so per certo che il mio egoismo mi porterà ad inseguirti oltre quella porta e in qualunque altro posto tu deciderai di andare" urla quasi disperato facendomi ingoiare il groppo in gola. Le emozioni che sento creano vortici immensi, è come se tutto intorno a me sia diventato improvvisamente amplificato e io non riesca distinguere più niente. Sensazioni mescolate ai fremiti mi fanno tremare il cuore e sentire sottosopra, mi manca il fiato e non riesco quasi a respirare. "Se ti dicessi di andartene?" mormoro mettendo entrambe le mani sui fianchi. "Ti direi che non vado da nessuna parte senza di te" replica fermamente facendomi morire le parole in gola. "Se ti dicessi che non mi manchi e che non voglio più vederti?". "Non puoi" alza gli occhi al cielo piegando le labbra in un sorriso nervoso. "Perché?" mormoro esasperata passandomi una mano fra i capelli. "Perché mi ami troppo e io amo te". Alzo gli occhi al cielo scuotendo la testa per poi abbandonarmi ad una risata nervosa "Non voglio relazioni per adesso Griezmann, soprattutto con te" gli punto il dito contro esasperata. Lui arriccia il naso insoddisfatto per poi piegare le labbra in un sorriso vittorioso quando una strana luce gli attraversa gli occhi facendomi mettere immediatamente in allerta immaginando stia tramando qualcosa. " Allora siamo amici" mi stringe inaspettatamente la mano facendomi spalancare la bocca incredula. "Ma sappi che farò qualsiasi cosa per cercare di portarti a letto" ridacchia facendomi chiudere immediatamente la bocca mentre piego il viso in una smorfia disgustata. "Ovviamente" sputo aggrottando le sopracciglia. "Lo scopo della tua vita" tuono sentendo nuovamente la rabbia corrodermi le vene. "Io lo faccio solo con te" diventa improvvisamente serio passandosi una mano sulla mascella. "Perché non ci credo?" mi sbraccio collerica cercando di trattenermi dal non picchiarlo. "Sei l'ultima con cui sono stato a letto, te lo giuro su nostro figlio" replica fermamente facendomi bloccare il respiro. "Quando Leya è venuta a casa mia quella sera ho provato a mandarla via, ma poi mi sono ricordato di quando mi hai mentito e volevo fartela pagare. Fortunatamente tu sembri avere un sesto senso" alza gli occhi al cielo passandosi la lingua sulle labbra facendomi fremere. Incrocio le braccia al petto spostando la testa di lato, ed emetto un sonoro sbuffo fingendomi offesa, ma in realtà non ci sono parole per spiegare la gioia che sento dentro di me alle sue parole. "Potrei accettare i tuoi regali" faccio spallucce rivolgendogli uno sguardo di sufficienza "Come amici ovviamente" chiarisco guardandolo di sbieco mentre lui si morde le labbra per trattenere un sorriso compiaciuto. "Ovviamente" mima con le labbra ammiccando nella mia direzione. "Adesso vattene però" gli indico la porta battendo il piede impaziente "Sono stanca e voglio andare a dormire". "Posso sempre restare a farti compagnia" piega le labbra in un sorriso malizioso facendomi sbuffare "Vai via prima che cambi idea" lo trucido con lo sguardo facendogli alzare le braccia in segno di resa. "Va bene amica mia" enfatizza le ultime parole facendomi alzare gli occhi al cielo. Avanza di qualche passo per poi avvolgere i miei fianchi con entrambe le braccia avvicinando il suo viso pericolosamente al mio "Ci vediamo domani vita mia" sussurra per poi lasciarmi un tenero bacio sul naso, e posso giurare di aver smesso persino di respirare quando le sua labbra hanno sfiorato la mia pelle. Slaccia le sue braccia dai miei fianchi non prima di aver inalato profondamente il mio profumo, poi si allontana a passo fiero lasciandomi ancora completamente tramortita dal suo tocco. Si chiude la porta alle spalle lasciandomi completamente da sola in quella stanza. Appoggio istintivamente la mano sul petto quando sento il mio cuore battere freneticamente e mi chiedo come mi sia possibile andare completamente in barca anche solo pensando al colore dei suoi splendidi occhi chiari.

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