Epilogo

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Tre anni dopo.

Le urla delle bambine riempiono ogni anfratto della casa. Io dalla cucina, riesco a sentire gli schiamazzi di Jade, e le lamentele di Sarah, perché Julia ha strappato il suo poster di Carli Lloyd.

<<Bambine!>> le richiamo prendendo il vassoio con il tacchino, per poi sistemarlo al centro del tavolo.

<<E' pronto il pranzo!>>

Sento i loro piccoli passi percorrere velocemente il lungo corridoio, e poi i lunghi capelli disordinati di Julia fare capolino nella stanza.

<<Mamma, qualsiasi dica Sarah è falsa!>> esclama alzando un dito con fare da maestrina.

Ridacchio portandomi una mano alla vita, mentre Sarah mi raggiunge con il poster della sua calciatrice preferita strappato in due.

<<Mammina!>> si lamenta con gli occhi quasi sul punto di piangere.

<<Julia ha strappato il mio poster perché ho detto che non mi piace Britney Spears!>>

Mi chino fino a raggiungere la sua altezza, e dopo aver averle stampato un grosso bacio sulla guancia, afferro le due metà e le sistemo sul piano cucina.

<<Possiamo chiedere a papà di rincollarle con lo scotch.>> sorrido scompigliandole i capelli.

<<Okay!>> urla lei in preda all'euforia.

<<Vado subito a chiamarlo per dirgli di muoversi ad arrivare!>> esclama battendo felicemente le mani.

La osservo armeggiare con il mio cellulare, mentre Julia e Sarah si litigano il posto acconto al loro papà.

<<Julia! Quante volte ti devo dire che non devi rovinare le cose delle tue sorelle?>> la rimprovero facendola sbuffare.

<<Se l'è cercata!>> sbuffa.

Roteo gli occhi, per poi raggiungere il frigo, e prendere qualche bibita che sistemo sul tavolo.

Julia e Jade, litigano spingendosi dalla sedia, è solo costretta ad intervenire tempestivamente prima che si facciano male.

<<Bambine.>> le rimprovero.

<<Lo sapete che ci sono i turni per sedersi vicino a papà, oggi tocca a Jade!>> esclamo indicando il foglietto appeso sul frigo, impastocchiato di pennarello indelebile, disegnato dalle bambine.

<<Uffa!> si lamenta Julia incrociando le braccia al petto e piegando le labbra in un broncio capriccioso.

<<Io mi siederò sulle sue gambe allora.>> si acciglia attorcigliandosi i lunghi capelli mossi intorno alle dita.

Roteo gli occhi, e piego le labbra in un sorriso divertito, quando penso a quanto Julia sia simile a me, sia nella fisionomia che nel carattere.

Il rumore del portone di casa che si apre e poi si richiude, e il suono della chiavi che vengono sistemate sul contenitore di cristallo all'ingresso, basta per far scoppiare le bambine in un urlo felice, prima di catapultarsi lungo il corridoio per raggiungere il loro papà.

<<Papino!>> urlano le gemelline fiondandosi fra le braccia del loro papà, che fa tre passi indietro per attutire il colpo.

<<Le mie principesse!>> esclama lui divertito, chinandosi per stampare una sfilza di baci a tutte e tre.

<<Dov'è la mia regina?>> sorride, alzando lo sguardo e incrociandolo con il mio.

<<Ciao!>> sorrido mordicchiandomi il labbro inferiore.

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