"Abbiamo perso" mi lamento incrociando le braccia al petto delusa "Ed è stata tutta colpa mia" sbuffo avvicinandomi ad Antoine che mi guarda con aria desolata "Non è stata colpa tua" mi consola stringendomi in un abbraccio. Affondo la testa nel suo petto e ascolto il battito del suo cuore forte, frenetico tanto quanto il mio. "Anche quando ho segnato nella nostra porta?" sussurro contro il suo petto, lui mi stritola di più fra le sue braccia scuotendomi un poco, e non posso trattenermi dal ridere quando mi afferra per i fianchi e mi solleva quasi come fossi una piuma, facendomi allacciare le gambe sulla sua vita. "Mi sento tanto una bambina in questo momento" sorrido chiudendo le braccia intorno al suo collo "Lo sei" emette una smorfia per poi aprire le labbra in un gran sorriso "Una bellissima bambina" continua per poi posare le sue labbra sulle mie e lasciarvi un veloce bacio a stampo. "Non si baciano le bambine, potrebbero arrestarti sai?" sussurro con voce flebile contro la sua bocca, le sue labbra si aprono in un sorriso divertito "Significa che correrò il rischio" sussurra per poi baciarmi ancora facendo fare una capriola al mio cuore danzante completamente dipendente dalle sue labbra.
"Ma bravi" una voce familiare mi costringe a voltarmi di scatto liberandomi dalla presa di Antoine, la sua figura snella e slanciata continua a fissarmi in cagnesco, quasi volesse uccidermi da un momento all'altro, i suoi lunghi capelli neri le ricadono ordinati sulle spalle e le sue braccia sono appoggiate ai fianchi in attesa di una risposta "Che ci fai qui?" sbotto puntandogli il dito contro. Sento la rabbia percorrermi velocemente le vene, il respiro correre impetuoso e le orecchie quasi fumanti alla vista dell'unica persona che non mi sarei mai aspettata di vedere. "Mi ha invitata lui" le sue labbra si aprono in un ghigno soddisfatto quando indica Antoine ancora dietro di me e posso sentire la mia bocca spalancarsi all'istante e gli occhi pizzicarmi quasi in preda ad un pianto isterico e nervoso "Cosa?" mi volto di scatto trovandolo a fissarmi titubante, alterna lo sguardo da me alla figura alle mie spalle e quasi mi viene voglio di prenderlo a sberle quando continua a rimanere impalato senza proferire parola "Sto parlando con te Antoine" scandisco bene le parole ormai in preda alla collera "Cosa ci fa Nicky qui?" quasi urlo provando a ricacciare indietro le lacrime "Io" sussurra abbassando lo sguardo verso terra "Tu cosa?" lo riprendo camminando avanti e indietro sembrando una pazza psicopatica "Le ho detto che avrebbe potuto raggiungerci quando avrebbe voluto" afferma passandosi una mano tra i capelli in un gesto nervoso. Serro la mascella non riuscendo neppure più a replicare, supero Antoine per poi camminare a passo veloce senza una meta precisa, la rabbia lascia spazio al dolore, il cuore mi rimbalza fino alla gola, le lacrime iniziano a colare a fiumi sulle mie guance, e la mia testa non sembra più rispondere alle mie azioni. Non so neppure per quanto tempo o per quanti chilometri abbia camminato quando mi accascio dietro una roccia e appoggio il viso sulle ginocchia odiandomi per essere stata così ingenua: io lo sapevo, lo sapevo, l'ho sempre saputo. E' stato chiaro fin dall'inizio che quello che provo per lui non è solo attrazione fisica, era scritto già ancora prima di conoscerlo che l'avrei amato, la mia testa, il mio cuore, i miei occhi, la mia bocca, persino la mia pelle dipende da lui. E' come una calamita per me, tutto di lui mi attrae, ogni cosa del suo corpo sembra essere stata fatta apposta per essere amata da ogni mia singola cellula. Mi sento totalmente dipendente da lui.
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Greatest love of all
RomanceContinuo a fissarlo intensamente senza trovare la forza di distogliere lo sguardo da tanta bellezza: le sue labbra piene e morbide reclamano baci intensi, i suoi capelli biondi con qualche sfumatura di miele ricadono disordinati sul cuscino, la sua...