Continuo a fissarlo intensamente senza trovare la forza di distogliere lo sguardo da tanta bellezza: le sue labbra piene e morbide reclamano baci intensi, i suoi capelli biondi con qualche sfumatura di miele ricadono disordinati sul cuscino, la sua...
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Sei settimane dopo.
Il sole scotta sulla mia pelle bagnata, mentre ne sto beatamente sdraiata su un lettino mare nella spiaggia candida e bianchissima delle Grenadine. L'acqua cristallina, le palme da cocco piegate dal vento fino a sfiorare la superficie del mare, i flutti sulla battigie e l'inconfondibile profumo di aragosta arrostita appositamente per noi in questa spiaggia deserta.
Sorseggio un analcolico e assaporo la polpa di una noce di cocco, mentre aspetto che Antoine ritorni dall'acqua.
"La smetti di startene sempre sotto il sole? Ho portato il pallone, se mettiamo due ramoscelli da una parte e due da un'altra facciamo un campo da calcio!" esclama stuzzicandomi la spalla con un dito.
Abbasso gli occhiali e lo guardo torvo per qualche istante ricavandone uno sbuffo.
"Sei noiosa!" esclama agitando il mio letto.
"Dai, facciamo due tiri!."
Emetto un sonoro sbuffo per poi mettermi seduta incrociando le braccia al petto.
"Non mi va Anto!" sbraito levandomi gli occhiali da sole che sistemo sul tavolino in vimini.
"Dai." fa la faccia da cucciolo per poi stamparmi un bacio sulla guancia.
Allargo le braccia e lui in risposta si avvicina, lasciandosi stringere contro il mio petto. Gli accarezzo la schiena nuda con le dita, e poi gioco con i suoi capelli, alternando piccoli baci a piccoli soffi sull'orecchio.
"Stai cercando di corrompermi con le coccole?" ridacchia stringendosi di più contro il mio petto.
Annuisco piegando le labbra in un sorriso, mentre continuo a tastare i muscoli delle sue braccia con le dita.
"Allen, Nicolas e Sarah!" esclama facendomi ridacchiare.
"Cosa?" sussurro con le labbra premute contro la sua spalla.
"Ho scelto i nomi dei gemelli!" replica roteando gli occhi.
"Credevo dovessimo sceglierli insieme." gli faccio notare premendo l'indice sul centro della sua fronte.
"Tu hai scelto il nome della bambina, io voglio scegliere quello dei bambini!" esclama prendendo un sorso del mio cocktail.
"Abbiamo altri più di sette mesi per scegliere Antoine!" sorrido strofinando il naso contro l'incavo del suo collo, mentre lui finisce la polpa di cocco nel piattino.
"Sette mesi passano in fretta, voglio essere pronto per quando nasceranno!" pronuncia continuando a masticare
Io alzo gli occhi al cielo esasperata, per poi tornare supina sul lettino, con il viso rivolto verso la sua schiena.
"Diventerò enorme." sbuffo solleticando i suoi fianchi con i polpastrelli.
"E allora? Avrò qualcosa in più da amare!" dichiara con dolcezza, sorridendomi e facendomi battere forte il cuore.